Recensioni per
Ignorata
di ana_fremione

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/04/17, ore 18:55
Cap. 1:

Settimo Posto

Ignorata

di Anastasia.03










Grammatica e stile: 4.7+3.5/10

Il suo urlo rieccheggiò nello Stadio → -0.1 (riecheggiò)
Il suo urlo rieccheggiò nello Stadio. Lacrime di spavento che le solcavano il viso. -0.2 (Lacrime di spavento le solcavano il viso)
La frase è una subordinata che non può reggersi da sola. Sono consapevole che in alcuni testi, alcuni autori la isolano con un punto fermo, per accentuarne il significato e l'impatto con il lettore, ma in questo caso era comunque sbagliata.

Della tua storia ho notato subito un dettaglio che mi è piaciuto per la sua particolarità: la parola "ignorata", ripresa anche nel titolo, si trova esattamente al centro del testo. Sembra quasi che quell'aggettivo sia proprio il personaggio misterioso e che tutte le altre parole la circondino, ignorandola; sembra come se essa sia al centro di una grande folla (nello stadio durante la prima prova), però senza alcuna importanza. Questo effetto è aiutato molto da come tu hai impostato l'impaginazione della drabble, con questi periodi molto brevi e portati sempre a capo, concentrando l'attenzione del lettore su un pezzo molto piccolo della pagina, quasi marginale. Non è da tutti sfruttare un simile dettaglio, e forse è stato casuale, però una volta notato a me è piaciuto molto.
Passando alle note dolenti, devo riprenderti un po' per quanto riguarda l'uso della punteggiatura e il modo i cui ha deciso di sezionare i periodi.

- Occhi che non venivano calcolati. Tutti puntati da un'altra parte a celebrare.

O ancora:

- Tutti che parlavano dei campioni. Mai nessuno la calcolava.

Una virgola al posto del punto avrebbe reso entrambi i periodi più fluidi e scorrevoli; avrebbe aiutato a rendere meno zoppicante e singhiozzante la lettura che, invece, ha risentito molto di questa scelta particolare.
Un'altra cosa che devo farti notare è la ripetizione del termine "calcolare", anche se usato con coniugazioni differenti. Lo stesso fai con termini come "ignorata/ignorarono" e "insignificante". In uno spazio così ristretto, come le drabble, è molto importante usare un lessico vario e pieno di sfumature, per evitare di rendere la lettura piatta e ripetitiva. L'uso di questo termine due volte nel giro di poche righe ha difatti contribuito a creare questo effetto atono.
Il lessico è molto semplice, punta su immagini secche e dirette, quasi ripetitive. La narrazione segue molto la "scena" che si dipinge davanti gli occhi del personaggio e sfrutta la sua percezione per rendere anche i suoi sentimenti. Questa caratteristica mi è piaciuta – l'apprezzo sempre – ma ha penalizzato un po' l'introspezione del personaggio, limitando quest'ultima a una sola sfaccettatura.
In ultimo – e questo è qualcosa che ho percepito io e che è molto soggettivo – ho notato una divisione netta nel testo:

- Il suo urlo rieccheggiò nello Stadio.

Fino al momento prima ti eri concentrata sulla folla e le sensazioni della protagonista, un po' esclusi dal contesto; e all'improvviso ella urla. Una volta capito a cosa facevi riferimento – probabilmente a quando sua sorella affrontava il drago – il particolare acquista il giusto significato, ma a una prima lettura sembra quasi che ella urli proprio per attirare l'attenzione. È stato un effetto spiazzante! Anche il fatto di portare a capo un'avversativa è stata una scelta infelice. Di per sé il "ma" implica sempre uno stretto legame con una principale o comunque con una reggente, invece non solo tu la rendi principale, ma la porti a capo. Questo è un altro effetto che posso capire in contesti particolari, dove creare grandi contrasti, ma non era questo il caso.


Originalità e trama: 8/10

Per trama intendo tutti gli indizi che hai utilizzato per indirizzare il lettore verso il personaggio misterioso.
La prima riga colloca l'atmosfera in un luogo ricco di gente, festoso, eccitato. Dà una dimensione al contesto e ci colloca subito in un vortice di sensazioni preciso e mirato.

- Si sentiva insignificante in mezzo a quel trambusto.

Questo è il primo indizio che si riferisce direttamente al protagonista della drabble. Sicuramente non stai parlando di uno protagonista dell'evento che interessa tutti. Probabilmente è uno del pubblico, in mezzo alla folla, e sicuramente è un personaggio secondario della saga.

- Tutti che parlavano dei campioni. Mai nessuno la calcolava.

Indizio importantissimo! Collochi ancor meglio la vicenda nella trama principale, chiarendo che si tratta del quarto libro e che probabilmente narri un fatto avvenuto durante una delle tre prove. Il personaggio misterioso è in qualche modo legato alla vicenda, ma non è uno dei campioni, molto probabilmente è uno vicino a loro però.

- Lei sembrava perfetta ma era ignorata. Faceva male essere paragonata.

Questo pezzo è stato la chiave di volta: la sua perfezione e il fatto che ella venga paragonata mi hanno subito indirizzato alla sorella di Fleur. Subito dopo ci mostri la sua preoccupazione per la sorella e la paura di fronte alla creatura che ella deve affrontare. Ciò che, invece, mi ha perplesso è stata l'implicazione di una frase così forte:

- Sembrava che la sua perenne invisibilità fosse sparita.

"Perenne" indica uno stato d'essere che si ripete sempre, senza variazioni; ma questo sappiamo non essere vero perché Fleur ha molto a cuore la sua sorellina, di cui si preoccupa e per cui vediamo in apprensione durante la seconda prova. Forse avresti fatto meglio a puntare questo particolare su un sentimento egoista del personaggio, piuttosto che sulla sua condizione. In altre parole, non dovevi dire che ella è sempre invisibile, ma che ella ama stare al centro delle attenzioni e che essere ignorata perché l'attenzione passa a qualcun altro la indispone.


Titolo: 5/5

Come già detto, la drabble si concentra su un unico, forte, concetto per tutta la sua lunghezza: la sensazione di indifferenza che gli altri dimostrano nei confronti della protagonista. Ti ho detto che ho anche notato la posizione centrale – voluta o meno che sia – del termine "ignorata". Quindi, va da sé che il titolo è perfetto, attinente alla trama da te scelta e strettamente legato all'introspezione del personaggio.
Inoltre è corto, diretto, accattivante. Una cosa ignorata, di per sé, non suscita interesse, ma proprio questo titolo spinge il lettore a interessarsi del suo contenuto.


Caratterizzazione dei personaggi: 10/15

Mi dispiace per questo punteggio, perché le emozioni del personaggio sono arrivate, il che vuol dire che hai caratterizzato piuttosto bene l'aspetto dei sentimenti. Gabrielle, però, non è uscita fuori da questa drabble. Alcuni aspetti con cui l'hai caratterizzata mi hanno fatto dire: è lei. Per esempio il richiamo alla sua perfezione estetica, l'accenno al fatto che può essere paragonata a qualcuno di simile, molto probabilmente della sua famiglia. Molto bene ti è riuscita l'accentuazione del suo ruolo marginale, di poco conto. Però, tirando le somme, mancava lei.

- Il suo urlo rieccheggiò nello Stadio. Lacrime di spavento che le solcavano il viso.

Da questa frase si evince che ella sia preoccupata per qualcuno, quindi dimostri la sua apprensione, il suo cuore palpante. Ma subito dopo dici:

- Per unattimo le persone non ignorarono la sua voce.

L'attenzione del narratore, e in parte anche quella del personaggio, tornano sull'aspetto dell'apparenza. Sembra che la preoccupazione di Gabrielle passi in secondo piano rispetto al suo desiderio di essere al centro dell'attenzione. Questo rende un po' confuso il suo personaggio, a mio avviso. Secondo me avresti dovuto giocare di più sulla sua età (ne dovrebbe avere nove circa), quindi far sentire che il suo essere piccola la fa sentire fuori luogo tra "giganti" della magia, isolata e fuori posto. Inoltre un errore della sua introspezione l'ho visto nel suo concentrarsi solo su questo unico particolare – l'attenzione altrui: l'hai fatta apparire come una bambina incompresa, ignorata da tutti; mentre la Rowling ce la descrive amata e coccolata da sorella e famiglia.
Per il resto, hai espresso molto bene la sua solitudine, il suo senso di isolamento, il suo rancore verso le solite battute della gente, la sua "quasi" indifferenza verso le chiacchiere degli altri, da cui si sente esclusa, tenuta fuori.


Gradimento personale: 3.5/5

L'idea mi è piaciuta, nonostante le pecche nella stesura che ho riscontrato. La tua interpretazione di Gabrielle è molto personale e interessante, hai descritto molto bene questo suo sentirsi ignorata e ai margini della scena principale, cosa che ha richiamato persino il suo ruolo nella storia originale. Sono felice anche di aver indovinato il personaggio, ma come tu hai potuto notare non ne avevo la certezza. Questo proprio perché nonostante l'introspezione accurata, non hai dipinto molte caratteristiche che dessero sicurezza a chi cercava di indovinare il personaggio. Questo unico aspetto di Gabrielle mi ha un po' spiazzato e mi ha fatto esitare. C'erano indizi che mi rimandavano strettamente a lei, altri che purtroppo non collimavano molto bene con le sue caratteristiche. In definitiva, mancava una completezza nella sua caratterizzazione che ha penalizzato la buona riuscita del risultato finale.


Attinenza al bando: 4/5

Mistero al massimo, questo te lo riconosco in pieno. Hai mandato fuori strada praticamente tutti i partecipanti e hai fatto arrovellare anche me, alla ricerca di una soluzione che mi soddisfacesse. Fino all'ultimo non ho avuto la certezza. Hai mantenuto i connotati della storia appena tratteggiati, e questo ha fatto sì che il dubbio rimanesse. E questo va più che bene.
Il problema è sorto sull'introspezione, che era poi la parte più importante perché era quella che doveva indirizzare il lettore verso la soluzione. L'errore più grosso – l'unico, tirando le somme, per quanto riguarda questa voce – è stato il fatto di concentrarti su un unico aspetto di Gabrielle: non l'hai mostrata a tutto tondo, non gli hai dato molta profondità, e questo ha penalizzato le percezioni che dovevano guidare verso la soluzione della drabble.


Drabble di 100 parole: 2 Punti Bonus!

Punteggio: 40.7/52

Recensore Junior
03/04/17, ore 14:11
Cap. 1:

Gabrielle Delacour... sorellina di Fleur. Ignorata fino a quando viene salvata nella seconda prova. Immagino che urli durante la prima prova quando la sorella affronta il drago... giusto?

Recensore Master
02/04/17, ore 12:59
Cap. 1:

Ciao!
Poche righe che trasmettono però l'ansia e la paura della protagonista.
Per caso è Fleur?