Oh, che c'è di strano? Se non recensisco con almeno quarantotto ore di ritardo non sono io!
Ciancio alle bande, questa one-shot è davvero la punta di diamante de "La strada verso casa". Ci sono momenti di luminosa malinconia e momenti in cui si sorride, descrizioni che invogliano alla riflessione e dettagli realistici, anche più, mi sembra, che nella long (penso al gattino-Pitch che si trascina buffamente sul pavimento o al modo in cui generalmente si muove, o all'adattamento al corpo nuovo, prima di gatto e poi di uomo, che deve effettuare); infine, i rapporti tra i personaggi, sebbene fotografati "in frammenti" e anche a distanza di anni, si risolvono pienamente ed evidentemente si rafforzano seguendo le linee guida della long. Naturalmente mi riferisco in primo luogo alle battute di Emily Jane e Akh, che vivacizzano e colorano la vicenda (non so perché, ma rido ancora per la gran bella entrata in scena e i troppi croccantini :D).
... Sì. Per un attimo li ho visti insieme. Soltanto un attimo.
E c'è un altra cosa che non so spiegarmi, perché è più che altro un'impressione (o un abbaglio, a tuo piacere). Mi vedo la trasformazione in animale in anteprima al recupero della forma originaria come il riflesso di ciò che era Pitch da Re degli Incubi: non pienamente se stesso.
Mh, non ricordo al momento di avere altro di essenziale da dire. Perciò ci si sente per il seguito.
P.s.: Perdonami, ho dovuto cancellare la recensione e riscriverla perché dal telefono a volte mi viene tutto attaccato -.- |