Recensioni per
L'ombra della tua ombra
di skonhet

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/08/17, ore 03:38

3 - “L’ombra della tua ombra” di skonhet.
Totale: 35.5/53.

1) Grammatica e ortografia: 7.5/10.

La grammatica andrebbe rivista, ci sono numerose sviste ed errori che rendono difficoltosa la lettura e che si sarebbero potuti evitare con un controllo in più.
“Le prime pagine erano un esplosione di composizioni floreali”: “esplosione” è femminile quindi va l’apostrofo dopo l’articolo (- 0.20).
“il suo boccolo scuro che gli lambiva le spalle”: “suo” è ridondante, non ci va (- 0.20).
“l’aveva presentata a tutti i suoi amici lodandola delle sue abilità artistiche.”: la reggenza è sbagliata, sarebbe “lodando le sue abilità artistiche” (- 0.20).
“Quell’atmosfera tenue che sempre l’aveva attratta dell’autunno, assunse il tetro sentore di instabilità.”: non si sperano soggetto e verbo senza una buona ragione, la virgola non ci va (- 0.20).
“Era come un albero che dopo aver dato spettacolo con tutto lo splendore dei suoi frutti maturi, si fosse lasciato trascinare dal freddo autunnale”: prima di “dopo” ci va una virgola (- 0.10).
“Lei cominciò a non credere più ai suoi “ti amo” e quando le diceva che la trovava bellissima”: manca una “a” prima di “quando” (- 0.20).
“Percepiva la sua sofferenza come se fosse lui a provarla, vedeva i segni dell’insonnia scavargli il bel volto tondo”: Alice è una ragazza quindi è “scavarle” (- 0.20).
“e restava ad annusare quel sentore dolcissimo che gli annunciava il ritorno ad Hogwarts”: la “d” eufonica non va davanti ai nomi inglesi che cominciano per “h” (- 0.20).
“Ma adesso, improvvisamente sentì che Alice puzzava di rancido.”: dopo “improvvisamente” sarebbe più corretto mettere una virgola (- 0.10).
“La guardò e non le sembrò più lei”: dato che Sirius è un uomo ci va “non gli” (- 0.20).
“Si era sentita un tutt’uno con lui quando la pelle dei loro petti si erano incontrati”: questa frase così non è corretto e nemmeno molto gradevole, io scriverei “Si era sentita un tutt’uno con lui quando i loro petti si erano sfiorati” o “quando si erano sfiorati la pelle per la prima volta” (- 0.20).
“Sirius poteva giurare di non riuscire a distinguere i capelli di Alice con lo sfondo compatto di foglie putrescenti e melma”: la reggenza è sbagliata, è “dallo sfondo” (- 0.20).
Ci sono anche alcuni errori di distrazione.
“e in attimo le piccole increspature”: “in un attimo” (- 0.10).
“Poi ancora: Sirius seduto sotto un abete, un ginocchio teso e l’altro piegato, che questa volta la osserva con la testa inclinata.”: “osservava” (- 0.10).
“I disegni angosciosi finirono per accavallarsi l’uno su l’altro”: “sull’altro” (- 0.10).

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 6/10.
Lo stile che hai utilizzato per questa storia non mi ha coinvolta più di tanto.
L’ho trovato eccessivamente semplice, sia da un punto di vista strettamente formale (quindi nell’uso del lessico, nella sintassi, nelle figure retoriche, ecc) che da un punto di vista “emotivo”. Mi spiego meglio: trovo che tu tenda a sviscerare in maniera eccessiva i sentimenti dei personaggi, li spieghi in modo così esplicito e definito da far perdere loro di senso. Le emozioni dei personaggi e i loro pensieri vengono chiariti fin nel più piccolo particolare, al punto che è impossibile non capire cosa intendessi descrivere, tuttavia si limitano a restare sulla carta e a non passare oltre. Non c’è presa emotiva sul lettore, il testo è piatto, scarno, non coinvolgente.
Inoltre, trovo che ci sia anche un problema di fondo di carattere più generale. Il testo è pieno di termini non scorretti ma nemmeno particolarmente calzanti, che non sono sbagliati ma sono “al limite”, e che stonano da morire per qualcuno che ne conosce il significato preciso.
Ti faccio qualche esempio: “avevano trascinato via un cumulo di foglie leggere che si erano lasciate alla deriva nel lago” in questa frase “che si erano lasciate alla deriva” non è scorretto, ma non è nemmeno particolarmente indicato se il soggetto sono “foglie leggere”, sarebbe stato molto più indicato “che galleggiavano alla deriva nel lago” o “che andavano alla deriva nel lago”.
Oppure qua: “Su un letto di foglie si erano amati la prima volta, alle porte di ottobre, l’autunno appena introdotto.”. “Introdotto” non è scorretto ma non suona molto bene, sarebbe stato meglio qualcosa di più poetico come “l’autunno appena sbocciato” o per variare “alle prime luci dell’autunno”.
Ti ho portato solo un paio di esempi, ma in linea di massima trovo che tutta la storia presenti questo problema di lessico che, insieme a uno di reggenze sbagliate, rende la lettura davvero difficile.

3) Titolo: 3/5.
Devo dire che il titolo di questa storia non mi ha conquistata. Trovo che sia legato alla trama ben poco e in un punto non fondamentale, il concetto di Alice “come ombra della sua ombra (di Sirius)” non viene approfondito in maniera particolare e per questo motivo mi sembra eccessivo sceglierlo come spunto per un titolo.
Inoltre, non lo trovo nemmeno particolarmente poetico o incisivo da giustificare questa preferenza.

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 11/15.
Devo dire che la caratterizzazione mi è sembrata abbastanza ben fatta. Non è perfetta, ma hai cercato di affrontare un tema difficile nella maniera più dettagliata possibile e questo è apprezzabile.
Su Sirius non posso esprimermi più di tanto perché appare appena. Mi è sembrato eccessivamente romantico per l’idea che ho di lui e per ciò che sappiamo di lui (nei libri è lasciato abbastanza sottinteso che Sirius non si sia mai innamorato – o quantomeno non si è mai accennato a qualcosa di simile), ma, visto che compare soltanto filtrato dalla percezione di Alice, può andare. Ho sicuramente apprezzato di più quando lo descrivi come “sornione” o “cupo”, mentre ho trovato poco convincenti i pezzi in cui sottintendi che le altre ragazze nemmeno le guardava: Sirius è sempre stato descritto come affascinante e consapevole del proprio fascino, dubito che non lo usasse anche solo per “giocare” o fare lo sbruffone insieme a James.
In linea di massima, la caratterizzazione di Alice mi ha convinta. Hai descritto in maniera chiara i suoi disturbi, come le sue paure si ingigantissero di pari passo con la paranoia, con la terribile consapevolezza di non essere abbastanza, con la gelosia e il panico.
Tuttavia, e questo è il motivo per cui non ti ho assegnato il punteggio pieno, trovo un po’ strano come tu abbia fatto cessare il tutto. Ad Alice basta lasciare Sirius per non sentire assolutamente più niente e, quando inizia a uscire con un altro ragazzo, questi problemi non si ripresentano. Se per la seconda cosa possiamo attribuire il senso al fatto che Alice non fosse veramente innamorata di Frank, almeno non come lo era stata di Sirius, per il primo punto non ci sono invece spiegazioni. Dubito che un disturbo della portata che hai descritto possa cessare di esistere una volta sbarazzatasi della “causa”, come minimo avrebbe dovuto lasciare degli strascichi psicologici ed emotivi.
Inoltre, non hai spiegato perché questi disturbi abbiano cominciato a venire a galla. Non bastano le insicurezze di una persona per suscitare un tale livello di disturbo mentale – parlo di disturbo mentale perché Alice si ritrova, alla fine, a non distinguere più tra realtà oggettiva e le allucinazioni della sua mente, ha avuto un distacco dalla realtà, oltre a un deperimento fisico, e sono tutti sintomi di un disturbo molto forte.
Penso che, per l’IC di entrambi, sarebbe stato meglio se tu avessi inserito nella storia qualche comportamento ambiguo di Sirius (occhiate alle altre ragazze, commenti stupidi fatti insieme ai suoi amici, particolari da “gallo” – sono pur sempre adolescenti – ma fondamentalmente innocenti), che però la mente di Alice travia, innescando tutto quello che poi hai descritto. Mi sarebbe sembrato più coerente per lei e più in linea col personaggio per lui!

5) Utilizzo della stagione o attinenza alle mie indicazioni: 3/3.
Hai scelto: “Alice Prewett-Paciock/Sirius Black.
Alice ha i capelli del colore delle foglie che cadono in autunno, la loro fragilità.”
Non posso che esprimermi positivamente su questo punto. Sebbene io avessi immaginato un qualcosa di diverso con il termine “fragilità”, non si può dire che tu non abbia sviluppato bene l’indicazione da me proposta: Alice è innegabilmente una persona fragile, piena di insicurezze e di ombre che non riesce a scacciare da sola. Ne hai delineato un quadro psicologico piuttosto complesso, che forse in alcuni punti andava curato di più e ridefinito meglio, ma che in linea di massima ho trovato abbastanza convincente.
Anche la stagione, che in questo caso era l’autunno, è stata resa padrona del racconto e i rimandi ad essa sono molteplici ed estremamente importanti per la trama e per la caratterizzazione dei personaggi, in particolare di Alice.
Bellissimi ed estremamente azzeccati tutti i riferimenti alle foglie morte, marce, che ricordano i capelli di lei.

6) Gradimento personale: 5/10.
La storia non mi ha conquistata, sono sincera.
In linea di massima non ho trovato particolarmente avvincente la vicenda in sé: hai rappresentato una relazione problematica, senza però scavare a fondo nel marciume (come ha invece fatto la prima classificata, per farti un esempio), in un modo freddo e apatico (vedi i miei commenti in Stile) che mi ha reso impossibile immedesimarmi nella vicenda.
In più, mi aspettavo qualcosa di completamente diverso: non ti ho penalizzata nel parametro precedente perché le mie indicazioni erano molto vaghe e tu giustamente le hai interpretate a modo tuo, ma ciò non toglie che avrei gradito leggere qualcosa di differente.
 

Recensore Master
16/06/17, ore 22:00

Ciao e complimenti per questa bellissima storia.
Premetto che non avevo mai pensato a questa coppia, ma tu hai saputo dipingere davvero bene tutte le sfumature del loro rapporto.
Il tuo Sirius é splendido e la tua Alice é cosė malinconica e fragile.
Ho assolutamente adorato l'idea del loro amore nato tra le foglie cadute e dei disegni di Alice che la riportano indietro nel tempo.
Hai uno stile particolare e molto dolce.
Brava!
Francy