Recensioni per
Sei tutto ciò che desidero
di Eveine

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
18/08/17, ore 10:44

La storia è semplice, sia nella trama, che nello stile, che nel modo di scrivere, ma non l'ho trovata comunque banale. 
Non incontra esattamente i miei gusti, ma alla fin fine l'ho anche apprezzata.
Quando Scorpius ha sussurrato all'orecchio di Albus "sei tutto ciò che desidero", invece che dirlo davanti al pubblico, si capisce non che è timido, ma che veramente non gli importa di ciò che pensano gli altri, non vuole dimostrare loro niente, vuole solo che Albus sappia, e ho trovato ciò molto romantico.
Non ho nient'altro da dire, ciao!
Fede

Recensore Master
13/04/17, ore 18:49

Nona classificata al contest "Flashiamo! II edizione"


Grammatica: 8.1/10 
 Così così. Considerando che si tratta di una flash ci sono troppi tempi verbali sbagliati e la punteggiatura è da rividere. Per i discorsi diretti i trattini adatti sono quelli lunghi, non quelli corti, e tra questi e le parole serve uno spazio. Es. – Ciao. // al posto di -Ciao. 
 • non sentirsi mai soli.-: è sbagliato mettere un trattino alla fine del dialogo, a meno che questo non sia seguito da "disse/spiegò" ecc... Quando si usano i trattini per i discorsi diretti alla fine si mette solo il punto e poi, come hai giustamente fatto, si va a capo. Ti ho tolto un punto per tutti gli errori ortografici. 
 • Non mi sarei mai aspettato di trovarmi di fronte a tutti voi a pronunciare le mie promesse di matrimonio- iniziò così il discorso di Albus: la descrizione di un discorse diretto è data da verbo + soggetto parlante, "discorso" è complemento oggetto, non può essere soggetto ; basta semplicemente rimuovere il "di" e scrivere "iniziò così il discorso Albus" (- 0.30). Se vuoi mantenere la frase inalterata, invece, devi scrivere: - Non mi sarei mai aspettato di trovarmi di fronte a tutti voi a pronunciare le mie promesse di matrimonio. 
Iniziò così il discorso di Albus. 
 • mi ha insegnato cosa significasse veramente: "significhi", hai cambiato tempo verbale (- 0.20); "significasse" risulterebbe concordato correttamente con "mi *aveva* insegnato". 
 • A questo punto il ragazzo aveva preso coraggio e aveva fissato i suoi splendidi occhi verdi in quelli grigi di Scorpius e strinse ancora più forte le mani intrecciate: hai di nuovo cambiato tempo verbale; la storia parte con "iniziò", quindi per coerenza devi mantenere il passato remoto. Dovrai scrivere "prese" e "fissò" ( - 0.20 ×2). Discorso diverso per "Il giovane Potter aveva la voce rotta dall'emozione": in questa frase l'uso dell'imperfetto è corretto perché non stai descrivendo un'azione precisa che si verifica in un dato momento, ma una condizione esteriore che perdura nel tempo. 



Stile: 7/10 
 È arduo parlare di stile quando un testo è composto quasi interamente da dialoghi. Anche dai dialoghi può emergere uno stile intrigante, certo, ma è molto più difficile renderlo caratteristico, memorabile e, soprattutto, emozionante se non gli si dà colore. Certo, nel tuo caso la semplicità del linguaggio rispecchia la semplicità, la trasparenza e la naturalezza di Albus e l'andamento veloce dei dialoghi accentua questa sensazione. L'assenza di punti in alcuni momenti altrimenti necessari suggerisce l'idea che Albus stia parlando velocemente perché non ha organizzato un discorso, o perché essendo timido vuole finire di parlare in fretta per non perdere il coraggio trovato. Purtroppo, se da un lato l'andamento frettoloso dei dialoghi e la semplicità del lessico rendono Albus realistico, dall'altro tutto questo penalizza sul piano emotivo. I dialoghi così frettolosi trasmettono un senso di confusione al lettore che gli impedisce di gustarli pienamente; l'assenza d'introspezione fa invece sì che non si senta coinvolto da ciò che legge, che non si affezioni al protagonista. Questo, almeno, è quello che ho percepito io. Essenzialmente questo stile mi è sembrato piatto, pieno di frasi fatte e generiche. Non è sempre necessario ricorrere a immagini evocative per colpire, l'importante secondo mè è dar peso all'introspezione. Nel momento in cui quest'ultima viene a mancare, lo stile non lascia niente. Lo stesso protagonista non ha spessore, ricorre a parole "sulla bocca di tutti" per esprimere se stesso, non fa pensare a Albus Potter, ma a mille facce stereotipate. 
 A proposito della sensazione di frettolosità, cito questa frase: "Adesso, però, siamo qui, tu e io, potrei prometterti di amarti e onorarti, di esserti vicino in salute e malattia,[...]". Un punto fermo dopo "tu e io" avrebbe rallentato la lettura in maniera positiva. La frase successiva esprime un altro concetto, separarla dalla precedente non solo avrebbe dato un'idea di maggior ordine, ma avrebbe anche creato quel pizzico di suspense in più prima del gran discorso. 
 In sintesi, lo stile mi è sembrato piatto e per nulla emotivo, non l'ho odiato ma nemmeno apprezzato, l'ho trovato insipido. 


Titolo: 2/5 
 Il titolo non mi piace, lo trovo banale e generico, capace di spogliare la trama di ogni attrattiva. Chi legge, secondo me, sa già che un personaggio dichiarerà i propri sentimenti a un altro, perciò scompare quel minimo di suspense che un testo dovrebbe lasciare. Mi dispiace, ma non mi ha trasmesso nulla, sarebbe stato meglio scegliere qualcosa di più incisivo e specifico. 


Caratterizzazione personaggi: 6/15 
 La caratterizzazione è pressoché - e sottolineo il pressoché - inesistente. Non ci vedo nulla di male a concentrarsi su un singolo personaggio, nemmeno se si sta parlando di una coppia, perciò non ti ho penalizzata per aver messo Scorpius all'angolo. Se avessi dato spessore a Albus, l'assenza di quest'ultimo non si sarebbe nemmeno notata. Il problema è che Albus non riesce a emergere, il palco è interamente suo, eppure risulta "debole". Ho questa sensazione perché i suoi discorsi sono composti da frasi fatte, alquanto piatte e generiche (Mi ha mostrato lati di me che non conoscevo, mi ha insegnato cosa significasse veramente la parola “amare”; quando è stato chiaro che la nostra non era solo un’amicizia abbiamo sfidato anche i nostri genitori. Tutto questo non ci ha diviso ma, anzi, ci ha unito ancora di più). Se ti fossi concentrata più sul "come", anziché sul "cosa", il risultato sarebbe stato diverso. Per esempio, quali sono i lati di sé che Albus non conosceva prima d'innamorarsi? Cosa significa amare, per lui? Come hanno capito lui e Scorpius di amarsi? Come hanno affrontato le loro famiglie? 
 Se cambiassi i nomi dei personaggi con altri cento, la storia non risulterebbe stravolta perché delle loro personalità non si sa niente. Okay che la mancanza d'introspezione può essere compensata da dialoghi brillanti: i dialoghi possono rivelare innocenza, sarcasmo, stravaganza, sensibilità, superbia, intelligenza - insomma, un sacco di caratteristiche. Però se non si portano dietro l'impronta di chi parla, se non raccontano i fatti, limitandosi semplicemente ad elencarli come una lista della spesa, non sono altro che una serie di copia-incolla composte da soggetto + verbo. 
 Un'altra cosa che non mi ha convinto per niente è il discorso che fa Albus sul matrimonio. Mi trovo in linea con lui quando dice che sostanzialmente è un pezzo di carta - per questo inizialmente l'avevo apprezzato - ma non capisco perché alla fine cambi idea. Se n'è davvero convinto, perché ha bisogno di dimostrare a Scorpius che lo ama per forza col matrimonio e non con i fatti? Trovo questo cambio di posizione incoerente perché non viene spiegato. 
 L'unica cosa che mi è piaciuta te la riassumo con queste frasi: "potrei prometterti di amarti e onorarti, di esserti vicino in salute e malattia, potrei dire "finché morte non ci separi", ma non lo farò. Queste sono promesse per le coppie ottimiste [..]; "Ti prometto solo una cosa... me stesso." Albus non fa promesse che non può mantenere, sa che il tempo, le circostanze e le cause di forza maggiore possono alterare ogni cosa. Hai permesso al lettore di cogliere il suo lato realista senza scrivere "è realista", ma rendendo questo suo lato evidente attraverso le parole. Se dalle parole fosse emerso altro, allora sì che avresti delineato un personaggio dai contorni definitivi al posto di un'ombra abbozzata. 
 In sintesi avresti dovuto dare impronte più nette ai dialoghi. 


Sviluppo della coppia: 3/10 
 Questo punteggio è una conseguenza di quanto ti ho espresso sullo stile e la caratterizzazione. Di fronte a dialoghi piatti e generici non provo mai nulla. Come ti ho detto più sopra al riguardo - mi autocito - "se non raccontano i fatti, limitandosi semplicemente ad elencarli come una lista della spesa, non sono altro che una serie di copia-incolla composte da soggetto + verbo." Approfondisco il discorso qui perché quanto segue riguarda il mio grado di coinvolgimento emotivo. Con "se non raccontano i fatti" intendo dire che Albus ha fornito una visione fredda, estranea, degli eventi, si è limitato a dire: "è successo A e B" senza andare oltre. Il lettore non è riuscito a scavare nell'area delle emozioni e delle percezioni. "Insieme abbiamo affrontato la scuola e poi la vita vera"; "Sei stato l'unico in grado di entrare nel mio cuore, sei l'unico che lo fa battere, per questo lo metto nelle tue mani: è tuo." Di fronte a queste frasi continuo a pensare: "Perché? Come?" Parlare degli ostacoli superati dalla coppia e di come sia nato il loro amore secondo me sarebbe stato più emozionante, oltre che più interessante. Il lettore si ritrova davanti a due personaggi di cui non si sa nulla perché appartengono alla Nuova Generazione, in più non ha modo di capire come si siano innamorati. Cosa possono dare? Leggere una storia di questo tipo, per me, è come regalare solo la carta di un uovo di Pasqua e tenersi l'uovo. Il contenuto fondamentale, cioè il pathos e la sorpresa, mancano quasi del tutto. Credo che avresti potuto fare di più perché di aspetti carini ce ne sono. Ad esempio mi è piaciuto quel "ti prometto me stesso" al posto di un "non ti lascerò mai". Devo inoltre dire che tutto questo fluff non ce l'ho visto, salvo nelle frasi finali in cui compare Scorpius. Secondo me mancava proprio un fondo di sentimento a livello generale. 
 Concludo dicendoti "vai più a fondo, cerca di essere meno generica quando crei i dialoghi, dagli un tocco personale". 


Totale: 26.1/50
 

Recensore Master
13/04/17, ore 14:27

4/10

Lo stile non è tra quelli che preferisco: a mio personale parere, è acerbo e un po' elementare; non ho riscontrato ricercatezze o quei colpi di penna fini e ricchi di sfumature che io prediligo. Anche la narrazione mi è apparsa scialba e un po' semplicistica. I personaggi non mi hanno trasmesso molto, non c'è introspezione né profondità nelle parole che Albus pronuncia. Inoltre, sempre a mio avviso, quello che dice non è esattamente romantico o improntato a commuovere, ma è solo un lungo excursus sulle avversità del loro amore, sempre e comunque trattate in modo superficiale. Non ho trovato affinità o elementi che mi convincessero, purtroppo, per dare la sufficienza.

Questo era il mio commento alla storia, scusa se ci ho messo tanto a passare: è un periodo un po' pieno. Cerco di approfondire un po' il mio pensiero.
La prima frase del discorso diretto, sinceramente, poteva starci: immette in una trama originale, inconsueta per il mondo di Harry Potter, soprattutto perché riguarda un personaggio minore colto in un futuro ipotetico. L'idea di base non era affatto male.
Poi, però, hai continuato così:

- Semplici parole che spiegavano esattamente chi era: un ragazzo tremendamente timido, quasi incapace di parlare davanti a più di due persone.

Secondo me avresti dovuto evitare questo infodump - metodo che usi in tutto il testo - e narrare, mostrare gli avvenimenti. Descrivere i suoi movimenti, se era rosso in viso, se le sue mani tormentavano il merletto della tovaglia... cose così che avrebbero "mostrato" la sua timidezza.
Era a questo che mi riferivo quando ho detto che non c'era ricercatezza e che la narrazione non possedeva una penna fine.
Sono dell'idea che debbano parlare i personaggi e che spetti al lettore carpirne la personalità, da come li fai muovere, da ciò che li fai dire, dal modo in cui li fai interagire con lo sfondo e gli altri personaggi.
Hai scelto un narratore onnisciente e che fa sentire il suo sapere, indirizzando il lettore verso dove vuole lui. Personalmente non prediligo questa tecnica, ma non è affatto sbagliata.
Ci tenevo a precisare alcuni punti, perché ho visto che ti sei molto demoralizzata dopo le recensioni e non volevo che questo minasse alla tua voglia di scrivere. Seconde me, hai puntato verso un genere ostico da esprimere al meglio in così poco spazio. Albus dice molte cose, ma tu non mostri né dai profondità a questi eventi; e forse in così poco spazio è stato troppo. Una trama simile, con un simile background, va sviluppata in una one-shot o comunque in testi che ti permettano di dare spessore a ogni singola parte. Diminuita la trama e aumentata l'introspezione, credo che l'idea non fosse male.
A presto!

Recensore Master
03/04/17, ore 00:45

Ciao, cara! Ti lascio la mia valutazione come recensione! Devo dire che, per quanto abbia cercato di farmi piacere questa storia o di vederci un qualcosa di mio gusto, non ci sono riuscita. La storia è davvero troppo, troppo semplice: a partire dalla trama per finire con lo stile, che definirei elementare (risulta piatto, non sufficientemente emotivo né incisivo). Purtroppo anche la struttura non è troppo avvincente: non mi fa impazzire che la storia sia quasi interamente composta da un dialogo e che le descrizioni dei personaggi e della situazione siano semplicemente una cornice. Inoltre, per mio gusto personale, il tutto è un po’ troppo sdolcinato. Questa storia non mi ha trasmesso l’amore che i protagonisti provano l’uno per l’altro, ma solo un vago fastidio dato da tutto quel miele. Un bacio, Mary

Recensore Veterano
02/04/17, ore 11:59

Eve, ecco la mia valutazione!


2.5/10 
È sempre molto difficile assegnare un punteggio del genere, ma, purtroppo, non potevo fare altrimenti. Mi è bastata una prima lettura per capire che questa flash sarebbe stata in assoluto quella con il voto più basso. L’ho riletta una seconda volta, sperando di essermi persa qualcosa per strada, ma così non è stato. Questa storia è un grande NO sotto molti punti di vista, a partire dal titolo che è abbastanza fuorviante, visto che mi aveva fatto pensare a un qualche tipo di rapporto passionale e, forse, anche un po’ morboso. Come ho detto anche in un altro commento, il “fluff”, soprattutto così estremizzato, non è assolutamente il mio genere; se poi è trattato in maniera banale, peggio ancora. È un peccato, perché la coppia io l’adoro, ed è già successo anche nella scorsa edizione che proprio la flash con questa coppia si è rivelata essere quella da me meno apprezzata. Quando dico “banale”, lo intendo in tutti i sensi. In primis, le dinamiche trattate: siamo a un matrimonio, si capisce sin dall’inizio di chi (quindi non c’è nemmeno un qualche effetto sorpresa), e, come nel più classico dei casi, parte la sviolinata su quanto sia bello, perfetto e fantastico il proprio coniuge. Ad “aggravare”, per quanto mi riguarda, il tutto, è il fatto che tutta la flash è quasi un soliloquio, a discapito dunque di un qualche spunto di introspezione o “azione”. Il discorso, in più, è un tripudio di frasi trite e ritrite, quasi da “Bacio Perugina”: “Sei il mio amante e migliore amico”, “metto il mio cuore nelle tue mani”, “mi hai insegnato il significato della parola ‘amare’”. 
Lo stile, dunque, è praticamente piatto, se non inesistente; il lessico è molto semplice e c’è un uso smodato di “che”: forse era meglio spezzare qualche frase, invece di ritrovarsi con un susseguirsi di “che…, che…, che….”. Inoltre, mi sentirei anche in “dovere” di muovere qualche critica dal punto di vista formale: i trattini utilizzati per i dialoghi sono attaccati alle frasi (ci andrebbe lo spazio sia per regola, sia per leggibilità) e se, quando la battuta termina, si va a capo, il trattino in chiusura non serve; c’è un po’ di confusione con le virgole: in alcuni casi, ne fai abuso, mettendole dove non servirebbero o dove andrebbe una pausa più lunga; in altri, invece, mancano totalmente. È vero che sono sottigliezze, ma considerando la lunghezza di una flash, hanno il loro impatto anche questi dettagli. 
Non voglio fare la maestrina, nessuno (credo!) qui è uno scrittore professionista, ma quando si ha un hobby, lo si coltiva per bene e si cerca di cogliere ogni occasione per migliorarsi. Non so quanto possa rallegrarti a questo punto, ma c’è uno spunto che mi è piaciuto della tua storia: il riferimento al fatto che il matrimonio tra i due sia finalmente riuscito a riunire due famiglie che si portavano rancore. Fa un po’ “Romeo e Giulietta” al contrario, e non mi sarebbe dispiaciuto leggere magari proprio di ciò, di come i due si frequentassero in segreto, alle spalle di due famiglie che non volevano una loro unione; di come si fossero battuti a spada tratta per portare avanti il rapporto, nonostante l’astio che li circondava etc… non so, magari sarebbe stato più interessante da leggere. Magari scriverai un prequel! :D

Recensore Junior
01/04/17, ore 17:37

Ciriciao Eveine! Allora la tua storia è molto dolce, romantica e devo dire che mi è piaciuta. Mi sento molto in sintonia con il personaggio di Albus, che vede nell'uomo che ama non solo una amante, ma anche un confidente ma soprattutto il suo migliore amico. E le parole che sta proclamando sono dolcissime e piene di amore sincero. Tuttavia la storia ha anche alcune piccole pecche, come ad esempio il fatto che sembra che il sentimento di Albus sia a senso unico: il sentimento che prova Scorpius lo si può intuire solo attraverso le parole di Al o da i suoi piccoli gesti.
Un'altra cosa che non ho potuto apprezzare (ma è un purissimo parere personale, visto che lo avrei concepito in maniera differente) è stato il fatto che Albus abbia quasi rimarcato sul fatto che le famiglie di entrambi, in quache modo, abbiano avuto un peso negativo sulla loro vita: Harry (e poi anche Draco, leggendo ahimè "The Cursed Child" ) ama suo figlio incondizionatamente e lo supporta in ogni scelta ( ecco perchè non ho amato il sopracitato libro ). Mi sembra così strano non trovarlo coinvolto nelle scelte del figlio, invece. Ma ovviamente è una tua liberissima interpretazione.
Sei stata molto brava e tranquilla, ogni storia apre un mondo magico e speciale: non ti abbattere! (non fare come me che sono entrata in una spirale di creeping depression... scherzo!).
Ti mando un bacione graaaaaaaaaande graaaaaande
M.P.