Recensioni per
Pastorelle dall’Emerië
di Kanako91

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
03/05/17, ore 18:30

Oddio Kan!
Rimanere a Numenor mi fa più che piacere,e poi… I pastori!
Questa volta ci sono i pastorelli!
In un periodo che mi incuriosisce da morire, tra l’altro, con questi Hallacar e Ancalime giovani, ancora senza matrimoni e eredità di mezzo, ma solo con questo gioco dei pastori e delle identità nascoste e soprattutto del facciamo quello che ci pare, tanto qui non si conosce nessuno, e noi men che meno.

Penso che tu abbia sfruttato alla perfezione queste poche parole per rendere tutta questa giovinezza, questa voglia di libertà e anche questa inesperienza, questa curiosità mista a menefreghismo di regole, titoli e tutto.

Hai dato voce in maniera perfetta a tutti e tre, sia con le parole e i gesti che fanno, sia attraverso l’azione che stanno compiendo nel momento in cui li hai ritratti, che assume un’importanza particolare.

Ma andando con ordine, la prima è stata una sorpresa graditissima: Nessanie!
Quando ho visto il suo nome in cima alla prima drabble mi sono messa a saltare: è un personaggio che mi incuriosisce tanto, e vederla protagonista di uno di questi quadretti mi ha resa immensamente felice!

E per tornare a ciò che dicevo sulle azioni che stanno compiendo i personaggi: lei sta osservando, discretamente ma sta osservando con molta attenzione, e quel suo stare in cima alle scale, perquanto nella scena sia un caso, in qualche modo acuisce un po’ questa posizione diversa di Nessanie rispetto ai due piccioncini.
qQuesto suo osservare è perfetto per mostrare siail suo carattere, sia appunto la sua posizione in qualche modo più matura rispetto ad Hallacar e Ancalime. Non è poi molto più vecchia di loro, è vero, ma sta per diventare madre, si è sposata, ha di sicuro uno sguardo diverso verso certe cose. Oltre al fatto che uno dei due coinvolti è il suo fratellino minore, cosa che la rende automaticamente un po’ protettiva, immagino.

Mi piace questa Nessanie sorella maggiore e anche futura madre, che nota tutti i dettagli e non le ci vuole molto per trarre le sue conclusioni.
Suo fratello credeva di star passando qualche hanno di libertà innoqua tra i campi, e non si sta rendendo conto come dovrebbe che sta diventando tutt’altro.

Nessanie sa sia che Hallacar è innamorato seriamente, sia che la principessa potrebbe non ricambiare, molto probabilmente.
E forse sa che anche se Ancalime dovesse ricambiare, resta sempre “una lupa vestita da agnello”. Troppo imprevedibile, troppo furba, troppo tutto per quelli che sono i piani ancora semplici e spensierati di Hallacar.

Mi è sembrata una Nessanie lungimirante e che ha tratto esperienza da ogni cosa che ha visto, nelle campagne ma forse non solo.
Potrebbe avere più esperienza del palazzo e delle sue dinamiche di quel che sembra a un primo sguardo… Ho questa sensazione.

Voglio conoscere meglio questa donna!

Hallacar messo tra queste due donne spicca ancora di più con i suoi pensieri un po’ da poeta, ma soprattutto da innamorato completamente cotto e condito.

Lo hai colto però in un momento totalmente di dubbio, e mi pare che essere in dubbio non gli piaccia.
È un Hallacar giovane, che mostra anche un po’ quel filo di presunzione che deve averlo spinto a voler scovare lui questa bella pastorella che non è proprio proprio una pastorella.
Ma sta iniziando a vedersi anche l’Hallacar innamorato: come era agli inizi, quando ancora si rifiutava di ammetterlo, quando credeva forse che non fosse fattibile, e questo amore irraggiungibile lo attraeva ancora di più.

L’attrazione però non cancella le difficoltà, e questo per Hallacar è un problema: ora il gioco sta prendendo una direzione diversa da quella che voleva, si è rivelato diverso da come lo aveva immaginato.
Lui si diverte ancora a fare il pecoraio e a cantare versi d’amore a Emerwen, ma invece di restare un gioco sta diventando qualcosa di più profondo.

Forse Hallacar sta iniziando a intuire che non potrà mai avere sia Emerwen sia ancalime, e lui mi pare voglia tutte e due: sia la principessa divinamente bella e luminosa sia Emerwen la pastorella.

Non si aspettava di innamorarsi tanto, né che fosse così evidente.
E penso anche che sia stato proprio vedere che Nessanie ha capito a scatenare la sua momentanea fuga da tutti questi problemi.


Penso Hallacar sappia che Ancalime scapperà, appena se ne renderà veramente conto, appena lui le svelerà tutto per potersi dichiarare.

Come del resto sta facendo anche lui in questo momento.
Lui lo hai ritratto mentre fugge, anche fisicamente, da tutti i suoi problemi: sia all’inizio, quando scende da cavallo e si impone di non tornare indietro, sia quando entra in casa evitando di parlare con Nessanie.
Meglio pensare poeticamente al fatto che la sua principessa gli manca tanto, per ora.

Ancalime invece si sta lavando: mi ha colpita molto il fatto che tu abbia scelto di ritrarla proprio durante un bagno, perché crea un contrasto interessante con i suoi pensieri.
Da quasi l’impressione che fino a un attimo prima fosse intenta a... Rilassarsi, a riprendere possesso del proprio corpo e a “lavare via” quella giornata per ricordarsi che in fondo lei è superiore a tutto.
E invece è tutto il contrario: in realtà sta rivivendo la giornata.
Attraverso quel bagno sta ricordando le carezze di Mamandil, quanto le piace essere libera con lui.
Quanto le sta piacendo il sesso, con tutti i piccoli piaceri e le attese che comporta.

È un’Ancalime ancora giovane, quindi ricorda ancora benissimo tutti gli insegnamenti della madre, eppure ora che ha avuto l’occasione di conoscere un uomo, di stare con un uomo sia nel senso di stare in compagnia sia nel senso di fare l’amore, si sta costruendo un parere suo.
Un parere che parte da quello della madre, ma che lo ribalta, anche.
Se gli uomini traggono piacere dal corpo femminile, allora può essere, anzi è, anche il contrario, e Ancalime a questo contrario non vuole più rinunciare, perché le piace.

È sicura del suo nascondiglio, sicura che nessuno la disturberà, penso anche che sia sicura del fatto che Mamandil ha occhi solo per lei, per cui nulla le può impedire di fare a modo suo, altra cosache le piace e continuerà a piacerle.

Nulla le può impedire di continuare a essere libera, a soddisfare il proprio corpo e le proprie voglie e fantasie come più le piace, e non più in solitudine come pretende sua madre.
Finché tutto questo le andrà bene, è pronta a sfrutarlo al meglio.

Si intuiscono già tanti tratti della personalità sia di Ancalime sia di Hallacar, in questi piccoli ritratti.
Tante dinamiche e tanti particolari che finiranno per tornare nelle loro vite: Ancalime pronta a cambiare idea, Ancalime e Hallacar pronti a tenersi testa, Hallacar che non ha paura di stuzzicare Ancalime.
Hanno iniziato così, un po’ per gioco, un po’ perché erano giovani e spensierati e un po’ per le variabili, come l’innamoramento, che non avevano previsto.
Ho amato come hai colto tutto questo e come hai saputo farlo trapelare!

Complimenti davvero, Kan, un trittico riuscitissimo!
I personaggi impeccabili come sempre, in tutto, e anche in un racconto tanto breve sei riuscita a inserire quell’infinità di dettagli e di rimandi che io adoro!

A prestissimo, non vedo l’oraaa!

Tyel

Recensore Master
28/04/17, ore 16:02

Hola hola, eccomi qua!
Allora... Pastorelli, drabble: come mandarmi in brodo di giuggiole con due semplici mosse.
Seriamente, per quanto il mio piccolo cuore al momento sia tutto per gli ultimi re decadenti e blasfemi, al fascino dei pascoli dell'Emerie non saprò mai resistere. Senza contare poi che oddio, drabbleeeeeeee! Tre drabbleeeeeee!
Ora, per quanto io abbia uno stile paurosamente sintetico, le drabble sono qualcosa che proprio non mi riescono. Quindi ti invidio profondamente perché, saranno pure double drabble, ma sono decisamente più brevi di qualsiasi mio brevissimissimo racconto. E Dio, Dio se sono efficaci, tutte e tre!
Cominciamo dall'inizio: Nessanie. Già squittisco perché, diamine, da quando so che vuoi dare spessore a questa donna di cui sappiamo solo il nome non aspetto che di vederla sulla scena, ed eccola!
Sarà anche la sua gestualità (il braccio protettivo attorno al ventre... Hallacar, tra un po' diventi zio :P) ma la sensazione che mi ha trasmesso è di grande affetto e protettività. Nessanie osserva il fratello, lo guarda giocare col fuoco e scottarsi, e teme le conseguenze. E coglie ogni singolo dettaglio, perfettamente. Oh, se li coglie!
La tunica grezza, l'aspetto arruffato, il sorriso, lo sguardo che è altrove, la mano che corre ai ricci (Hallacar con i capelli ricci per me è canon, sappilo XD) e nel suo sguardo c'è, almeno secondo me, tutta l'attenzione e la preoccupazione di una sorella maggiore attenta e, magari, fin troppo premurosa.
Insomma, credevo che non l'avrei trovata troppo simpatica, e invece come non capirla?
E... "Una lupa travestita da agnello"... Definizione splendida, ma Ancalime è molto di più... Ancalime e agnello e lupa, è la contraddizione vivente.
Ah, e Hallacar che ha provato a "essere nessuno"... Queste strizzate d'occhio fatte ad arte mi sciolgono, lo sai. E poi finisco a intenerirmi per Hallacar anche se non dovrei... Ecco, appunto, veniamo ad Hallacar.
Già mi fa ridere il suo modo di esprimersi, perché è esattamente quello di Mamandil. Almeno, in parte io lo ritrovo. Hallacar parla come le sue canzoni, esalta la sua Ancalime nei toni di un poeta. Pastourelle, già già, quale titolo migliore!
E io non dovrei ma rido tantissimo a quest'esaltazione della principessa luminosa e divina che dovrebbe nutrirsi solo del cibo dei Signori dell'Ovest e invece, guarda un po', è così viva e terrena e fatta di carne e sangue. Da non crederci, neh?
E vorrei godere del fatto che Hallacar si sia intrappolato con le sue stesse mani, ma non ci riesco. Perché cotto com'è può solo farmi una tenerezza infinita e farmi sperare in un finale alternativo in cui vivono per sempre felici e contenti, lui non le fa lo scherzo delle ancelle, Ancalime smussa gli spigoli e... Anzi no, un finale in cui mandano a quel paese Aldarion e tutto il regno e rimangono Mamandil ed Emerwen tutta la vita... Kan, cosa mi fai pensare! Ti odio! Con tanto amore, si intende :P.
E poi, naturalmente, abbiamo Ancalime, l'unica e sola... E io non vedevo l'ora di leggere la tua Ancalime. A parte il fatto che ho riso perché sono anni che cerco di scrivere qualcosa del genere (i pastorelli della mia scommessa, ugh, maledizione al mio terzo occhio farlocco XD) ma insomma, la prima volta che ho scritto la scena Ancalime si stava lavando. Nel frattempo lo scenario è cambiato tante diquelle volte... Ma ce la farò, eh!
Cooooomunque, dicevo, Ancalime.
Pastorella per gioco, pure lei, che ora si concede il lusso di spugna e sapone. Principessa mia bella, lavali in un ruscello i postumi dell'amore! :P Seriamente, il gioco dei pastorelli non può che farmi ridere una volta di più. Ok, ok, Ancalime, per te non è un gioco. Va bene. È un rifugio. Tanto io rido lo stesso XD.
Seriamente, ho adorato questa Ancalime così intima, alla scoperta di tutto quello che il corpo, e non solo il suo corpo, può offrire. Oh sì, Ancalime, non solo le donne possono essere al servizio degli uomini per il loro piacere. E decisamente tu hai trovato un bel cavalier servente...
E adoro, adoro Ancalime che con Mamandil può sentirsi Emerwen, solo Emerwen. E lei ha davvero bisogno di questo.
Inutile dire che ho riso tantissimo alle canzoni assurde di Mamandil (anche io le immagino così) e ad Ancalime che lo zittisce (la immagino a escogitare modi sempre nuovi per farlo, ora voglio una rossa XD) e l'accenno ai bisogni fisici che la donna deve soddisfare da sola... Sì, sì, decisamente un insegnamento da casa di Erendis!
Amo tantissimo tutto questo, e questa recensione sta diventando un delirio squittente, quindi chiudo qui.
I miei pastorelli arriveranno... Entro l'anno, in sha Allah! XD Maledizione al mio terzo occhio farlocco :P devo smettere di proporre scommesse, altro che!
Ci risentiamo altrove, e intanto... Già la prossima settimana una nuova storia, wiiiiiiiiiiiii!
Mi dileguo senza smettere di squittire e ti abbraccio forte

Mel

Recensore Junior
28/04/17, ore 12:15

Bene, Kan, se già pensavo di saperne poco di storia Numenoreana, leggendo il tuo racconto ho avuto la conferma di essere messa veramente male. Figurati che sono andata a rispolverare la mia vecchia copia degli Unfinished Tales per dargli un giusto contesto.

Ma forse questo ha reso (e, soprattutto, renderà) la cosa ancora più interessante! Non ho "pregiudizi" di alcun genere, non ho idee preconfezionate, ho pochissimi headcanon (e ben confusi), e il pensare che, a quanto pare, sarai proprio tu che mi accompagnerai alla riscoperta di questa Seconda Era non può che farmi felice. So per certo di essere in buone mani!

(a meno che Mel non paghi la sua scommessa, si capisce, e ti faccia concorrenza nel riempire i miei "vuoti culturali"… eddai, Mel, escici questi pastorelli!)

Detto questo, veniamo a noi. Come ti dicevo, ho dato una veloce occhiata alla storia di Ancalime prima di cominciare a leggere, ma avrei potuto anche farne a meno, perché tu in pochi paragrafi descrivi la situazione con una chiarezza stupefacente: Hallacar ha avvicinato la principessa sotto mentite spoglie un po' per gioco, per conoscerla, o per sedurla (salvo poi cadere vittima del suo stesso gioco), mentre Ancalime è ignara di chi sia realmente il suo amante, e riflette su come conciliare quanto le è stato insegnato riguardo agli uomini e quanto sta imparando, anche su sé stessa, da quegli incontri.

Mi è molto piaciuta la struttura composta dalle tre double drabble, che ho trovato efficacissime (e visto che siamo in tema di scommesse, io scommetto che riusciresti ad essere altrettanto efficace con una drabble!) e ho trovato originale l'apertura con un punto di vista esterno alla coppia, una sorella maggiore più saggia, che ha già capito molto.

L'impressione che ne ho ricavato è che, pur essendoci diversi protagonisti, in realtà i tre episodi siano tutti funzionali alla descrizione del personaggio di Ancalime.
A partire dal giudizio categorico di Nessanie ("una lupa vestita da agnello"), passando attraverso la visione che ne ha Hallacar (una "principessa luminosa" che lui pensava di gestire a suo piacimento, e che invece l'ha reso dipendente dal suo calore, dalla sua luce), si arriva infine ad Ancalime, che non è niente di tutto questo, o meglio, è tutto questo e, in potenza, molto di più, perché sta cominciando solo ora a scoprire sé stessa ("È solo Emerwen. E questo… le piace").
Mi è sembrato un ottimo punto di partenza per presentare un personaggio dalla vita lunga e, se non ricordo male, travagliata e piena di contraddizioni.

Ok, tante parole, ma poi, stringi stringi, ciò che amo di più nei tuoi racconti è sempre quello, e tu ormai lo sai, ed è una cosa che in scritti concisi come questi non può passare inosservata: qui, in queste double drabble, la tua capacità di creare personaggi reali in quattro righe raggiunge la sua espressione massima.

Bravissima!

Los