Ciao :) vorrei premettere una cosa prima di iniziare la mia recensione. Non so quanti anni hai, ma sappi una cosa: fanno crescere molto di più le critiche rispetto agli elogi. Le critiche sono molto più importanti delle belle parole, perché ti mettono davanti all'evidenza che c'è qualcosa che non va, e ti danno il consiglio giusto per migliorati. Detto ciò, parliamo di questa storia.
Penso che già a partire dalla valutazione critica potrai intendere quale sia la mia opinione in merito.
Intanto vorrei consigliarti una cosa: prima di pubblicare, rifletti e guarda bene ciò che fai.
Questa storia l'ho vista pubblicata inizialmente non come storia a capitoli, ma come due storie separate che il realtà erano il primo ed il secondo capitolo della stessa storia (penso che tu abbia fatto inizialmente aggiungi storia piuttosto che aggiungi capitolo), ed inoltre avevi messo l'introduzione al posto del titolo.
Va bene sbagliare, va bene sistemare le cose, ma facciamo attenzione.
Davvero, lo dico per te.
Adesso passiamo alla storia vera e propria.
Io sinceramente non so da dove partire. Partirei dalla tipologia di narrazione, che come tu hai sottolineato nella risposta ad un'altra recensione "non sapresti come rendere senza questi dialoghi". Beh, credo che tu abbia letto qualche altra storia qui in questo sito, o avrai letto qualche libro. E non credo che tutte le storie siano scritte tipo copione come la tua.
Il problema principale è che la storia raccontata così non rende. Non rende proprio. Sembra di leggere uno script di una puntata, un copione da recitare.
È slegata, senza una base, senza costrutto. Non c'è una descrizione dell'ambiente, nessuna caratterizzazione dei personaggi, nessuna storia pregressa, nessun contesto in cui inserirli.
Mi dispiace, ma non funziona così.
La narrazione di una storia, di qualsiasi storia presuppone che tu abbia le capacità di rendere il tutto fluido, di unificare dialoghi descrizioni ed emozioni. E qui non vedo nulla di tutto cio'. A me sembra un enorme casino di frasi con descrizioni inserite tra gli asterischi come a dover spiegare ad un cieco la trama di una puntata in tv spiegandogli letteralmente ciò che sta accadendo.
Questa non è narrazione, questo è lo scheletro di un'opera tv. E una storia è qualcosa di diverso.
Se non sai come scrivere se non così, allora documentati. Sperimenta. Tenta di migliorare questo stile così difficile a leggere, e così fastidioso essendo composto da battute e descrizioni letterali delle espressioni dei personaggi.
Ti giuro, non saprei come definirlo.
Ma sicuramente ti rendi conto anche tu che c'è qualche problema.
Ma passiamo ai personaggi.
Mi dispiace contraddirti, mi dispiace e davvero, ma qui non vedo minimamente l'IC. Già solo solo partendo dall'introduzione in cui chiarisce che tu DARAI SICURAMENTE l'IC ai personaggi, credo che tu debba calare un pochino le ali e riguardare ciò che hai scritto.
Io non giudico quello che c'è nella tua testa, ci mancherebbe, commento ciò che ho letto.
E l'IC non è minimamente presente.
Io scrivo su questo sito da un po', e metto quasi sempre OOC come avvertimento. Perché in fondo i personaggi non sono miei, per cui non potrei MAI pensare di renderli perfettamente IC con il carattere originale.
Non si capisce perché dicono certe cose, il pathos si confonde con la confusione di non avere la minima idea di cosa stiano pensando i personaggi, non c'è nessuna ragione valida che possa spiegare ciò che sta succedendo, e anche se probabilmente lo spiegherai più avanti, a me sembra che non sia una scelta narrativa molto azzeccata affondare un personaggio come Zoro.
Proprio perché hai scritto che è un personaggio fortissimo, che non si e è piegato di fronte a niente, dovresti proprio per amore dell'IC comprendere che ciò che sta accadendo è completamente insensato.
E mi dispiace, mi devi credere, ma a me anche ad immaginarmelo come anime non ha dato nulla. Nessuna emozione. Nessuna impersonificazione con i personaggi, nessun transfert.
E non volendo parlare di ciò che sta succedendo a Zoro (già di per se incoerente con il personaggio stesso), parlerei di Sanji.
Sanji NON si tratterebbe dal piangere. Sanji è come D'oro, stoico. Orgoglioso. Non si piegherebbe mai, non si preoccuperebbe mai in questo modo. Piuttosto dissimulerebbe per cercare di rendere la situazione meno pesante, insultando comunque Zoro come fa sempre.
Quello di cui ho letto non ci assomiglia a Sanji, davvero.
E poi Nami.
Nami mangiata dai sensi di colpa. Può starci. Può starci, ma con i dovuti limiti.
Nami si preoccupa, ma senza essere plateale.
Si arrabbia in maniera plateale, urla in maniera plateale, ma i turbamenti li gestisce in maniera molto introspettiva. In silenzio. A thriller Bark non mi sembra si sia strappata i capelli al vedere Zoro in quelle condizioni disastrate.
Gli è stata accanto, in maniera silenziosa e composta.
Quindi non ci siamo, non ci siamo per niente.
Insomma, ci sono diversi problemi in questa storia. A partire dall'idea, per finire con la resa pratica e la parte "strutturale".
Ti consiglio di rivederla bene, metterci più cura e più calma nella scrittura, trova un modo più fluido ed efficace per scrivere la tua storia.
Perché così, credimi, è parecchio difficile da apprezzare.
Insomma, spero che tu non mi offenda e non mi attacchi nella risposta, e spero che tu mi risponda. Perché vorrei davvero che tu prendersi questa critica come una spinta a fare meglio, e non come un modo per affondati e basta.
A presto,
Jules |