Recensioni per
Sardegna
di Watashiwa

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/05/17, ore 15:03
Cap. 1:

Ciao, scartabellando sul sito, ho visto il tuo account e ho deciso di dare un'occhiata. Mi ha attratto questa piccola poesia su una terra che io amo sopra ogni dire: la sua indipendenza, la sua cocciutaggine, la sua indomita bellezza, il mistero di un popolo che ha saputo rimanere fedele a se stesso nonostante i soprusi e le invasioni di mentalità, pretese e mani di gente straniera che non l'ha mai capita.
Nessuna terra può schiudersi a un cuore straniero, ma certe terre sanno comunque abbagliare il cuore di chi le osserva e arriva a venerarle.
Ho sentito tutto questo in questo tuo splendido tributo. A giudicare la tecnica non ci sto perché esula dal mio solito campo(in cui, comunque, sono dilettante - scrivo fantasy per lo più), ti posso solo dire che l'ho apprezzata sia nella forma che nel contenuto; ma sopratutto ho amato lo spirito che hai saputo imprimerle.
Hai creato uno splendido scenario della sua fisicità, per poi regalare una guida al lettore verso la sua anima, scoprendola un po' ma conservandola in ogni caso con la selvaggia protezione di un suo degno figlio. Amo la Sardegna e ho amato questa storia. Complimenti.
A presto!

Recensore Master
19/05/17, ore 20:43
Cap. 1:

Ciao, eccomi per lo scambio ^^
Una sola parola, adoro. No seriamente, io rimango sempre più stupita, come fai a scrivere poesie così belle?! Vabbé che non dovevo rimanere sorpresa visto che avevo già letto qualcosa di tuo, ma è incredibile, sul serio.
Trovo sia molto bello dedicare una poesia alla propria terra, e si vede che è scritta con sentimento, anche perché penso che per scrivere poesie bisogna essere guidati da una qualche sorta di sentimento.
Io questo tipo di poesie ( e mi pare di avertelo già detto in una mia precedente recensione) le studiavo solo a scuola, quindi è bello vedere qualcuno in grado di scriverne.
E' molto toccante come ne hai parlato e questa parte "Oh terra mia
dalle acque mai caliginose
come da principio,
non badare a chi col tempo
ti considera primitiva
scandalosa
o indegna
Sempre sarai mia
nostra
sempre amata", nonché la finale, mi è piaciuto più di tutti, anche se in realtà mi è piaciuta tutta la poesia nel complesso, come anche questo pezzo Non è trastullo dorato
per le tue vacanze future,
non è gente miserabile
che vive custodendo
animali nel placido prato", perché per l'appunto, questa terra non è solo ciò, è molto altro.
Ho la vaga impressione di aver fatto una recensione super mega incasinata, ma sul serio, non sapevo che dire, e questo è molto raro, te lo assicuro, quindi penso che questo basti a farti capire cosa ne penso u.u
Complimenti e alla prossima ^^

Nuovo recensore
15/05/17, ore 12:00
Cap. 1:

Io in Sardegna non ci sono mai stata ma mediante questa poesia è impossibile non immaginarsi qualcosa di molto caro e variegato al tempo stesso, un posto così unico che però non deve essere sottovaluto e dato per scontato, come spesso fai capire da questi versi!

E' una poesia che fa viaggiare i sensi, specie quelli della vista e dell'udito, che con le sue nozioni di storia cerca di spiegare la sua ossatura e di quanto si sia trasformata e resa terra per molti ma per pochi se si parla di radici.

Molto musicale come lettura e ha delle immagini e figure retoriche forti a tratti, con un tono che va spesso dal meravigliato al realista/determinista perchè ci sono passaggi dove la Sardegna sembri un paradiso ma poi parli della gente umana e del fatto che si è stufi che sia considerata una meta turistica, così come essere fuori dal mondo... è un messaggio forte, chiaramente introspettivo.

Mi ha davvero colpita con tutti i versi, un tributo godibile e sincero verso la tua terra natia, con parole vivide e che cercano di mantenersi con il tempo, riuscendoci in quanto sono vere e sicure nell'esposizione.

Ottimo lavoro, i miei complimenti!

Recensore Veterano
04/05/17, ore 21:09
Cap. 1:

Trattandosi di una storia scritta in questo modo, come del resto feci già con un'altra, non dividerò la recensione in punti come faccio solitamente. A me sembra più una poesia che una storia, però questo è un parere personale e comprendo il fatto che tu abbia deciso di pubblicarla qui, siccome racconta sempre, immagino, i tuoi pensieri sulla tua amata terra. Sono andata in Sardegna per un matrimonio è una delle cose che mi hanno colpito fu: il mare trasparente, però pieno di sassi e sassolini. Un'altra cosa era che invece di tirare il riso agli sposi, come sono abbittuata, gli abbiamo tirato dei chicchi di un altro cereale. In questo momento mi sfugge quale. Tornando alla storia la Sardegna, come del resto tutta Italia e le terre del mondo risulta essere una zona saccheggiata. Non sapevo che fosse una terra tanto multietnica, ma in mia difesa sottolineo il fatto di esserci stata una volta sola e non conoscerla bene come vorrei. Gli abbittanti sembrano essere gente orgogliosa e lo sono pure i membri della mia famiglia, ah, ah, ah. Come voi non avete cani o altri animali domestici? Te lo chiedo, siccome hai scritto che non tenete animali prigionieri in giardini, o qualcosa del genere. Non metto in dubbio che sia servaggia, poiché come ho già detto ho avuto il piacere di camminare anch'io su quella magnifica terra. Anche la mia amata Sardegna, posso dirlo anche se non sono Sarda.

Questa storia mi ha insegnato alcune cose in più sulla Sardegna e lo trovata molto carina. Brava!

Recensore Veterano
02/05/17, ore 11:58
Cap. 1:

E' un riconoscimento, non solo un'ode, è amore, rispetto, passione. E' testardaggine, è poesia... è vita, è esperienza, è passato che diviene futuro. A me arriva come una sorta di preghiera, un tributo anche a sé stessi e alla fierezza di appartenere ad un territorio ben preciso. Ho viaggiato con i tuoi occhi in terre che non ho mai visto, ho conosciuto persone e le proprie intramontabili tradizioni, mi sono perso nell'azzurro di un mare che regala vita, tra i prati che "odorano" di quella specifica terra. e' evidente quanto sia importante per te il giorno, quel giorno, che scandisce ogni minuto della tua essenza. Non solo rispondi all'arcaica domanda "Da dove veniamo" ma lo fai con chiarezza e trasporto, lo fai con emozione e sentimento, trasportando chi come me, purtroppo, quella terra l'ha solo immaginata. E ti ringrazio di avermi portato con te, dall'alba al tramonto, e di avermi fatto vivere l'orgoglio di essere sardo, di avermi fatto provare quelle sensazioni che gonfiano il petto e quel riconoscimento che celebra l'amore senza obblighi anche per chi, come me, vive in una terra lontana. Grazie amico mio, grazie di cuore. Un abbraccio come sempre. Mauro.

Recensore Veterano
28/04/17, ore 11:03
Cap. 1:

Ciao Watashiwa :), tutto bene?
Un prezioso tributo alle proprie radici e ad una terra, La Sardegna, segnalata ed amata molto dai luoghi comuni, ossia da propositi e miraggi di ferie e di turismo. Ma come giustamente ci ricordi tu stesso, questa terra va osservata anche per la sua storia, anch'essa strettamente legata alle proprie radici e parte importante per conoscerne l'anima. Complimenti sinceri! :)
Un abbraccio

Luca

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