valutazione del contest: Evocami col mio nome, ti svelerò i miei segreti, di Setsy
fra_eater con: Errori del passato
pacchetto: Espiazione
Grammatica: 8.25/10
dai 4 ai 10 anni: va scritto in lettere, dai quattro ai dieci (anche per “circa 7 anni”)
legati in una traccia scura: certo era una treccia
padre e gli occhi verde: gli occhi verdi (o dello stesso verde)
schizzando velocemente gli occhi dal padre alla sorella: è scorretto dire “schizzando gli occhi”; magari questi potevano saettare dal padre alla sorella.
sicuramente in cerca di cibo, : qui il periodo era concluso, visto che segue un discorso di un altro soggetto: invece della virgola era necessario il punto
mago cattivo” : alla fine di una frase serve sempre il punto (ogni volta)
Jimmy!”. : doppia punteggiatura (più volte)
apostrofò “Scusami” : qui stai introducendo il discorso, è bene usare i due punti : “Scusami”
ribattè lei, : ribatté lei
Lei ridacchio: ridacchiò (più volte)
“Fattela solo, Sirius” : fattela da solo, Sirius
sorriso si riempi di: riempì
donato uno scoglio a cui legarsi : questa è una famosa frase fatta, per cui lascerei “scoglio al quale aggrapparsi”, non legarsi, che fa sembrare il significato meno positivo…
Sviste per le quali non sottraggo punteggio:
la presa,cercando : occhio allo spazio dopo la virgola, sempre ; )
era un’abile sarta-, la : prima (e dopo) del trattino va sempre uno spazio, e va usato quello lungo dei caratteri speciali ―
più..” i puntini sono sempre tre
Stile: 14/15
Lo stile è lineare, senza troppe pretese, il che favorisce la lettura tutta d'un fiato che si addice ad una childfiction, che deve catturare il lettore in modo emotivo, più che riflessivo. Peccato per le molte sviste che hanno stoppato tante volte lo scorrere delle frasi...
Malgrado i personaggi bambini possano risultare facilmente piatti rispetto alla versione adulta, tu hai curato il linguaggio di ognuno di loro con una bella ispirazione. Non sono proprio della stessa età, o esprimono un carattere simile, ed ognuno di loro ha avuto la sua sfumatura di proprietà linguistica più giusta.
Anche la voce narrante è allineata ai dialoghi, dando una piacevole compattezza al testo. In fondo i romanzi di Harry Potter sono scritti per essere fruibili anche dai bambini da soli, e credo di ravvisare nell'impostazione della one-shot la scelta ― sempre ottima ― di tentare di non staccarsi troppo da un testo “reale” che costituisce la base di una fiction.
É un viaggio attraverso i pensieri di questi bambini, poi adulti, che restano realistici grazie alla maggiore maturità nel lessico, che però non li rende irriconoscibili dalla versione precedente.
Hai usato termini che mostrano la tenerezza provata come “la pelliccetta logora” che però a Lily sembra quella del più bel giocattolo del mondo. Strappano un sorriso, perché ci sono le emozioni pure dell'infanzia, nelle tue frasi.
C'è un po’ di ingenuità a tratti, come nella descrizione di Lily “che gioca ad acchiapparsi” piuttosto che dire “a rincorrersi” o qualcosa così. Nella prima lettura non ero convintissima, poi ho davvero apprezzato rileggendo durante la valutazione. C'è un soffice pizzico di fluff in ognuna di queste scelte.
IC:15/15
Ogni personaggio che hai trattato è riuscito nel miglior modo possibile!
Iniziamo con i secondari? Sirius è uno spasso, è rimasto il più simpatico del gruppo dei malandrini, dai…
Le battute tra lui e James sulla sua natura di cagnetto, ecco, pulcioso (povero!) sono credibilissime, e anche la poca gradevolezza dell’amico che gli dice di farsi il cioccolato da solo è perfetta.
Petunia è un capolavoro. Sarebbe stato facile cadere nella trappola di farne una bimba malvagia, invece è solo chiusa, ha bisogno di sicurezze, si ferma con le compagnette di scuola invece di giocare con bambini nuovi, estranei. È lei, davvero.
Lily è comunicativa, felice di vivere da bambina amata dai genitori, che si imbroncia se non ha quello che vuole, sa come fare… furbetta! L’accento sui suoi bei capelli rossi è evidente e in effetti la dipinge come molto riconoscibile. Harry poteva cercare solo una rossa, dopo questa mamma.
La natura di James inizialmente non le piace, non lo trova affine al suo standard; però anche se il dono della civetta è da un anonimo, lei sente un’istintiva attrazione per l’oggetto, vecchiotto e non bellissimo, come se fosse un segnale. In effetti, è così.
James è prepotente ma con un cuore buono, in fondo. Era partito col difendere uno scoiattolo, o davvero credeva che potesse essere un mago? Non lo sapremo, credo. Ha quel mix di simpatico e antipatico che lo rende di un IC semplicemente perfetto.
Trama (capacità narrativa e coerenza degli avvenimenti):5/5
Non c'è nessuna falla nella tua trama, ben sviluppata in tutti i passaggi, che sono comunque amalgamati tra loro. Anche lo stacco temporale non crea alcun vuoto, anzi, arricchisce la one-shot di una visione a 360 gradi della coppia protagonista, che mostra come un piccolo episodio dell'infanzia abbia una ripercussione positiva tanto tempo dopo.
Il narratore accompagna per mano il lettore, con un bel mix di racconto e dialoghi, tutti sensati e che aiutano, senza la famigerata ‘spiegazione’ a seguire la vicenda e partecipare del punto di vista dei diversi personaggi.
Gli avvenimenti sono consequenziali, proprio come era ideale. Perfetto.
Elementi attinenti al canone del fandom:5/5
Il fandom di Harry Potter è vastissimo, per cui da una parte è possibile muoversi a proprio agio tra un mare di informazioni canoniche, dall'altra ci si può perdere.
Ti sei gestita con evidente sicurezza, in questa situazione. I rapporti sono proporzionati: le piccole Lily e Petunia hanno un rapporto discreto se non buono, da piccine, e così i genitori non hanno fatto preferenze, sono affettuosi. La giornata nel parco probabilmente è esistita; visto che la child!fiction è una mia richiesta non potevi usare parti di film approfondite in tal senso.
Che gli inizi di James e Lily siano burrascosi è una nozione fondamentale della trama originale, e sul finale hai aggiunto Sirius con quella che credo sia un'assolutamente realistica familiarità con la coppia.
Non potevi fare meglio.
Titolo: 1.75/2
Il titolo è davvero adatto; nelle child!fiction l’italiano suona bene, è più delicato e naturale, si può dire.
Assistiamo a più di un errore del passato, per altro. C’è quello di James, bambino irruento e poco ferrato nel trattare le “femminucce” come si converrebbe, che preso dal nervoso danneggia il prezioso orsacchiotto.
E c’è Lily, che ― in modo assolutamente comprensibile! ― si lega al dito il misfatto, tanto da ricordare subito, nel momento di ritrovare i vecchi giocattoli, l’impressione negativa del piccolo più del resto dell’episodio.
Forse suona un po’ semplice, ma presenta senza dubbio quello che è il contenuto del racconto.
Uso del pacchetto:5/5 (1/1+1/1+3/3)
Delizioso, riuscitissimo, proprio quello che volevo leggere!
Cominciamo dall’oggetto, il biglietto. Non era semplice pensando a bambini dell’età che hai scelto immaginare un messaggio credibile eppure significativo, invece ci sei riuscita, azzardando tantissimo. Una sola parola. Amo le scelte decise, si è capito? Ed è anche stato ritrovato conservato nel pelouche, segno che ha avuto un valore, per Lily.
Il genere sentimentale è perfetto: all’inizio la storia sembra solo fluff, ma poi arriva la parte non breve dei protagonisti da ragazzi, quindi quello che abbiamo visto è stato sia il nascere che lo sviluppo della loro storia d’amore. Ma appunto, genere sentimentale, non romantico, che avrebbe prevalso; sei stata molto sottile.
Il prompt l’hai sviscerato in ogni modo possibile. La trama, che non è troppo semplice perché prevede tanti personaggi, ruota intorno al famigerato episodio. Sappiamo che James non partì nel migliore dei modi con Lily e questa ne è una prova!
Per altro, è stata anche considerata la possibilità di far riparare l’orsetto, quindi hai sfruttato ogni suggerimento, brava!
Gradimento personale: 3/3
Le child!fiction hanno solo due possibilità: riescono benissimo, come la tua, o sono un po’ tiepide.
Qui assistiamo alla disperazione di una piccola Lily che solo chi ha un animo da fanciullo può capire, che vede nel danno al suo orsetto una ferita, per cui vuole portarlo in ospedale. Tenerissima.
Sono stata molto contenta dell’uso del pacchetto, visto che è questa voce, insieme all’IC, che per me determina un buon voto riassuntivo, questo del gradimento personale che non deve consistere puramente nelle preferenze del giudice. Benissimo!
Totale:57/60
+2 punti bonus: 59
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