Recensione premio
Questa drabble è di una tristezza che toglie il fiato. Lo stile si rivela crudo e delicato allo stesso tempo, c'è quel blu che "annebbia la vista" sino a far vomitare, c'è il ricordo di un bacio "desiderato, ma mai dato", ci sono "la magnolia nel cortile di casa" e "mani che si sfioravano" a dirci che la protagonista ha avuto un passato, un nome - una vita - prima di morire. L'innocenza dei suoi ricordi stride con la forza schiacciante della morsa del mare, è un pugno in pieno stomaco immaginare una ragazzina di 13 anni che "di giorno conta i morti, di notte le stelle" - quest'ultima descrizione è la mia preferita di tutta la drabble perché graffia l'immaginazione, prendendola letteralmente a schiaffi. La citazione finale è perfetta per esprimere il senso di perdita e d'impossibile della protagonista. "Remember" può essere un verbo imperativo rivolto al lettore ed è anche il nome della protagonista: amo questa ambivalenza, è da brivido. I miei complimenti! |