Ciao, scartabellando sul sito, ho visto il tuo account e ho deciso di dare un'occhiata. Mi ha attratto questa piccola poesia su una terra che io amo sopra ogni dire: la sua indipendenza, la sua cocciutaggine, la sua indomita bellezza, il mistero di un popolo che ha saputo rimanere fedele a se stesso nonostante i soprusi e le invasioni di mentalità, pretese e mani di gente straniera che non l'ha mai capita. |
Ciao, eccomi per lo scambio ^^ |
Io in Sardegna non ci sono mai stata ma mediante questa poesia è impossibile non immaginarsi qualcosa di molto caro e variegato al tempo stesso, un posto così unico che però non deve essere sottovaluto e dato per scontato, come spesso fai capire da questi versi! |
Trattandosi di una storia scritta in questo modo, come del resto feci già con un'altra, non dividerò la recensione in punti come faccio solitamente. A me sembra più una poesia che una storia, però questo è un parere personale e comprendo il fatto che tu abbia deciso di pubblicarla qui, siccome racconta sempre, immagino, i tuoi pensieri sulla tua amata terra. Sono andata in Sardegna per un matrimonio è una delle cose che mi hanno colpito fu: il mare trasparente, però pieno di sassi e sassolini. Un'altra cosa era che invece di tirare il riso agli sposi, come sono abbittuata, gli abbiamo tirato dei chicchi di un altro cereale. In questo momento mi sfugge quale. Tornando alla storia la Sardegna, come del resto tutta Italia e le terre del mondo risulta essere una zona saccheggiata. Non sapevo che fosse una terra tanto multietnica, ma in mia difesa sottolineo il fatto di esserci stata una volta sola e non conoscerla bene come vorrei. Gli abbittanti sembrano essere gente orgogliosa e lo sono pure i membri della mia famiglia, ah, ah, ah. Come voi non avete cani o altri animali domestici? Te lo chiedo, siccome hai scritto che non tenete animali prigionieri in giardini, o qualcosa del genere. Non metto in dubbio che sia servaggia, poiché come ho già detto ho avuto il piacere di camminare anch'io su quella magnifica terra. Anche la mia amata Sardegna, posso dirlo anche se non sono Sarda. |
E' un riconoscimento, non solo un'ode, è amore, rispetto, passione. E' testardaggine, è poesia... è vita, è esperienza, è passato che diviene futuro. A me arriva come una sorta di preghiera, un tributo anche a sé stessi e alla fierezza di appartenere ad un territorio ben preciso. Ho viaggiato con i tuoi occhi in terre che non ho mai visto, ho conosciuto persone e le proprie intramontabili tradizioni, mi sono perso nell'azzurro di un mare che regala vita, tra i prati che "odorano" di quella specifica terra. e' evidente quanto sia importante per te il giorno, quel giorno, che scandisce ogni minuto della tua essenza. Non solo rispondi all'arcaica domanda "Da dove veniamo" ma lo fai con chiarezza e trasporto, lo fai con emozione e sentimento, trasportando chi come me, purtroppo, quella terra l'ha solo immaginata. E ti ringrazio di avermi portato con te, dall'alba al tramonto, e di avermi fatto vivere l'orgoglio di essere sardo, di avermi fatto provare quelle sensazioni che gonfiano il petto e quel riconoscimento che celebra l'amore senza obblighi anche per chi, come me, vive in una terra lontana. Grazie amico mio, grazie di cuore. Un abbraccio come sempre. Mauro. |
Ciao Watashiwa :), tutto bene? |