Posso permettermi di dire, dopo aver letto più di una delle tue creazioni, che tu hai un dono, che è quello di creare dei quadri efficaci con poche parole. Sai creare sfumature e contrasti in maniera tanto naturale che la lettura scorre e scorre e ti risucchia, portandoti fino alla fine senza che nemmeno tu possa accorgertene e vorresti cominciare tutto dall'inizio. Mi ricordi quei quadri Impressionisti, tipo le Ninfee di Monet. Strano, veh?
Inutile dire che quelli di cui hai scritto sono esattamente Atemu e Yuugi. Inutile dire che il tuo stile è davvero di ottima qualità e mi piace molto. Inutile solo perchè da te non potevo aspettarmi altro che un racconto di alta qualità aderente in tutto e per tutto al manga.
Hai descritto con una sensazionale efficacia il labirinto tortuoso della mente di Yami Yuugi, lo hai reso allo stesso tempo tangibile e cupo (incredibilmente seducente la descrizione che fai del buio, quasi fosse dotato di vita propria) e onirico, un luogo di sogno di cui Yuugi non riesce a trovare la chiave di lettura giusta.
Oh, la bellezza del contrasto delle due visioni che s'incasta perfettamente in un cerchio, fino a risultare complementare, come due facce della medesima medaglia! Una fusione che acquista uno spessore unico e si compenetra agli occhi del lettore, dando all'intera storia uno spessore unico e strappando un sorriso di comprensione e piacere improvviso.
Davvero, complimenti.
(Recensione modificata il 16/09/2009 - 06:11 pm)

Uhhh, un 'altra ficcettina, wow!