Recensioni per
Sguardi Celati
di fra_eater

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/06/17, ore 09:59

Quarta classificata
Sguardi celati
di fra_eater







Grammatica: 9.2/10

Eppure non gli sembra → -0.2 (non le sembra.)
Sangue sporco, mezzo sangue → -0.1 (Tecnicamente non sono scritte in modo errato, ma nel libro entrambe le definizioni appaiono come un'unica parola; per questo motivo te le ho segnate errore.)
passando lievemente le dita su quel contorno bruno, ruvido al tatto per la crosta formatasi e regalandole un sorriso triste → -0.2 (Devi chiudere l'inciso, aggiungendo una virgola prima della "e" congiunzione.)
E lei lo osserva mentre con dolcezza passa le sue dita unte di Dittamo su quelle lettere, ricordando come lui già una volta aveva provato a difenderla da quelle parole e non riesce a trattenere un sorriso → -0.3 (C'è uno spazio doppio tra "E" e "lei". Inoltre anche qui hai scordato di chiudere l'inciso. Va messa una virgola dopo "parole".)


Stile: 7.5/10

Il tuo stile, ancora una volta, è molto semplice e pulito. Offri al lettore un'ottima descrizione degli ambienti, l'atmosfera è fin da subito immaginabile e ben descritta, non a livello fisico ma soprattutto emotivo. Hai il grande pregio di far capire al lettore dove si svolgono le vicende dal modo in cui esplori l'animo dei personaggi. Ovviamente, questo ti è possibile perché è una fanfiction, ma a maggior ragione è un punto a tuo favore, perché ti permette di non dover dare troppe informazioni e di immettere velocemente il lettore nel punto della trama originale di tuo interesse e studio.
A parte i due casi segnati, la punteggiatura è ottima. La storia è scandita dalle giuste pause e rende la lettura scorrevole e piacevole. Devi solo prestare più attenzione a chiudere gli incisi, ogni tanto perdi qualche virgola per strada.
Il lessico va affinato e arricchito un po', perché rende il tuo testo troppo spoglio e poco caratterizzato; il tuo stile così è povero e scorre quasi a non lasciare un gusto deciso alla mente del lettore. In alcuni punti, ho visto alcune ripetizioni, proprio per la poca varietà del registro adoperato. Se da un lato questa semplicità è molto affine con la storia originaria trattata, e anche vero che Harry Potter è un libro che possiede diverse sfaccettature che vengono semplificate; tutt'altro mondo dalla troppa semplicità di questo testo. Ovviamente, questo è più che altro un'impressione soggettiva.
Un errore, invece, che ti devo far notare è quello del cambio improvviso di POV all'interno dei pensieri di Hermione. Ciò che mi è piaciuto della storia è stata la scelta di lasciar parlare i loro sguardi per mostrarci i loro pensieri e le loro emozioni. Quindi, il fatto di ritrovarmi con una frase fuori posto nei pensieri di Hermione mi è un po' dispiaciuto.

- Osserva attentamente con i suoi occhi cobalto, tastando piano la ferita, attento a non farle del male in alcun modo.

La frase che segue va benissimo, perché le mostri come impressioni e sensazioni che passano comunque dallo sguardo di Hemione, ma questa frase presente un grave e brusco cambio di POV che mi ha un po' disorientato. Il soggetto della frase precedente è Hermione, quindi per lo meno dovevi mettere il soggetto di questa, cioè Ron, per evitare il vuoto creatosi. Sarebbe stato più giusto, per non cadere in errore, presentarla in un modo differente, in modo che a osservare fosse stata Hemione. Ti faccio un esempio:

- Osserva attentamente i suoi occhi cobalto, mentre le sue mani tastano piano la sua ferita, e vede con quanta attenzione egli prova a non farle del male in alcun modo.

In questo modo, la scena sarebbe stata filtrata dagli occhi di Hermione e tu avresti comunque potuto inserire tale narrazione.
Il testo non presenta figure retoriche o effetti stilistici di rilevante importanza. La lettura, in definitiva, è piacevole ma non presenta limature di alcun genere.


Trama e uso dell’acronimo: 7.5/10

La trama è tutta incentrata sull'introspezione dei due personaggi e di come loro due vedono il mondo e l'altro. Questa idea mi è piaciuta molto, ma presente un grande errore, secondo me. Quando ho detto nel bando che mi sarebbe piaciuto vedere un distacco tra le parole che componevano l'acronimo e ho suggerito di usare un salto temporale o un cambio di POV, non intendevo spingere il partecipante a abusare di tali tecniche. In un primo momento, il cambio di scena e di POV insieme mi ha spiazzato, non ho ben compreso in che punto la seconda parte si stesse svolgendo. I pensieri di Hermione mi portavano al sesto libro, ma io ero ancora con la mente al quarto, il che mi ha disorientato. Ho dovuto rileggere due volte il testo seduta stante per poter capire e sincerarmi di aver recepito bene la tua descrizione. Questo per dirti che usare entrambe le tecniche insieme è stato, forse, un po' troppo. Per rendere l'effetto sarebbe bastata una sola delle due. Nel modo come hai fatto tu, invece, è presente un enorme buco di trama.
L'idea di mostrare attraverso "sguardi celati" le impressioni sulla scena che si svolge era pressoché originale e perfetta per l'atmosfera che avevi creato, ma sarebbe stato più carino e avrebbe avuto un effetto più riuscito se la scena in questione fosse stata la stessa. Viceversa, se volevi usare il salto temporale, sarebbe stato meglio usare un unico POV, magari quello di Ron, che avrebbe mostrato – durante l'acronimo di Hemione – come egli stava vivendo la tortura nei confronti dell'amata.
Il contenuto del testo, comunque, è stato molto fedele agli eventi originali, aggiungendo qualche particolare in più in merito al momento in cui le ferite di Hemione vengono curate. È stata molto carina l'idea che suddetta operazione venisse fatta dallo stesso Ron, perché ti ha permesso di aumentare l'introspezione di lui, nonché far trasparire con trasporto i suoi sentimenti attraverso i suoi gesti. Le immagini richiamate al lettore sono state forti e ben costruire e l'atmosfera risulta pressoché perfetta,
Il bando richiedeva di adoperare un terzo delle lettere dell'acronimo per approfondire l'introspezione. Nel tuo caso, dovevano essere almeno tre. Le parole valide, a mio parere, sono "rosso", "osservava", "rimugina", "osservava". Fortunatamente sono più di tre, perché usare lo stesso verbo non sarebbe stata una scelta felice.
L'aggettivo "rosso" esprime la rabbia di Ron, la sua gelosia. Il verbo "osservava" è al limite di ciò che richiedevo nel bando, poiché i verbi dovevano esprimere ciò che loro provavano. Se fosse stato "guardava" o "vedeva", che sono verbi sensoriali più blandi, non li avrei accettati; ma "osservava" indica una certa intensità nello sguardo, sensazione rafforzata dal fatto che i suoi occhi tendono a chiudere a fessura tanto è concentrato. Per il secondo "osservava", invece, non vi leggo la stessa intensità del primo (a maggior ragione, menomale che sono più di tre i termini che hai usato): sì, c'è la cura con cui si occupa della ferita, ma non è strettamente legato alle sue emozioni. "Rimugina" va bene: esprime l'angoscia e l'incertezza e i pensieri vorticanti di Hermione, che si ritrova a dover fare i conti con espressioni macchiate sulla pelle che ha combattuto sempre con la sua intelligenza, impegnandosi e facendosi valere, mentre quelle cicatrici lo imprimono a fuoco sulla sua pelle, in un modo che lei non può contrastare.


Titolo: 5/5

Questo titolo è… wow… semplice ma di una profondità unica.
Non mi dilungherò molto. Voglio solo dirti che è uno di quei titolo che all'inizio possono apparire marginali e non strettamente attinenti alla storia, ma che una volta colto il reale significato di essa acquista una intensità da far paura.
La forza del tuo titolo sta nel suo stretto legame in ciò che non viene esplicitamente detto nel testo ma che si deduce dalla trama e dallo stile adoperato. Entrambe le scene ci vengono mostrate attraverso sguardi rubati mentre l'altro non sta guardando, i loro occhi si nascondono dietro a facciate fasulle, mentre gli occhi delle loro menti vagano verso introspezioni profonde che indagano il reale stato delle cose e delle loro percezioni.
Gli "sguardi celati", dunque, sono il modo timido e nascosto con cui i due protagonisti si imparano ad amare a distanza, senza farsi accorgere l'uno dall'altro, scoprendo i loro sentimenti e il bisogno che l'uno ha dell'altra.


Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Ciò che mi è piaciuto della caratterizzazione dei tuoi personaggi è stato il modo in cui hai saputo renderli nella scena narrata. Non solo ho riconosciuto la loro personalità ma anche il loro modo di porsi, di muoversi, il modo di guardare e di porgersi alle cose che li circondano.
Ron è rosso in viso, con le braccia conserte e tiene d'occhio ogni cosa lo circondi con sguardo assassino. Anche il fatto che ignori deliberatamente la sua accompagnatrice indica quanto poco gli importi di ciò che pensano gli altri o, soprattutto lei. La sua attenzione è tutta per Hermione e il suo cavaliere. È insensibile e imbronciato, geloso tanto da non riuscire a nasconderlo; se ne frega dei sentimenti della ragazza che gli sta accanto e non presta attenzione veramente a ciò che lo circonda. I suoi pensieri seguono trame sempre più rosse di invidia e rabbia.

- Osservava con gli occhi ridotti a due fessure

È esattamente come Ron appare nel quarto film, con gli occhi sempre più stretti dall'ira e colmi di quella gelosia che poi lo fanno apparire suscettibile e intrattabile. Veritiera anche il pensiero in cui, nella sua mente, il suo idolo diventa il suo più grande rivale. C'è questo passaggio di percezione verso Krum, che tu hai reso molto bene. Ron passa dal venerarlo a volerlo fare fuori con le sue stesse mani, trovando difetti in lui anche nei più superficiali dettagli. Attraverso gli occhi di Hermione, poi, tu ne offri un'altra sfaccettatura. Ron, nel settimo libro, cambia il suo modo di porsi alla ragazza, stando attento ai quei gesti che a una fanciulla fanno sempre piacere. A maggio ragione, nella scena da te trattata nel secondo pezzo, egli è attento a non procurarle dolore e preoccupato per le sue condizioni. È lui, per una volta, a prendere l'iniziativa, occupandosi delle sue ferite, ancora una volta difendendola dalle ingiurie altrui.
È però la caratterizzazione di Hermione che mi è piaciuta di più, perché più profonda. La fai apparire sotto shock, ancora padrona delle sue azioni (niente isterie) ma psicologicamente colpita dalla tortura subita. I dubbi riaffiorano per un attimo, si scontrano con il suo sentirsi normale, la fanno esitare. Traspare anche la sua sensibilità, la sua fragilità. Ella si scopre non essere invulnerabile, e a tal proposito scopre quanto bisogno ha di Ron e del suo aiuto. E attraverso la sua presenza e la sua dedizione che comprende di poter tornare ad avere fiducia nel suo posto nel mondo. Ma ne esce comunque cambiata in un certo modo, più indurita. L'ultima frase mostra il suo ardimento nel voler contrastare quelle parole feroci che hanno cercato di sottometterla.


Gradimento personale: 3/5

Non ho assolutamente gradito il salto temporale, per il semplice fatto che mi ha disorientato. Se si vieni costretti a fermarsi e tornare indietro per poter capire una storia, allora c'è un problema. Nel tuo caso, ho ripreso quasi subito la lettura, quindi è possibile che io abbia percepito la cosa un po' più grave di quello che realmente è; io, comunque, penso che tu abbia osato un po' troppo. Ho però percepito che ti sei avventurata nella sfida e ho comunque apprezzato l'introspezione che hai dato dei due. La storia è semplice e ha una sua profondità. Tratta, in poco spazio, molti temi importanti, e anche questo è stato un punto a suo favore. Non si tratta solo che l'uno si accorge dell'altro, non si tratta solo di svelare i loro sentimenti, la gelosia; c'è anche il dolore, un duello tra il male che il razzismo può fare e una soluzione che ci dà il potere di contrastarlo, anche se a piccole dosi di felicità.
Questo mi è piaciuto molto. Complimenti!


Punti bonus: 8/8

Se non ne avessi abusato tanto, avresti avuto un voto più alto nella "trama". Fatto sta che per quanto riguarda i punti bonus hai fatto un lavoro impeccabile. Con un acronimo dato dai semplici nomi era davvero difficile andarseli a prendere tutti quanti, ma tu ci sei riuscita. Questa può apparire una contraddizione, e mi scuso.
I due nomi sono parte integrante della storia, l'acronimo è vivo nella narrazione perché tu, non solo hai fatto combaciare a lettere del nome il punto di vista del personaggio, hai anche offerto un salto temporale che, secondo me, è stato superfluo ma che comunque ti ha permesso di distaccare le lettere dei due nomi tanto da mantenerne lo spelling. Quindi, un buon lavoro che poteva essere perfetto se teneva conto anche delle altre voci della valutazione!


Punteggio: 42.2+8/50+8