Recensioni per
Contrasto
di Kanako91

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/05/17, ore 18:40
Cap. 1:

Eccomi Kan!
Non me l’aspettavo, ma sono stata strafelice: una storia intera su Hallacar!

Lo avevo già pensato leggendo il ritratto dedicato a lui nella scorsa storia, ma qui ne ho avuto la certezza: hai reso perfettamente il modo di parlare di Hallacar, secondo me!
Le parole, il modo di esprimere i concetti: è lui, lui parla così!
Io ti adoro sempre di più per come riesci ogni volta a dare la voce perfetta a ogni personaggio!

E mamma mia quanti spunti di riflessione mi ha fatto venire in mente questa storia.
Cercando sempre di andare con ordine…

Il momento. Un momento in cui sentire la campana di entrambi i protagonisti è la cosa più bella, secondo me, e la campana di Hallacar serviva proprio!

Lui cos’ha pensato, dopo questo ultimo colpo contro sua moglie?
Ultimo colpo di cui si sappia, almeno. Forse, mi sto chiedendo ora, è stato l’ultimo davvero? Oppure è stato l’ultimo davvero eclatante?

In ogni caso, eclatante o meno, ha un significato particolare per Ancalime e Hallacar.
Per loro la questione matrimonio, nozze combinate e divieti hanno sempre avuto un significato particolare, anche più di uno.
Forse ha finito per non essere solo un contendersi l’approvazione dei sudditi, o il farsi un dispetto che facesse la differenza.

In questo momento, comunque, Hallacar non pensa né alle conseguenze, né al futuro. È una riflessione istintiva, resaperò anche distaccata da una frustrazione che si è accumulata in anni di incomprensioni, di rifiuti, di prese di posizione.
Hai reso perfettamente l’immagine di Hallacar in questo momento. Lui ci ha creduto, ci ha provato, ma ora basta. Se è questo che vuole Ancalime, questo avrà. Ripicche e odio.

Quello che mi ha colpita è il flusso che da questo porta indietro nei ricordi…. Pur restando sempre nell’amarezza del presente, che ormai non può cambiare, purtroppo.
Può diventare solo più… “attorcigliato” tanto per riprendere i pensieri di Hallacar.

Hallacar sa esattamente cosa passa nella testa di Ancalime, in questo particolare momento come in qualsiasi altro: la sua diffidenza verso gli uomini inculcata dall’educazione della madre e dall’egoismo del padre, prima di tutto. Ma sa anche che Ancalime non ha solo avuto paura di fidarsi di Hallacar in quanto uomo, ma ha anche avuto paura di ciò che lui ha imparato di lei.

Ce la vedo tantissimo Ancalime, con i suoi piani precisi e le sue convinzioni ferree, a rendersi conto che Hallacar quando la guarda vede sempre sia Ancalime che Emerwen, sia la pastorella passionale sia la principessa amante dello sfarzo.
Questo per lei è perdere il controllo della situazione, come ha intuito Hallacar. È accettare che qualcuno è riuscito a capirla troppo profondamente. Non può succedere.
Eppure, contortamente, se è successo è perché sì, anche lei si è innamorata, e lo ha permesso.

“un amore che c’è stato, a un certo punto” questa frase mi ha colpita tantissimo perché riassume perfettamente la vicenda di questi due personaggi!
Si sono veramente incontrati, innamorati e amati, a un certo punto. Per un periodo.
Per un periodo Hallacar si è arreso ad Ancalime, e lei lo ha voluto come suo. Non poteva non aver intuito quanto fosse caparbio Hallacar, eppure non lo ha rifiutato per sposarsi con qualcuno che accettasse di farsi comandare a bacchetta, o per un personaggio ancora più opposto alle aspettative di chi pretendeva di vederla sposata.
Davvero, questo pezzo su Ancalime e l’amore mi ha colpita tantissimo!
È uno spaccato del personaggio interessantissimo, che mette il luce aspetti nuovi a cui non avevo mai pensato.

Ed è fatto attraverso gli occhi di Hallacar che vorrebbe ferire la moglie, ma allo stesso tempo parla di qualcuno che, appunto, ha amato.
È il centro del giro del la odia ma la ama ma la odia ma la ama.
Il cerchio più stretto.

Le caratteristiche di Ancalime che Hallacar è arrivato a odiare di più sono anche quelle che ha amato e che ama tutt’ora. Tutto e il contrario di tutto.

Un altro passaggio che speravo di leggere, perché è qualcosa su cui mi è capitato di riflettere è come si inserisce il povero Anarion in tutto questo.
E i pensieri di Hallacar mi hanno colpita tanto anche qui: ha intuito un’altra verità scomoda per Ancalime.
Anarion lei non lo aveva previsto, e non aveva previsto nemmeno l’amore profondo che avrebbe nutrito per quel figlio.

Da qui in poi è una caduta nei ricordi, nella nostalgia per la parte Emerwen di Ancalime che lasciava intravedere Ancalime nei momenti di passione, alla nostalgia.
A questo punto l’ammissione finale di Hallacar non è tanto una confessione, quanto un fatto che si porterà in cuore come la nostalgia. Lui la ama, e conviverà con questo.

La particolarità del testo che funziona anche “al contrario” è veramente geniale! L’ho adorata!
E l’ho letto e riletto anche per questo verso… Rende ancora più evidenti tutti questi pensieri contorti, e ne mostra dei lati ancora nuovi.
Hallacar ama questa donna piena di contraddizioni, di difetti. La ama e l’ha amata, ha amato e ama il figlio che hanno avuto.
Ama tutto ciò che lei gli sta portando via.
Ma proprio perché ama ciò che gli è stato tolto, la odia.
Perché non può non provare rabbia verso tanto disprezzo, che va acolpire tutto ciò che hanno costruito, sistematicamente.
Sa quanto Ancalime è distruttiva, ma sembra quasi che si chieda come può esserlo fino a questo punto.

Mi viene da pensare che sia in parte un eredità di Erendis: tutto in mano anche a un’altra persona mai, per cui niente. Non deve rimanergli nulla.

Complimenti, Kan!
Mi ha aperto tanti spunti di riflessione, e riflettere su questi personaggi e sulle loro dinamiche così interessanti e contorte mi piace sempre tantissimo!

Alla prossima storia!

Un abbraccione!

Tyel

P. S: Perfettissimo il titolo! È una parola che riassume tutto: i sentimenti e i pensieri opposti di Hallacar, questa “guerra” tra Ancalime e Hallacar, il presente e il passato: qui ovunque ci si gira c’è qualcosa che contrasta con qualcos’altro. .

Recensore Master
07/05/17, ore 12:49
Cap. 1:

Eccomiiiiiiii!
Finalmente ho il tempo, e soprattutto la testa, per recensire come si conviene. Sono stata un po' scombussolata in questi giorni, tra tutto XD.
Comunque, ti odio una volta di più. Sempre con tantissimo amore, ovvio :P ma... Nonn ero pronta a questo. Non ero pronta a provare tutta questa tenerezza per Hallacar.
Ok, già con le drabble della scorsa settimana avrei dovuto prepararmi, ma niente, non sono bastate. Perché Hallacar, questo Hallacar così vulnerabile, per certi versi, preda della sua stessa trappola, che non riesce a gioire dello scherzo giocato alla moglie, o quanto meno a esserne soddisfatto e non fa che rimuginare in un groviglio di sentimenti contorti... Beh, è meraviglioso.
E mi fa provare una tenerezza e una comprensione che non merita (no, no, quelli sono sentimenti che vanno ad Ancalime, non a te, Hallacar!) insomma, non ce la faccio.
La scelta del palindromo, poi, è azzeccatissima.... Non solo perché riuscita perfettamente (leggere questa storia per dritto e per rovescio è divertentissimo e mi fa fangirlare per la riuscita dell'esperimento), ma perché si adatta assolutamente al personaggio, al suo modo di pensare.
Hallacar è poeta, lo hai dimostrato nell'altra drabble che lo riguarda, lo dimostra nel canon il suo giocare con le canzoni quando veste i panni di Mamandil. Quindi, l'espediente del palindromo e del contrasto di catulliana memoria (come cavolo parlo? :P) perfetti, ed è dir poco.
E il Sommo era un grande, ma non è questo il luogo XDD.
In tutto questo, credo di adorare il ritratto di Ancalime che emerge dai pensieri di Hallacar. Ok, lui non sarà propriamente entusiasta di tutte le qualità della moglie che va elencando, ma io leggendo la trovo adorabile. E bellissima, molto più bella di quanto non la immagini già.
Insomma, anche quando Hallacar sembra volerne parlare in negativo si vede che, sotto sotto, non fa che guardarla con gli occhi dell'amore, e tutto questo mi fa una tenerezza infinita, tanto che quasi quasi dimentico lo scherzo delle ancelle e lo perdono, almeno in parte, almeno un po'.
Due cose mi hanno colpita particolarmente, anzi tre:
1) il ricordo dei momenti d'amore nei pascoli e quel "suo, suo, suo" che è così... Non so, è perfetto per Ancalime.
E tra l'altro mi chiedo, ma a Numenor marchiavano a fuoco le pecore? XD Magari le coloravano, come in Irlanda XD aiuto, greggi colorate a spasso per l'Emerie, fermate la mia fantasia!
2) Anarion, con Ancalime che se lo stringe al petto in cuel modo quasi ossessivo: è così, sì, è così che la immagino anche io! Anzi, leggendo mi è venuto in mente che la prima idea del ritratto di Ancalime contemplava la presenza di Anarion piccolo e avevo proprio in testa immagini simili.... Mi sono seriamente commossa nel leggere.
La terza cosa, invece, non la ricordo più, perché sono pessima, mi verrà in mente appena invierò il commento... Ma vorrà dire che ne parleremo altrove.
Niente, chiudo con un: voglio leggere di più su di loroooooo! E so che tu ce lo darai, questo di più.
A prestissimo e, non l'avrei detto, ma mi manca un po' la prima era, sai? XD.

Mel