Recensioni per
Chains of silver
di nightswimming

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
11/05/18, ore 16:11

La amo. La amo tantissimo e l’ho letta diverse volte eppure non l’ho mai recensita, shame on me!!! È dolce, bellissima e dannatamente IC. 
Io adoro le soulmate ma purtroppo ce ne sono pochissime, proprio come per le omegaverse :(! Questa è una piccola perla di gioia<3 
Grazie per avercela regalata. 
Spero di rileggerti presto, ti abbraccio 
Chia. 

Recensore Veterano
12/03/17, ore 18:18

Era da tempo che attendevo qualcosa da te anche se speravo un aggiornamento della tua ultima incompiuta cioe' l'adattamento di "lezioni di piano" . Comprendo pero' la latitanza della musa , e sappi che ho appezzato enormemente lo sforzo fatto anche con una storia che tu definisci "vecchia" . Per me e' sempre bella qualsiasi cosa tu scriva , non per nulla sei tra i miei preferiti e spero di rivedere presto il tuo nome tra gli aggiornamenti bacioni Lacri.

Recensore Junior
12/03/17, ore 15:43

Sebbene io non abbia mai recensito nient'altro scritto da te, essendo un membro di EFP relativamente nuovo, sono davvero felice che tu abbia pubblicato nuovamente qualcosa sul fandom di "Sherlock", sebbene scritto parecchio tempo fa. Ho trovato questa One-shot davvero stupenda, meravigliosa, delicata e a tratti dolceamara, ma perfetta in ogni suo più piccolo dettaglio. Ammetto di essere una amante delle Soulmate!AU, ma anche se non lo fosse stata mi sarei comunque fiondata su questa storia, sapendo quanto il tuo stile e il modo di rendere il personaggi IC siano impeccabili.
Sono felice che tu abbia mantenuto alcuni momenti cardini, per così dire, della serie, che fanno impazzire noi fan ma che le fanwriter sanno sempre rimaneggiare ad arte.
Il fatto che per far smuovere la situazione tra Sherlock e John, sia stato necessario che quest'ultimo rischiasse la propria vita, é a mio parere particolarmente azzeccato, perché quei due sembravo, in ogni loro rivisitazione, rifiutarsi di vedere l'evidenza.
Ho sempre pensato che per rendere Sherlock così insensibile nei riguardi dei sentimenti ci fosse stato bisogno di qualcosa, nel suo passato, ad avergli causato tutta quella riserva nell'aprirsi con qualcun altro, e in questa OS é evidente che si tratti di Victor Trevor. É stata una sofferenza ardua da sopportare per lui, questo é evidente, ma necessaria per rendere il suo rapporto con John ancor più profondo.
Spero sinceramente di poter leggere presto qualcosa di tuo, perché sono sicura che sapresti rendere un promt o una trama ridicola degna di essere letta.
A presto *-*

Recensore Master
11/03/17, ore 23:25

Quella che tu chiami “vecchiume”, “scritta millenni fa”, è una storia che mi è sinceramente piaciuta, pur non prediligendo particolarmente quel particolare tipo di U che hai rappresentato. Infatti tanta è la carica emotiva e l’attenzione IC con cui hai delineato i protagonisti (Mycroft incluso), che non mi ha annoiato proprio il fatto di trovarmi di fronte ad una ff che tratta di “Soulmate”. Anzi, l’hai usato in modo sfumato, senza l’insistenza sulla caratteristica di queste storie che, a volte, finiscono per essere pedanti ed assolutamente irreali. Il braccialetto che cela alla vista il nome dell’anima gemella marchiato sulla pelle, diventa un qualcosa di più spirituale, di più profondo. È qualcosa d’impresso nel cuore, quello che Sh, per anni, non vuole conoscere. La scoperta del nome inciso sul polso di Victor distrugge la sua fiducia nella vita ed il suo desiderio di non essere più solo. Ma la solitudine diventa per lui un rifugio dalla disillusione e dalla disperata ricerca di sentirsi vivo. Poi arriva John ed è efficace quella soluzione che fai pensare a Sh (“…Sherlock può vivere con il dubbio. Con il dubbio e con John...”). Un equilibrio accettabile per chi non vuole essere deluso ancora una volta, perché sarebbe troppo scoprire che i nomi sotto i rispettivi bracciali non corrispondano ai loro desideri. Il dramma improvviso fa da catalizzatore in questa situazione sospesa, e ritorna il dubbio su quel “William”, ma c’è tutto lo spazio per provare il sollievo di scoprire che “Sherlock” era una scelta, quello che compare sul polso di John è la verità. Mi rimane, luminosa, l’immagine di quella piccola chiave d’argento con tutta la forza che emana nel legare quelle due anime e che diventa, per loro, la vera fede nuziale. Riporto una frase che trovo assolutamente splendida per la sua lucida carica espressiva: (“…Distillare la propria identità con la massima precisione e comportarsi in forza di questa esattezza…”). Secondo me è una delle definizioni più coerenti con la personalità di Sh. Brava.

Recensore Master
11/03/17, ore 13:38

Sono stata così contenta di trovare qualcosa di tuo in pagina, ieri sera, che a momenti non riuscivo a crederci. Mi dispiace che tu sia bloccata nella scrittura, ma egoisticamente sono comunque contenta di trovare qualcosa di tuo. Pur di vecchio, va bene uguale! Anche se in genere non leggo Soulbond!AU (perché il concetto mi repelle un pochino) la tua storia l'ho voluta leggere lo stesso perché di tuo potrei anche leggere Sherlolly, tanto per dire che leggerei cose anche della mia notp suprema, purché scritte da te!

Avendo letto di recente cose tue che non avevo, shame on me, mai letto avevo la memoria più fresca sul tuo stile, sulla tua prosa, sul modo che hai (unico) di gestire Sherlock e la sua psicologia/emotività, quindi diciamo che ho messo una pezza alla tua assenza, recuperando cose vecchie. Il che ha lenito in parte. Però sei davvero mancata a questo fandom, ma proprio tanto. A me di certo. Consiglio sempre le tue storie a persone che hanno scoperto da poco la serie o il fandom, che chiedono consigli perché è un delitto che dalle nuove leve tu sia poco conosciuta. O che i tuoi capolavori, ignorati. Per questo sono felice di aver trovato questa one shot fresca, fresca.

Ovviamente è bellissima, che te lo dico a fare! Il tuo Sherlock è sempre speciale. IC da morire, per quanto è ricco di particolari che lo rendono quello che tutti conosciamo. Anche in questa storia, strutturata in maniera tale da far scorrere il tempo rapidamente e con una gestione dei singoli pezzi che è quasi da componimento breve, da flash o drabble. Per questo scorre tantissimo la lettura e il collage che ne viene fuori è quello di una storia costruita in maniera magistrale. Un viaggio in quella stessa storia di Sherlock che ne ripercorre tappe importanti. Come Victor Trevor, l'incontro con John, un'infanzia a voler forse imitare Mycroft e pur non riuscendoci.

Devo ammettere che a un certo punto ho temuto che John ci lasciasse le penne, ma per fortuna non è stato così e anzi, ha capito che Sherlock era davvero la sua anima gemella. Tutto è finito per il meglio e meno male.

Ben tornata e spero che ti rifarai viva presto.
Koa