Dopo praticamente un mese, riesco finalmente a recensire! Non mi sembra nemmeno vero che stia succedendo… troppi impegni T.T
Comunque, bando alle ciance e parliamo di questo “rilassante” capitolo su Satori Tendou (e, mentre che ci siamo, anche del precedente su Daishou che mi è piaciuto tantissimo)
Capisco la tua scelta del non voler caricare la storia con altro angst o tematiche forti dopo gli scorsi avvenimenti, ma ciò non vuol dire affatto che questo cap non sia da apprezzare altrettanto proprio in virtù della sua natura calma, quasi riflessiva.
E’ questo che ho percepito dalla lettura: una sorta di riflessione sulla relazione di Tendou e Ushijima, sulla personalità mutata del rosso e sui suoi atteggiamenti nei confronti del suo ragazzo misti a quelli per la droga, di cui comunque abbiamo vari riferimenti nel corso dell’intera vicenda (il modo in cui il batterista guarda con venerazione la sua piantina di marijuana nascosta nell’armadio, con perfetta riproduzione di una serra, mi ha fatto morire, me lo immagino troppo!, senza contare il suo esser sempre disponibile a soddisfare le richieste dei suoi acquirenti con droghe “eccezionali”. Insomma, un venditore che sa il fatto suo).
Entrando più nello specifico nel personaggio, mi ha intrigato molto il fatto che Satori abbia questa “doppia natura” causatagli dall’abuso di sostanze: non è solo il ragazzo vivace e strambo che tutti conosciamo, ma nasconde anche un turbamento interiore, una sorta di confusione verso tutto ciò che lo circonda, che lo porta perfino ad avere vuoti di memoria. Nonostante sia appunto dovuto, in questa storia, all’assunzione di troppe droghe differenti, ho sono sempre immaginato che Satori nascondesse un lato inquieto, quasi tormentato.
Insomma, come hai reso benissimo anche per gli altri protagonisti, l’apparenza spesso inganna!
Così come dietro la facciata dal sorriso sbilenco di Tendou si cela un passato travagliato, lo stesso vale per la “serpe” Daishou, in cui si nascondono tante crepe dietro al volto d’apatia e malignità.
Il suo trovare appagante giocare tiri mancini a Kuroo in continuazione e l’eccitazione conseguente all’incazzatura nei suoi confronti, che riesce a soddisfare la sua natura masochista, occulta in realtà la profonda mancanza percepita nei confronti di Tetsurou, scaturendo in un costante bisogno d’attenzione (malsana, ovviamente).
La scena in cui Kuroo scopa brutalmente Daishou, manifesta proprio le emozioni represse dei due, che non possono esprimersi in altro modo che in un amplesso estremamente violento: Tetsurou sfoga la frustrazione derivata dal non riuscire a liberarsi del nemico giurato e di tutte le cattiverie che quest’ultimo escogita nei suoi confronti, mentre Suguru riceve passivamente la rabbia dell’altro come un modo per corroborare il loro legame nocivo.
Posso comprendere Daishou… la sua “gelosia” verso tutti coloro che possano strappargli Kuroo, il fatto che inventi sempre nuove scuse per giustificare l’allontanamento del ragazzo da sé… ma che, comunque, sfocia in azioni sempre deprecabili
Ma a lui va bene così in fondo, nonostante dopo aver confessato a Shirabu (tocco di classe l’averlo considerato un ipocrita come Suguru per la sua relazione con il prof. Semi, davvero) ciò che è realmente accaduto anni prima si senta meglio.
Che personcina contorta, eh.
Tornando al vero protagonista di questo capitolo, mi sono intenerita all’immagine di Wakatoshi che solleva in braccio il suo quasi inerme fidanzato, rimbambito dall’erba e con un nuovo vuoto di memoria in corso (non si ricorda il loro anniversario, piango T.T)
Comunque, i due sono carinissimi assieme: le premure di Ushijima nei confronti del rosso sono tenerissime e i gesti super spontanei di Tendou sono la mia morte** (riferimento casuale al fatto che gli lecchi il naso sporco di salsa, muoio).
Per quanto riguarda la loro relazione sessuale, non mi sorprende che Tendou abbia gusti a dir poco strampalati (frustini e vestiti femminili sono all’ordine del giorno, insomma) ma al voyerismo non ci avevo mai pensato. Però sì, m’immagino Satori riguardare i momenti “caldi” con Toshi (senza contare che sbirci anche i suoi coinquilini… ma anche questo fa parte della sua natura); ah, trovo anche in perfetta linea con il personaggio il fatto che Ushijima non gli voglia fare male durante il sesso(che orsetto tenero).
Inoltre, il particolare su di lui che vive in campagna e lavora in una fattoria è azzeccatissimoooo!
Forza bruta al lavoro mentre trasporta enormi legni sulle spalle scoperte… okay basta.
Il modo in cui si sono conosciuti mi è piaciuto molto e l’idea di un Satori scatenato alla guida di una vespa arancione la trovo estremamente realistica:’)
Soltanto, avrei voluto capire un po’ meglio la dinamica con cui Tendou approdi alla droga. Cioè, ho trovato perfetto il suo mutamento caratteriale e della sua relazione con Ushijima, che lo ama ugualmente nonostante sappia bene che le cose non possano più tornare come prima… solo, è successo tutto all’improvviso? Il rosso ha iniziato ad assumere sostanze da solo, è stato spinto da qualcuno, è successo qualcosa di brutto che lo ha “iniziato” alla droga?
Mi piacerebbe davvero avere un approfondimento in più c.c
Detto questo, mi sono sentita male anch’io per lui alla notizia dello scioglimento della band: suonare è il momento in cui riesce ancora ad essere totalmente se stesso, ed è stato un duro colpo per lui, ma per fortuna al suo fianco ha Wakatoshi che lo rassicura con una sola stretta della gamba. *-*
E lo fa tornare il solito Tendou, quando accetta la missione affidatagli da Daishou del tappezzare la città di volantini:’)
La scena finale è molto bella con il paragone (sottinteso) tra il Satori adolescente e il Satori attuale (il dettaglio sulla spilla da balia nell’orecchio, poi, è troppo *-*).
In conclusione, bellissimo capitolo anche questo: tutti i personaggi collimano alla perfezione e ogni piccola comparsa ha la sua importanza (come Oikawa che entra in scena esultando di esser arrivato in terza base e Toudou che, da brava amichetta pettegola, vuole subito sapere tutti i retroscena. Ti amerei ancora di più se aggiungessi qualche dettaglio della relazione tra Tooru e Hajime).
Stile di scrittura sempre perfetto, come al solito. La maggior parte dei dialoghi sono sempre esilaranti:’)
Aspetto il prossimo capitolo; alla prossima** |