Recensioni per
Mina vagante
di indiceindaco

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
19/11/23, ore 20:32

Questa credo sia una delle interpretazioni di Mello più interessanti che abbia mai letto.
Sono perfettamente d’accordo con te quando dici che Mello è forse il personaggio più incompreso - e aggiungerei anche più mal interpretato - di Death Note, insieme a quel lato della personalità di L che troppo spesso viene ignorato.
In questi quattro momenti hai mostrato in maniera credibile tutti i retroscena che hanno forgiato la personalità di Mello e l’incredibile influenza che L ha avuto su questi bambini.
Ho apprezzato tantissimo la citazione sui mostri, una scena molto sottovalutata nel fandom poiché non ritenuta “canon”, ma a mio avviso è fondamentale per fare luce  sulla personalità di L e su quei tratti meno evidenti in lui che proprio Mello eredita.
Mi ha dato i brividi vedere come quelle parole, in un primo momento difficili da comprendere per la mente di un ragazzino, siano ritornate poi, nella scena finale, dopo aver sedimentato per anni nel suo inconscio e averlo reso quello che è senza che lui se ne sia reso conto.
Ho davvero avuto la sensazione che L rivivesse attraverso Mello, la sua presenza / assenza è potente tanto da schiacciarlo, o divorarlo... o almeno questa è l’impressione che ho avuto dalla lettura della storia.
Sono capitata qui per caso, ma ti conoscevo già come autore su questo fandom e sono stata felicissima di trovare un tuo scritto tutto sommato “recente”, o almeno “recente” per come scorre il tempo su efp e su questo fandom in particolare :)
Mi spiace non aver letto la storia quando è stata pubblicata, purtroppo all’epoca non ero più tanto attiva su efp… ma sono contenta di averla recuperata oggi!
Spero che l’ispirazione ti riporti su questo fandom, un giorno :)
Sarò felice di rileggerti!
Alla prossima :)

Recensore Veterano
05/06/17, ore 17:23

In questo fandom c'è un gran bisogno di autori che scrivano introspezioni con un filo conduttore, quindi dovrebbe ringraziarti di essere tornato, semmai! E qui mi sembra più una treccia di Leitmotiv l'uno legato all'altro, al centro della quale però è ben distinguibile il mostro, l'enigma irrisolto che ogni orfano della Wammy's si porta un po' dentro, sarà per l'eredità di dolore, sarà per la condanna dell'intelligenza. Che Mello attraverso questi frammenti impara a domare: assoggetta il mostro al suo gioco sciogliendo l'enigma, perchè vincere -e il modo in cui ha vinto- è più di una mera attestazione su carta, è una catarsi. E hai esposto gli elementi di questa reazione chimica come un problema matematico, presentando i dati singolarmente, facendoli cozzare in collisione e infine risolvendo la loro operazione. Adoro certe costruzioni sintattiche, molto nuove, "scava un suo subdolo percorso, penetrando attraverso una fessura che non ti sei accorto di aver lasciato scoperta, e si incaglia lì da qualche parte, dentro di te. Senza che tu lo sappia", frase che ha lo stesso potere delicato e intrusivo del fenomeno che descrivi, e che riflettendoci è tremendamente verosimile, oltre che realistico, rende proprio il concetto di un inconscio che pesca e trattiene, con una sua logica imperscrutabile, trovando correlazioni e analogie nell'ombra, e tiene da parte come promemoria, e su questi mattoni segreti erige il nostro futuro. "La lucidità delle conseguenze giunge di soppiatto e ti cinge il petto, dandoti come una sporca e dolce carezza sulla nuca, sussurrando probabilità e percentuali alla tua mente"...  Nella lucidità c'è il gioco, in ciò che ha scatenato la scintilla delle conseguenze c'è il mostro, e Mello è esattamente a metà tra essi, nel momento in cui diventa consapevole di ciò che agisce su di lui. La canzone -poesia assoluta- scandisce altrettanto bene i passaggi, quindi questo è un po' il secondo Leitmotiv principale. Il terzo è ovviamente la presenza di L, da fisica a evanescente, eppure, paradossalmente, progressivamente più potente. Assolutamente, se non già per questa graziosa, pulita introspezione, i lettori dovrebbero ringraziarti per aver rivangato quella bellissima citazione, di cui il solo capirne e valorizzarne il valore dimostra molto. 
E io personalmente ti ringrazio anche per aver lasciato spazio a Mello, solo a Mello, non a Mello-e-Matt, Mello-e-Near, ma Mello che parte da L per fare di se stesso ciò che desiderava di più, accettando il compromesso del destino tra le sue ambizioni e le circostanze. Se vorrai offrire altro, leggerò con piacere, ma lo sai, ti ho chiamato io, dopotutto (a Cesare quel che è di Cesare).
Lucy