Recensioni per
Di attimi perduti, mai avuti
di EsterElle

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/05/19, ore 15:50

Terza Recensione Premio per il contest "La magia delle parole - II Edizione"

Eccomi.
All'inizio avevo scelto tutt'altra storia per questa terza recensione, sempre di una delle raccolte su Harry Potter, poi ho trovato questa.
Credo che sia la seconda storia che leggo con questa struttura - una storia composta essenzialmente solo dai dialoghi. E la prima mi aveva affascinato così tanto da voler provare a leggere anche questa tua.
Trovo che sia molto complesso riuscire a dare qualcosa - qualsiasi cosa - al lettore solo attraverso i dialoghi. Sarebbe facilissimo non trasmettere niente, non far capire il contesto, non far trasparire espressioni ed emozioni, rendere sterile il tutto. Ci siamo già confrontati su questo punto, credo: nei dialoghi si deve sentire la voce del personaggio, il modo in cui parla, si esprime, la sua inflessione di voce, il suo ritmo, la sua personalità.
In questo caso è doveroso fare una premessa: Frank e Alice non sono attivamente presenti nei libri, e non possiamo quindi sapere com'erano, come parlavano, come si relazionavano tra di loro e con il mondo. Ma abbiamo piccoli dettagli, dall'amore per il loro figlio, al loro lavoro e alla loro condizione attuale dopo la caduta di Lord Voldemort. Riferimenti e particolare che tu hai secondo me sfruttato al massimo per poter creare ex novo le voci di questi due personaggi. La parte più difficile, poi, trovo che sia renderli attraverso un processo di riscoperta di loro stessi, a partire da una condizione complessa e delicata come quella in cui si trovano loro: torturati fino a diventare folli, privati del senno, del controllo di sé, della loro memoria e della loro indipendenza di adulti. Sono bambini che però hanno reminescenze, momenti in cui è chiaro quanto meno la loro età, un'età che comunque non combacia mai con quella effettiva, come tu stessa chiarisci dalle loro battute.
E questo è il primo segno doloroso di questa storia (in senso positivo, intendo): loro ricordano i loro anni a Hogwarts, il loro percorso all'accademia per auror, della loro casa e del loro figlio di un anno (che ora è cresciuto, ma questo loro non lo possono sapere, o comunque non ne hanno consapevolezza) ricordano il proprio marito/moglie, ma non si riconoscono. Sei stata bravissima a creare questo doppio velo: il primo che separa loro dal mondo; il secondo che separa l'uno dall'altra. Si vedono, ma non si rendono conto. E' triste, fa male, hai saputo colpire bene.
Il Signore e la Signora siedono l’uno di fronte all’altra: intorno, solo un gran bianco, grandi pieghe, puzza, bisbigli. -> Mi piace il fatto che non sveli i loro nomi: è la storia che ce li rivelerà. Ma con quel "signore" e "signora" chiarisci la loro età e il loro stato; inoltre conferisci a questo quadro un decoro e una formalità che in qualche modo si arricchiscono di una forma di infermità, o comunque di malattia, nel momento in cui accenni al bianco, alla puzza e ai bisbigli. Bisbigli che sembrano confabulazioni senza senso, un ronzio che alimenta l'insolito ambiente in cui si trovano.
Un'altra cosa che mi ha colpito è il fatto che loro non trovano strano trovarsi lì. Questa shot chiarisce nelle ultime battute che si tratta di un momento di lucidità prima che il buio cali di nuovo sulle loro menti. Eppure fin dalle prime battute c'è una continuità tra questo lungo attimo e la vita di vuoto che vivono loro, come se fossero comunque consapevoli sempre del fatto che quella sia la loro nuova casa. L'ambiente quindi è qualcosa di onnipresente, che rende l'attimo di lucidità opaco, accompagnato sempre da una calma e un'apatia che non abbandona mai i personaggi. Anche loro sono asettici nei modi.
Anche i loro movimenti sono infantili e contrastano con la loro età: lei mangia una gomma bollente (roba di adolescenti, mi vien da pensare) lui liscia le coperte in un gesto vuoto, meccanico. Non mi sembra di percepire imbarazzo, ma appunto una sorta di tranquillità che fa paura, dà angoscia al lettore, è come se si perdessero di nuovo nel vuoto.
E riprendono a parlare: lei con quel tono quasi timido, sempre rispettoso, da signora per bene; nella voce di lui si sente invece oltre all'educazione del gentiluomo, un tono più forte, un vigore mascolino, con esclamazioni che accompagnano il suo parlare (eccome, sa, ebbene sì). Sei stata davvero brava.
Infine ho trovato speculare l'inizio e la fine di questa os, con quel formale "Buonasera Frank" e "Buonasera Alice". Sa di vecchio, sa di persone che la vita l'hanno tutta alle spalle, sa anche di una distanza che è difficile colmare con il vigore dei giovani perché è quasi più importante concentrarsi su tutti i segni che il tempo ha lasciato su un viso che l'altro non ha mai imparato a memoria, come dovrebbe fare un innamorato. Eppure eccolo il tocco, un abbraccio, un bacio. Uno solo, non c'è tempo per altro. Suona tanto di addio, di stanchezza, di un conforto malinconico, sospirato. Gli "arrivederci" finali, per giunta, non profumano come quelli di chi si promette che si rincontreranno presto, a tutti i costi, perché hanno una vita intera davanti; ma suonano come il saluto di chi spera in un'altra vita, in un altro mondo. E quei veli che calano e si rialzano in effetti sono questi: altri mondi, perché ogni volta loro iniziano daccapo.
Questa os mi ha fatto un buco nello stomaco, te lo dico. Complimenti!
A presto!

P.s.
Ti lascio con gli unici refusi trovati:
Gridfondoro
Una cosa che hai dimenticato poi sono i punti a fine frasi.

Recensore Junior
14/04/17, ore 23:21

8/10
E' una storia toccante, dolce con un retrogusto amaro. La storia di Alice e Frank è una delle più tristi della saga, essere in queste condizioni è peggio della morte, per un genitore non riconoscere un figlio deve essere una tragedia. Ho sperimentato su me stessa che, effettivamente, le storie con una percentuale alta di dialoghi non riescono a trasmettere completamente quello che si vuole, anche se a me non dispiacciono.

Recensore Veterano
12/04/17, ore 01:01

Ciao, cara!
Finalmente riesco a lasciarti una recensione! Ho letto la tua storia appena pubblicata, ma, tra una cosa e l'altra, non ho avuto tempo per scriverti nulla! >.< Comunque, essendo passato un po' dalla prima lettura, ne ho approfittato per rileggere questa flash e ciò mi ha permesso di apprezzarla più di quanto avessi fatto la prima volta. Ti dirò, intanto sono colpita dalla scelta della coppia: non mi aspettavo che qualcuno riuscisse a scrivere di loro e a rendere la lettura così piacevole e intrigante... io li trovo un pochino "noiosi" e poco stimolanti, ma al 99% la mia è una discriminazione ingiustificata, proprio perché non mi sono mai presa la briga di cercare storie su di loro e di considerarli interessanti xD Quindi, sono ben contenta che tu mi abbia fatto ricredere. Ma non ne avevo dubbi! Dopo aver letto e AMATO "Meditazioni sul caso Katie Bell", credo che di tuo leggerei anche una storia sui vermicoli xD
Dunque, passando alla flash: l'ho trovata straziante e adorabile al contempo. E' molto dolce, soprattutto all'inizio quando non si sa/capisce chi siano i protagonisti, ma man mano che la consapevolezza prende piede, emerge una grande amarezza, fino ad arrivare alla fine, con un sorriso e, contemporaneamente, una lacrima che scende. Mi ha convinta anche l'esperimento che hai voluto fare, svolgendo quasi tutta la storia interamente sotto forma di dialoghi. Ecco un'altra cosa che mi ha stupito: io, solitamente, non prediligo storie fatte esclusivamente di dialoghi, con poche descrizioni e, soprattutto, poca introspezione. Non conosco l'opera alla quale ti sei ispirata (e ammetto la mia ignoranza in campo teatrale), ma credo che la struttura "poco convenzionale" della storia sia stata una grande idea, che ben si è prestata allo svolgimento dei fatti. Dunque, ribadisco il mio amore per l'introspezione, per le riflessioni dei personaggi e quant'altro, ma ripeto anche che sei riuscita a farmi apprezzare tanto una storia così, dunque tanti complimenti! *_*
Una cosa che non mi ha convinto tanto è il titolo: solo a fine lettura, ne ho capito il senso e sono riuscita ad apprezzarlo, ma di primo acchito, sembra anticipare una storia di tutt'altro genere, principalmente melenso xD Inutile dirti che sono stata ben contenta di essermi sbagliata! :D
Spero abbia un senso la mia recensione xD Spesso e volentieri scrivo cose che nella mia testa filano, ma poi, rileggendole, mi rendo conto che forse sono solo una massa confusa di frasi hahahaha
A presto! *_*

July

Recensore Master
04/04/17, ore 16:50

4 - “Il più prezioso al mondo” di Ester.EFP
Totale: 32.3/40 + nessun punto bonus = 32.3/42. 

1) Grammatica e ortografia: 3.3/5.
 
 Devo dire che la grammatica non va bene. Ci sono troppi errori e troppe sbavature per essere una flash. Inoltre, il fatto che non hai chiuso i dialoghi con un punto fermo mi ha molto infastidita, anche se non te l'ho segnato errore, e lo stesso vale per lo spazio lasciato prima dei “...”. 
Dato che la storia è così corta, mi aspettavo la perfezione più assoluta. 
“Mi scusi Signore… ci siamo già visti da qualche parte, non trova?”: prima e dopo il vocativo (“Signore”) ci va la virgola (- 0.20). 
Lo stesso qua: “Buonasera Frank” (- 0.20). 
Lo stesso qua: “Buonasera Alice” (- 0.20). 
“Per Merlino, si! È la mia passione, in verità …”: ci vuole il “sì” affermativo, con l'accento (- 0.15). 
Lo stesso qua: “Oh si, un bellissimo bambino” (- 0.15). 
“Le dirò di più; si chiama Timmy”: sono più corretti i “:” (- 0.20). 
Ci sono anche un paio di errori di distrazione. 
“A undici anni sono partito per Hogwarst. Lei c’è stata?”: “Hogwarts” (- 0.20). 
“A questo punto … Gridfondoro!”: “Grifondoro” (- 0.20). 
“Ci saremmo per caso incontrati lì?”: “saremo” (- 0.20). 

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 7/10. 
 Devo dire che il problema vero di questa storia è che uno stile non ce l'ha. Non ti ho voluta penalizzare di più perché hai fatto una scelta precisa, ovvero di organizzare la storia incentrandola tutta sul dialogo, che è una tua decisione ed è legittima. Il punto è che io non so davvero come giudicarla! 
 Il testo è semplice, di scorrevole lettura, e trovo anche che sia molto coinvolgente. Le emozioni dei personaggi arrivano chiare, nonostante non ci sia descrizione o “introspezione evidente”, e questo è assolutamente un punto a tuo favore. 

3) Titolo: 4.5/5. 
 Questo titolo è piuttosto bello, senza dubbio è legato alla trama ed è anche ripreso nel testo, dettaglio che io apprezzo sempre molto. È in linea con la tematica romantica e un po' triste della storia, e ne riassume il punto fondamentale. 
 Tuttavia, non ti ho dato il punteggio pieno perché non mi piace molto. Lo trovo eccessivamente dolce e mi sa anche un po' di già visto, per cui non mi ha conquistata del tutto, sebbene sia senz'altro adatto a rappresentare la tua storia. 

4) Caratterizzazione dei personaggi, sviluppo della coppia e attinenza ai contenuti del bando: 9/10. 
 Sei stata molto brava in questo parametro, soprattutto perché la storia è interamente incentrata sul dialogo, senza spazio per dell'esplicita introspezione o delle descrizioni – che aiutano molto a capire come i personaggi pensano, cosa provano, ecc. 
 Ci può anche stare che i personaggi non abbia una vera e propria personalità, ma che compaiano esclusivamente come coppia. Considerando la loro storia e la tortura, ho trovato molto realistica questa scelta di “annullare” la loro individualità, rappresentandoli solo attraverso l'immagine del loro amore. È una scelta vincente, soprattutto si accorda bene con la struttura della storia. 
 L'intero testo è estremamente emotivo, pieno di tristezza e di malinconia. È un componimento amaro ed è straziante la situazione che descrivi: loro che si riconoscono soltanto a tratti, l'eternità e l'importanza di quell'istante, dopo il quale sanno di essere destinati a perdersi di nuovo. 
 Non ti ho dato il punteggio pieno perché trovo improbabile che avessero dei momenti di tale lucidità, seppur brevi. Ho letto la spiegazione che ne hai dato nelle note e ci può anche stare, ma devo ammettere che non mi ha convinta del tutto. 

5) Gradimento personale: 8.5/10. 
 Su questa storia sono stata abbastanza combattuta. Da una parte, ci sono diverse cose che non mi piacciono molto: la coppia, che non è tra le mie preferite e che non mi ha mai incuriosita più di tanto; l'assenza quasi totale di stile, dato che hai scelto una struttura interamente basata sul dialogo, che, come ti ho già detto, presenta diversi svantaggi; il tono un po' troppo romantico dell'intera storia, rispecchiato anche dal titolo; l'escamotage che hai utilizzato e che non mi pare del tutto credibile. 
 D'altra parte, riconosco che la storia, pur senza un vero e proprio stile, è molto commovente e coinvolgente: è impossibile rimanere insensibili davanti a queste righe. Inoltre, l'atmosfera della storia è struggente, drammatica. Si intuisce fin dalle prime frasi chi siano i protagonisti e questa consapevolezza aiuta il lettore ad aspettarsi già dall'inizio il peggio, che puntualmente arriva. Mi è piaciuta molto la “delicatezza” con cui hai affrontato la loro inevitabile separazione: in questa storia non c'è brutalità, ma è comunque di un'amarezza e di una tristezza incredibili. 
 In sintesi, anche se ci sono alcune cose che non mi hanno convinta, il mio giudizio è più che positivo, perché la storia mi ha commossa – che non è poco. Nei miei contest, il sentimento è sempre al primo posto, e tu sei stata molto brava a trasmetterlo, nonostante la struttura interamente a dialogo non fosse il mezzo ideale per farlo. 
 

Recensore Junior
15/03/17, ore 10:12

Bazzico su questo sito ormai raramente, e ammetto che di rado torno nella sezione di Harry Potter. Vuoi per la mole di storie multicapitolo a cui non sono più in grado di dedicare tempo, vuoi per uno strano sentimento che ormai mi fa percepire la saga della Rowling come intoccabile se non nelle pieghe del canon o possibilissimo fanon.

Devo recensire questa storia, e devo proprio, perché vorrei dirti solo grazie. Per aver parlato di una coppia che quasi mai viene considerata, ma credo sia la più bella e tremendamente tragica di tutte. Hai saputo catturarla molto bene, a mio avviso, con una delicatezza e una semplicità di linguaggio che sarebbe potuta benissimo appartenere ai coniugi Paciock. Non so nemmeno che dire, perché a parte qualche errore di battitura o imprecisione che ora nemmeno ricordo questa storia è perfetta. Perfetta.
E' un piccolo spaccato delle loro possibili giornate, una scena breve eppure così intensa che non mi è mancato nulla, nulla. Le ultime due battute sono da brividi. Credo che tutta la shot lo sia.
Sto blaterando, ma vorrei semplicemente dirti grazie.
E ancora complimenti.

Recensore Junior
08/03/17, ore 14:42

Non è bella, è STUPENDA. Dolce, malinconica quanto basta e con quel pizzico di nostalgia che avvolge sempre i fan di Harry Potter che leggono questo genere di storie. Adoro il suo ritmo soffice, mi ha lasciata a bocca aperta. E poi, Alice e Frank...
Subito fra le preferite, in pratica!
Spero che scriverai ancora, un bacio!
-Bcc

Nuovo recensore
08/03/17, ore 13:04

Mi hai lasciato a bocca aperta quando ho capito chi erano il signore e la signora, veramente bella.🙌🏼