Ciao ^^
Ah, la fatidica domanda: come stai?
E la chiamo “fatidica” perché mette quasi sempre un po' di soggezione e soprattutto, nella maggior parte dei casi, non si sa proprio cosa rispondere.
Viene quasi in automatico rispondere con “bene e tu?”, forse perché è ormai da prassi far sentire quelle poche parole a chi ci ascolta.
Perché sembra quasi non possa mai essere altrimenti, alla domanda “Ciao, come stai?” è proprio d'obbligo rispondere con “Bene e tu?”.
Ovviamente non è così. Credo siano più le volte in cui si vorrebbe rispondere diversamente rispetto alla “risposta da prassi”, se così possiamo dire.
Quindi... capisco perfettamente la sensazione.
Leggendo questa Raccolta sto riscoprendo tanto di me in diversi scritti.
Ovviamente, complimenti anche in questo caso.

M a k o

Spesso l'unico modo che si ha per andare avanti è quello di mentire a noi stessi. Il fingere di star bene non porta mai alla risoluzione del problema anzi ne crea degli altri. In questo capitolo si capisce la disperazione in quelle due semplici domande che spesso ci portano a ripensare a momenti in cui siamo stati davvero felici in quanto l'essere umano è di per sé masochista. Ricordando la nostra felicità quando stiamo male porta altro dolore, nella speranza di dimenticare perché stiamo soffrendo. Aspetterò l'aggiornamento.

Black Daleko.

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