Oddio Kan!
Rimanere a Numenor mi fa più che piacere,e poi… I pastori!
Questa volta ci sono i pastorelli!
In un periodo che mi incuriosisce da morire, tra l’altro, con questi Hallacar e Ancalime giovani, ancora senza matrimoni e eredità di mezzo, ma solo con questo gioco dei pastori e delle identità nascoste e soprattutto del facciamo quello che ci pare, tanto qui non si conosce nessuno, e noi men che meno.
Penso che tu abbia sfruttato alla perfezione queste poche parole per rendere tutta questa giovinezza, questa voglia di libertà e anche questa inesperienza, questa curiosità mista a menefreghismo di regole, titoli e tutto.
Hai dato voce in maniera perfetta a tutti e tre, sia con le parole e i gesti che fanno, sia attraverso l’azione che stanno compiendo nel momento in cui li hai ritratti, che assume un’importanza particolare.
Ma andando con ordine, la prima è stata una sorpresa graditissima: Nessanie!
Quando ho visto il suo nome in cima alla prima drabble mi sono messa a saltare: è un personaggio che mi incuriosisce tanto, e vederla protagonista di uno di questi quadretti mi ha resa immensamente felice!
E per tornare a ciò che dicevo sulle azioni che stanno compiendo i personaggi: lei sta osservando, discretamente ma sta osservando con molta attenzione, e quel suo stare in cima alle scale, perquanto nella scena sia un caso, in qualche modo acuisce un po’ questa posizione diversa di Nessanie rispetto ai due piccioncini.
qQuesto suo osservare è perfetto per mostrare siail suo carattere, sia appunto la sua posizione in qualche modo più matura rispetto ad Hallacar e Ancalime. Non è poi molto più vecchia di loro, è vero, ma sta per diventare madre, si è sposata, ha di sicuro uno sguardo diverso verso certe cose. Oltre al fatto che uno dei due coinvolti è il suo fratellino minore, cosa che la rende automaticamente un po’ protettiva, immagino.
Mi piace questa Nessanie sorella maggiore e anche futura madre, che nota tutti i dettagli e non le ci vuole molto per trarre le sue conclusioni.
Suo fratello credeva di star passando qualche hanno di libertà innoqua tra i campi, e non si sta rendendo conto come dovrebbe che sta diventando tutt’altro.
Nessanie sa sia che Hallacar è innamorato seriamente, sia che la principessa potrebbe non ricambiare, molto probabilmente.
E forse sa che anche se Ancalime dovesse ricambiare, resta sempre “una lupa vestita da agnello”. Troppo imprevedibile, troppo furba, troppo tutto per quelli che sono i piani ancora semplici e spensierati di Hallacar.
Mi è sembrata una Nessanie lungimirante e che ha tratto esperienza da ogni cosa che ha visto, nelle campagne ma forse non solo.
Potrebbe avere più esperienza del palazzo e delle sue dinamiche di quel che sembra a un primo sguardo… Ho questa sensazione.
Voglio conoscere meglio questa donna!
Hallacar messo tra queste due donne spicca ancora di più con i suoi pensieri un po’ da poeta, ma soprattutto da innamorato completamente cotto e condito.
Lo hai colto però in un momento totalmente di dubbio, e mi pare che essere in dubbio non gli piaccia.
È un Hallacar giovane, che mostra anche un po’ quel filo di presunzione che deve averlo spinto a voler scovare lui questa bella pastorella che non è proprio proprio una pastorella.
Ma sta iniziando a vedersi anche l’Hallacar innamorato: come era agli inizi, quando ancora si rifiutava di ammetterlo, quando credeva forse che non fosse fattibile, e questo amore irraggiungibile lo attraeva ancora di più.
L’attrazione però non cancella le difficoltà, e questo per Hallacar è un problema: ora il gioco sta prendendo una direzione diversa da quella che voleva, si è rivelato diverso da come lo aveva immaginato.
Lui si diverte ancora a fare il pecoraio e a cantare versi d’amore a Emerwen, ma invece di restare un gioco sta diventando qualcosa di più profondo.
Forse Hallacar sta iniziando a intuire che non potrà mai avere sia Emerwen sia ancalime, e lui mi pare voglia tutte e due: sia la principessa divinamente bella e luminosa sia Emerwen la pastorella.
Non si aspettava di innamorarsi tanto, né che fosse così evidente.
E penso anche che sia stato proprio vedere che Nessanie ha capito a scatenare la sua momentanea fuga da tutti questi problemi.
Penso Hallacar sappia che Ancalime scapperà, appena se ne renderà veramente conto, appena lui le svelerà tutto per potersi dichiarare.
Come del resto sta facendo anche lui in questo momento.
Lui lo hai ritratto mentre fugge, anche fisicamente, da tutti i suoi problemi: sia all’inizio, quando scende da cavallo e si impone di non tornare indietro, sia quando entra in casa evitando di parlare con Nessanie.
Meglio pensare poeticamente al fatto che la sua principessa gli manca tanto, per ora.
Ancalime invece si sta lavando: mi ha colpita molto il fatto che tu abbia scelto di ritrarla proprio durante un bagno, perché crea un contrasto interessante con i suoi pensieri.
Da quasi l’impressione che fino a un attimo prima fosse intenta a... Rilassarsi, a riprendere possesso del proprio corpo e a “lavare via” quella giornata per ricordarsi che in fondo lei è superiore a tutto.
E invece è tutto il contrario: in realtà sta rivivendo la giornata.
Attraverso quel bagno sta ricordando le carezze di Mamandil, quanto le piace essere libera con lui.
Quanto le sta piacendo il sesso, con tutti i piccoli piaceri e le attese che comporta.
È un’Ancalime ancora giovane, quindi ricorda ancora benissimo tutti gli insegnamenti della madre, eppure ora che ha avuto l’occasione di conoscere un uomo, di stare con un uomo sia nel senso di stare in compagnia sia nel senso di fare l’amore, si sta costruendo un parere suo.
Un parere che parte da quello della madre, ma che lo ribalta, anche.
Se gli uomini traggono piacere dal corpo femminile, allora può essere, anzi è, anche il contrario, e Ancalime a questo contrario non vuole più rinunciare, perché le piace.
È sicura del suo nascondiglio, sicura che nessuno la disturberà, penso anche che sia sicura del fatto che Mamandil ha occhi solo per lei, per cui nulla le può impedire di fare a modo suo, altra cosache le piace e continuerà a piacerle.
Nulla le può impedire di continuare a essere libera, a soddisfare il proprio corpo e le proprie voglie e fantasie come più le piace, e non più in solitudine come pretende sua madre.
Finché tutto questo le andrà bene, è pronta a sfrutarlo al meglio.
Si intuiscono già tanti tratti della personalità sia di Ancalime sia di Hallacar, in questi piccoli ritratti.
Tante dinamiche e tanti particolari che finiranno per tornare nelle loro vite: Ancalime pronta a cambiare idea, Ancalime e Hallacar pronti a tenersi testa, Hallacar che non ha paura di stuzzicare Ancalime.
Hanno iniziato così, un po’ per gioco, un po’ perché erano giovani e spensierati e un po’ per le variabili, come l’innamoramento, che non avevano previsto.
Ho amato come hai colto tutto questo e come hai saputo farlo trapelare!
Complimenti davvero, Kan, un trittico riuscitissimo!
I personaggi impeccabili come sempre, in tutto, e anche in un racconto tanto breve sei riuscita a inserire quell’infinità di dettagli e di rimandi che io adoro!
A prestissimo, non vedo l’oraaa!
Tyel |