Kaaan!
Un bel ritorno di fiamma nella tua sezione red passion!
Che bello!
E direi ritorno di fiamma in senso letteralissimo :P.
Un triangolo, con tutti e tre i punti di vista che si alternano e si mescolano: ho adorato questa tua scelta!
E anche come hai collegato i punti di vista: i pensieri, gli sguardi e le frasi con cui hai legato i vari cambi di POV tra loro.
Partiamo da Pharazon: determinato e un po’ annoiato, pessimo connubio nel suo caso, che ha deciso di dare una svolta a una situazione spinosa e alla serata, alle voglie di sua moglie e alla vita del suo Zigur, tutto in una volta.
Non si può dire che non sia un osservatore attento: da re intenzionato ad avere in pugno amici e nemici, nota subito questi piccoli particolari potenzialmente utili, tanto più se a mostrarli sono due persone a lui così vicine.
Questa tensione irrisolta lo intriga sì, ma lo esaspera, anche: mette a rischio degli equilibri per lui importanti, e va risolta. La soluzione poi presenta per lui risvolti interessanti, soprattutto: non è un gatto che giocava con due topi, in questo caso, ma un leone che stuzzica due gatti.
E Pharazon lo sa benissimo.
Sa che non avrebbero creduto per molto alla sua minaccia, sa che avrebbero trovato il modo di sfruttare tutto anche a loro vantaggio e che avrebbero anche finito per sopraffarlo. Ma gli va benissimo, purché la cosa resti sui binari che ha deciso, cosa che direi è successa.
Questo Pharazon leone pigro, con questa vena di… Crudeltà, di voglia di soddisfare i propri annoiati capricci con le voglie altrui, non importa cosa costerà agli altri… E’ lui, è assolutamente lui.
Ma è lui in sfaccettature così vere che… Mamma mia Kan, è perfetto!
E non solo i suoi piani sottili per piegare Zimraphel e Sauron, ma anche come si veste, il suo modo di parlare, il modo in cui usa i gesti e le pause, o lo stesso sguardo: acceso dalla possibilità di ottenere, di vincere, voglioso sì ma calcolatore.
Tanto che Sauron, pur convinto di avergli insegnato tutto lui, vede bene che la cosa stava per sfuggirgli enormemente di mano…
E in realtà a un certo punto gli è sfuggita di mano e basta.
Pharazon vuole ristabilire gli equilibri, ma sa perfettamente con chi ha a che fare. Sa che la sua Zimri (nome molto molto da micia, tra l’altro) capirà subito e saprà adattarsi, perché la conosce e sa che non negherà né rinuncerà a prendersi qualcosa che vuole, se ha la possibilità.
E infatti così fa Zimraphel, e anzi a un certo punto inizia una sincronia tra Pharazon e sua moglie particolarissima, come se si capissero al volo nonostante sia lui che orchestra tutto questo e lei si stia ancora adattando alla situazione per capire come sfruttarla, eventualmente.
Il vero problema di Pharazon è lo Zigur: è lui che vuole piegare ancora, è lui che vuole scoprire, che vuole spogliare. Non vederlo mai perdere il controllo lo irrita,e Pharazon non è il tipo che tollera a lungo cose che lo irritano, direi.
Il fatto che abbia provato prima lui ha “scoprire” Sauron, a fargli perdere il controllo dal punto di vista fisico spiega molte cose.
Ora ha capito che se né lui, né tutto ciò che ha tentato è sufficiente, il segreto forse è proprio questa attrazione silenziosa che sta covando tra lui e Zimraphel.
Farla uscire allo scoperto soddisferà lui, Zimri e farà uscire dai suoi panni neri e dalla sua compostezza lo Zigur.
Una nuova vittoria, con ancora più gusto e più soddisfazioni, insomma.
Mairon è un altro ritratto perfetto.
Il modo in cui considera la situazione, i due mortali con cui ha a che fare.
Lui si è sempre adattato, ha sempre capito cosa era meglio fare, in che tipo di situazione si trovava e con chi aveva a che fare.
Ha sempre saputo come cogliere il momento giusto, cosa fare, cosa dissimulare e cosa fingere di lasciar trapelare.
Per quanta fatica costasse.
Il momento di ricordi di Almaren e del terrore durante la Guerra d’Ira è perfetto per rendere l’idea di come si sente Mairon, come all’inizio sia ancora convinto di potercela fare anche quando si trova spiazzato davanti a qualcosa che non rientra nei suoi piani perfettamente calcolati.
Qui ha fatto i conti senza la natura umana e tutte le sue sfaccettature, e soprattutto senza capire bene le due personalità forti con cui si trova ad avere a che fare.
Pharazon che non sta solo imparando l’arte, e Zimraphel che, da sola, ha più forza, consapevolezza e determinazione degli altri due messi insieme.
Ci sta che sia soprattutto lei ha spiazzare e ad attirare Mairon: lei che è sì lontana e ostile, ma in questa sua rivalità con lui, nel suo adorare i Valar senza preoccuparsi né altro lei brucia, influenza gli eventi e gli equilibri e questo indisporrà di sicuro Sauron, ma ci sta anche che lo attiri.
Mi è piaciuto tantissimo come hai reso questo passaggio dal Mairon ancora calcolatore, che ha ben chiaro tutto ciò in cui ha sbagliato e in cui non deve più sbagliare, al Mairon che non sa più come reagire, è totalmente preda delle sensazioni, dell’attrazione che prova per Zimraphel e alla fine cede, perché quell’attrazione, quelle voglie gli piacciono, gli danno l’opportunità di ottenere cose che non avrebbe mai pensato di avere da lei.
Il fatto è che sapere cos’è il sesso, provarlo anche col totale controllo è un conto, ma finire sotto le mani di una donna così è tutt’altro.
A quel punto Mairon non può che trovarsi totalmente spaesato, preda di sentimenti e sensazioni che non aveva mai provato e penso non proverà mai più dopo questa notte.
E sono tantissimi tipi di sentimenti vari e complessissimi, mamma mia!
Descriverlo mentre prova tutto questo, mentre è in equilibrio tra la complessità umana e l’ingenuità tutta Maiarin è qualcosa di incredibile, Kan, come fai a descrivere e a gestire cose così in questa maniera perfetta!
E venendo a Zimraphel: ecco, Kan, lei l’ho adorata, sul serio! Hai dato un ritratto di lei che è... eccezionale, veramente. Complesso, sfaccettato, interessante, vivo e realistico in ogni dettaglio.
Ho adorato questa donna forte, determinata, decisa,, sé stessa nel bene e nel male.
Come non si vergogna né ha paura di opporsi apertamente al culto della tenebra, non ha vergogna né timore nemmeno a dire le sue preferenze sessuali.
Ed è così i ntutto, nelle grandi cose come nelle piccole, come nel scegliere come vestirsi per esempio.
E nel decidere come prendersi le sue, di vittorie, le sue soddisfazioni, le sue vendette.
Lei desidera Sauron, ma non dimentica chi è.
E non nasconde a sé stessa che essere la prima a fargli calare la maschera è una vittoria su di lui, è il suo modo per piegarlo, senza usare i mezzi malvagi che usa lo Zigur, senza umiliarsi, ma anzi, dominando lei stessa e piegandosi solo per ottenere qualcosa che è lei a volere, non altri.
Ed è anche una soddisfazione di donna, che conosce i propri desideri e le proprie voglie e non le teme né le sopprime.
È tutto questo e lei non lo negherà mai.
Zimraphel si adatta, non si fa né manovrare né guidare, che a Pharazon piaccia o no, e a lui la cosa piace.
Capisce al volo dove vuole arrivare il marito, perché conosce questo lato di lui, è qualcosa che apprezza di Pharazon, ma che ha anche imparato a domare se la irrita, motivo che le è valso il ruolo di “limone”, immagino.
Si adatta a questo suo nuovo giochino, perché ne capisce lo scopo, e perché è un giochino che le piace.
Lei li sfoglia come libri questi due, e legge i capitoli che le piacciono di più :P
Tutto questo mi piace!
Ed è reso in un modo perfetto, raccontato alla perfezione da tutto il personaggio di Zimraphel e da tutte le sue azioni.
Le scene di sesso sono perfette, Kan, sul serio!
Come sei riuscita, tra la tensione erotica dell’inizio e la conclusione del triangolo alla fine, a prolungarla lungo tutta la storia in un crescendo incredibile, che passa dalla tenerezza alla frenesia, da volontarissime rese al massimo momento di Pharazon che si sente più potente di tutti e tre, salvo poi accorgersi che erano gli altri due a sostenerlo e a finire di portarlo al culmine.
Ho apprezzato tantissimo tutto: tutti i preliminari, lenti, necessari sia per far capire l’attrazione tra Zimraphel e Sauron sia ai due personaggi per venire a patti con la situazione e godersela, facendo emergere tutto il desiderio e i desideri che li spingono l’uno verso l’altra, che sono tanti e complessi.
Poi il brusco passaggio al letto: prima o poi temevo venisse fuori questo lato di Sauron, ma ho amato come la regina lo ha saputo sfruttare a suo vantaggio!
E intanto Pharazon che da leone in pantofole passa al leone pigro che si accarezza: indubbiamente anche lasciato a sé stesso se lo gode eccome, il momento, e si vede quanto stia superando di parecchio le sue aspettative.
E infine la chiusura finale del triangolo: mi ha fatta sorridere come Sauron e Zimraphel ogni tanto buttino un occhio a Pharazon, che li ha colti più volte alla sprovvista ed è meglio tenerlo d’occhio, e alla fine si accorgono che non ce la fa più e intervengono, Zimri in particolare XD.
Una conclusione perfetta!
Equilibri ritrovati del tutto, direi.
Stupenda, Kan, stupenda, in ogni particolare!
Come hai intrecciato tutti questi sentimenti, queste sensazioni, questi giochi di potere e di sesso: è meraviglioso, è davvero meraviglioso!
Soprattutto perché ogni sentimento, anche i più inaspettati, sono autentici, veri, perfettamente IC e adattissimi al contesto.
Meraviglioso, Kan, davvero meraviglioso!
Un’altra PWP perfettamente riuscita, intensissima, scritta alla perfezione!
I personaggi sono incredibili, sei riuscita a caratterizzarli in maniera perfetta: come si muovono, come parlano, come si guardano e si valutano, tutto!
E anche le atmosfere, la resa di ogni dettaglio.
Sei riuscita a intrigarmi con una storia con due personaggi, Sauron e Pharazon, che io normalmente non posso vedere XD.
Anche due particolari complessi come il triangolo e Pharazon che fa da spettatore, che sono due componenti piuttosto complessi da gestire, li hai resi e gestiti in maniera magistrale!
Ci stanno, nontanto che non poteva non essere così!
Complimenti, Kan, stracomplimenti davvero!
Non vedo l’ora che arrivi la prossima storia!
Bacioni!
Tyel |