Recensioni per
Nere parole su candida carta
di Selenion

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
18/04/17, ore 16:19

Ciao! Arrivo un po' in ritardo, ma volevo lasciarti il breve commento che ho composto per il contest ^^ 

Voto: 9/10
Bel titolo, mi ha subito incuriosita. È stato un piacere, quindi, ritrovarlo nella flash, che ha un’impostazione e uno stile molto vicini al mio gusto personale (i ritornelli e la cadenza quasi musicale delle frasi che hai scritto in corsivo mi piacciono molto!). Strana lo è di certo, questa Ginny, ma di uno strano accettabile; ho molto apprezzato l’inizio e la chiusura nel segno della vecchiaia e il tema della follia sotterranea che può percorrere tutta una vita. Diciamo che hai saputo renderla “nera” quel tanto che basta, lasciando gli eventi inalterati ma rivelando il binario nascosto e parallelo su cui corre la vita della tua Ginny. Questo non eccedere ha reso gradevole una coppia di cui probabilmente non avrei mai letto di mia spontanea volontà! Finale un filo inquietante, con quegli scarabocchi da film horror, ma che dà un tocco in più e di carattere alla storia. Aggiungo una sola cosa: mi sarebbe piaciuto esplorare un po’ più a fondo il contrasto tra il suo amore/dipendenza dal Tom del diario e l’essere sua avversaria durante la guerra (desiderare di sconfiggerlo, anche, come hai scritto). È un elemento che poteva alimentare la sua pazzia, dividerla dentro ancora di più.
 
 

Recensore Veterano
04/04/17, ore 17:53

Ciao, cara!
Ti lascio la mia recensione:

Voto: 7 
Ammetto che questa è stata la flash più “difficile” da valutare, perché nella mia testa si sono affollate per giorni opinioni contrastanti al riguardo. La storia è ben scritta, molto fluida e l’utilizzo di un bel lessico non ha fatto che incrementare il mio apprezzamento. A partire dal titolo (che, però, non mi convince molto per la sua lunghezza), sembra quasi di sentire l’odore dell’inchiostro e il fruscio della carta e il rumore della punta della piuma durante la scrittura. Ho apprezzato tanto anche il modo in cui sei riuscita a rendere una coppia per me abbastanza “ostica”, proprio perché le interazioni fra di loro sono abbastanza difficili (essendo lui morto/spirito/quant’altro e lei viva e vegeta) e perché le dinamiche tra i due sono più o meno sempre le stesse. La “mano rugosa” non me l’aspettavo affatto, ad esempio: pensavo che fosse la “solita” storia con una Ginny ancora giovane e tormentata dai suoi fantasmi; invece, il sapere già dall’inizio che lei è anziana e che, nonostante il tempo, ancora si porta dietro il peso di quell’esperienza, mi ha fatto salire i brividi. Sembra quasi di percepire la spirale di follia in cui Ginny ormai si trova da tempo, la furia ossessiva con la quale continua a scrivere, lo squilibrio dovuto forse al fatto che, con la morte di Tom/Voldemort, se n’è andata anche una parte di sé. Questa è un’idea che trovo molto affascinante da tempo e credo tu l’abbia resa molto bene. Come dicevo più su, ho avuto opinioni contrastanti per la storia, e cercherò di spiegarti perché, anche se la maggior parte sono perlopiù “sensazioni”, quindi ho fatto una grande fatica nel trovare le parole adatte per darti una spiegazione. Intanto, partendo dal titolo: come ti ho accennato prima, seppur molto affine alla storia, l’ho trovato troppo lungo e, in più, mi ha dato subito una sensazione di “noia”, come se fosse stata presa una frase a caso dal testo e fosse stata usata come titolo, perché non si aveva voglia/ispirazione per trovare di meglio. Non so, mi dà anche una sensazione di “staticità”, oltre che di ridondanza: quel voler insistere tanto sui colori non mi garba e, in più, pecca di musicalità. Tanto valeva utilizzare “Verga di nero la candida carta” come titolo: avrebbe avuto più senso, vista la costante ripetizione, anche se pure questa frase non mi ha fatto impazzire. Io adoro le ripetizioni e i rimandi, sia ben chiaro, ma ho trovato la ripetizione di questa frase eccessiva, seppur ne abbia compreso la funzionalità; sembra quasi un mantra, una cantilena angosciosa e asfissiante, simbolo del gorgo di follia in cui è intrappolata la protagonista. Sembra quasi di soffocare, arrivati a fine storia e leggendolo per la quinta volta, e questo per me è un bene, in una storia del genere. Quello che non mi ha fatto impazzire è proprio la scelta dei termini nella frase-litania: sono un po’ troppo duri, grezzi, anche a livello di suono, sia leggendoli a mente che ad alta voce. Visto il grande spazio dato loro nella flash, avrei optato per una frase più musicale, sempre mantenendo il senso di angoscia da essa dettato. Passando al resto, come già detto il tuo stile in questa storia mi è piaciuto molto, anche se forse mi aspettavo qualcosa di più “oscuro”, visto il tema trattato, ad esempio un lessico un po’ più crudo e meno “pulito” in alcuni punti. Lo squilibrio di Ginny è forte qui, eppure traspare poco; è come se mancasse qualcosa, come se si cominciasse un’opera, senza portarla a termine e/o senza badare ad alcuni dettagli importanti. Capisco il “dico-non dico/vedo-non vedo”, ma in qualche modo bisogna anche dare spunti al lettore dai quali partire. C’è quella frase di Ron, inoltre, che ci fa capire che questa pazzia viene notata anche al di fuori, eppure non si capisce perché. Lui le dice: “…quando fai così”. “Così” come? Cosa vede Ron? La vede mentre scrive? Sa che la sorella è in preda a turbe ossessive per un Mago Oscuro morto? Sa che Ginny cerca Tom in Harry? Qui, sinceramente, non ho ben capito, e quindi sono rimasta con il pallino fino alla fine della storia, distraendomi. 

Recensore Master
04/04/17, ore 16:50

4 - “Nere parole su candida carta” di Veronica.28
Totale: 3o.3/40 + 2 punti bonus per l'utilizzo della coppia = 32.3/42. 

1) Grammatica e ortografia: 3.8/5.
 
La grammatica va abbastanza bene, ma c'è un errore che è letteralmente un pugno in un occhio. 
 “L’ha conosciuto, l’ha compreso, prima che chiunque altro potessero.”: “potesse” (- 1). Tra l'altro, se vuoi il mio parere, la strada sarebbe stata molto più incisiva se avessi scritto “L’ha conosciuto, l’ha compreso, molto più di chiunque altro.” 
C'è una un errore di battitura. 
“non v’erano mai stati altri occhi in grado di penetrarle l’anima e le viscere fino spogliarla anche della pelle.”: “fino a spogliarla” (- 0.20). 
 Non te la segno errore, ma qui (“Al loro interno disegni, spirali, di follia fittamente ingarbugliata, pagina dopo pagina”) io avrei tolto la virgola tra “spirali” e “di follia”. 

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 7/10. 
 Devo dire che lo stile di questa storia non mi ha entusiasmata. So che probabilmente sono io che ho gusti un po' difficili, ma ho trovato che l'impostazione, la struttura, che hai scelto non fossero efficaci: la ripetizione della frase non mi è piaciuta (anche perché, sinceramente, non mi entusiasma proprio la frase in sé, come ti dicevo per il titolo sa un po' di “vecchio” ed è un po' troppo altisonante per risultare davvero incisiva), dopo un po' dà fastidio, l'avrei ripetuta meno volte. 
 Lo stile in sé è semplice e di scorrevole lettura, ma non è entusiasmante, non ti tiene gli occhi incollati allo schermo e non si fa ricordare. Alcune delle immagini che hai usato mi sono piaciute molto (come l'accenno alle macchie sulla mano di Ginny, che fa capire bene che ormai è anziana, o l'immagine della pila di quaderni), le ho trovate d'impatto e interessanti. 
 Per quanto riguarda il coinvolgimento emozionale, sono un po' indecisa. Trovo che tu abbia saputo trasmettere benissimo la pazzia latente di Ginny, la sua ossessione – quelle arrivano in maniera estremamente acuta. Quello che manca un po' è il sentimento amoroso, Tom e Ginny non sembrano esattamente una “coppia”, nel senso che non si percepisce la passione di lei. S'intuisce, ma non è espressa in maniera abbastanza chiara e le poche righe che vi hai dedicato non sono coinvolgenti, non aiutano a far trasparire quest'aspetto. 

3) Titolo: 3/5. 
 Questo titolo non mi fa impazzire. Lo trovo troppo lungo e poco incisivo, non d'impatto. Quel “candida carta” dà una sensazione di pesantezza, di vecchio – che è sicuramente in linea con la storia, ma che un titolo non dovrebbe avere, in quanto dovrebbe essere il più fresco e intrigante possibile. 
Per quanto richiamato nel testo e molto ben legato ad esso, avrei scelto qualcosa che risultasse più “moderno” e avvincente. 

4) Caratterizzazione dei personaggi, sviluppo della coppia e attinenza ai contenuti del bando: 9.5/10. 
Mi piace molto come hai caratterizzato i personaggi. 
 Diciamo che Tom compare un po' poco, però la sua presenza è comunque molto vivida. A gusto personale avrei preferito comparisse di più, ma in questo parametro non mi lamento, perché davvero “si sente”. La sua presenza aleggia tra le righe di questa storia come nella memoria di Ginny, sei stata brava in questo. 
 Per quanto riguarda Ginny, devo dire che mi piace molto che tu l'abbia rappresentata anziana e ancora ossessionata da Tom. Hai descritto tutta una serie di comportamenti disfunzionali e di nevrosi ossessivo-compulsive che rendono estremamente credibile questa sua pazzia: la pila di quaderni fitti di delirio, il suo estraniarsi dal mondo perché ha l'impressione che Tom sia con lei, il suo “sentire” Tom ancora con sé. Sei stata davvero precisa e brava, è una rappresentazione molto realistica e vivida. 
 È un peccato che tu non abbia sviluppato di più lo spunto che presenti in queste righe (“Ginny non ha mai desiderato che lui vincesse, mai di certo. Come avrebbe potuto? L’ha conosciuto, l’ha compreso, prima che chiunque altro potessero. Forse l’ha anche odiato, perché ha ucciso suo fratello e ha distrutto la sua famiglia e ha quasi annientato Harry. 
 Ma lui non l’ha mai abbandonata.”), l'ho trovato il pezzo più bello e intrigante della storia. Mi sarebbe piaciuto da morire leggere di lei che lo conosceva meglio di tutti e che, pur desiderandolo, non poteva sperare che lui vincesse. Era uno spunto davvero interessante! 
 Non ti ho dato il punteggio pieno per la questione della frase di Ron. Ho capito a quale pezzo si riferiva (all'estraniarsi di Ginny, di tanto in tanto), ma trovo che, dove l'hai messo, faccia perdere un po' il collegamento, non è più immediato e crea confusione nel lettore. Dato che una flash dev'essere perfetta e il più chiara possibile, era meglio se lo mettevi o subito dopo aver spiegato lo straniamento di Ginny, perché messo in un altro paragrafetto come hai fatto lascia un attimo perplessi. 

5) Gradimento personale: 7/10. 
 La storia non mi ha fatta impazzire, sono sincera. L'ho trovata un po' noiosa, nel senso che non penso sia particolarmente originale. Ho letto molte Tom/Ginny ed è vero che, per restare nel canon, non si può spaziare più di tanto, ma ritengo ci sia comunque modo e modo di trattare la coppia e di renderla “nuova”, magari con un'introspezione e una caratterizzazione originali dei personaggi. Nella tua storia, ho trovato particolare soltanto lo spunto di Ginny che, ormai anziana, è ancora ossessionata da Tom – niente di eclatante, però ha dato un piccolo tocco di novità che ho apprezzato. 
 Purtroppo, per il resto la storia non mi ha conquistata. Non mi piace il titolo, né l'immagine ricorrente ad esso legata, e anche lo stile non troppo emotivo non incontra al massimo il mio gradimento. 
Un vero peccato anche l'assenza quasi totale di Tom, che dei due è il personaggio che trovo più interessante e di cui avrei letto con più piacere.