Recensioni per
Mai più si rialzerà
di Kanako91

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/11/17, ore 20:59

Eccomiiii Kaaan!!!
Finalmente arrivo a recensire questa storia meravigliosa!
Mi è piaciuta tanto, tanto tanto e tanto non basta!
C’è di tutto in questa storia, tutto ciò che potrei mai volere cercare o desiderare, e scritto da te poi!
Se non mi fermo ora passo tutta la recensione a farti complimenti di questo genere, e invece c’è tanto altro da dire, e voglio cercare di dirlo tutto senza dimenticare nullaaaa!

Ok, cominciamo.
Innanzitutto, una tua storia con Artanis come protagonistaaa!
Già solo questo realizza un mio desiderio. Non vedevo l’ora di leggere una tua storia su di lei!
Sapevo che avresti fatto un lavoro spettacolare con il suo personaggio, e così è stato.
È lei, in tutto, per tutto, in ogni singolo dettaglio!

L’hai colta tra l’altro in un momento della sua vita veramente veramente complesso, in cui era necessario far risaltare tanti dettagli tutti molto importanti, e tu ce l’hai fatta, ce l’hai fatta senza rallentare il racconto, senza spezzare la tensione, mantenendo ogni equilibrio al suo posto e facendo risaltare ogni sfaccettatura come merita!



La prima cosa che si sente è che Artanis è in un periodo in cui si stanno iniziando ad accumulare le esperienze, ma ancora il fuoco tipicamente Noldorin brucia.
Ha imparato tanto da Melian, ha sofferto e iniziato a pagare con la maledizione di Mandos la sua ribellione, ma ancora conserva una parte del suo impeto.
E come poteva non scatenarsi sentendo l’arrivo dei Feanarioni? Lei che odiava Feanaro e che ha odiato ancora di più tutti dopo il massacro di Alqualonde, non può tollerare di vederli scagliarsi ancora contro una parte della sua famiglia, doppiamente sua famiglia, dato che è legata a Celeborn.

Mi ha colpita tantissimo l’uso delle lingue: Ingoldo, Irisse, Itarille sono ancora nei suoi pensieri con i nomi in Quenya, la lingua della sua infanzia, della sua terra. Ma i feanarioni sono diventati i faenorioni. Non sono più la sua famiglia, li rinnega, e non gli concede nemmeno di essere pensati in Quenya come preferirebbero. Un doppio schiaffo: non solo li rinnega come parenti, ma gli nega pure i pensieri in Quenya. Non li meritano.
Penso anche che si sarebbe rivolta a loro ostentatamente in Sindarin, per far pesare loro il bando del Quenya, come ulteriore schiaffo.

Questo poi si collega a un’altra cosa che mi ha colpita: il legame sempre più forte di Artanis con i Sindar. Sono già loro la sua gente. Li conosce bene, uole essere chiamata con un nome nella loro lingua, è così che pensa a sé stessa, è in questo che si ritrova. Loro sono la gente del suo Celeborn, i sudditi della sua maestra Melian, di altri membri della sua famiglia che ama e rispetta.
In sostanza è tornata dalla gente di sua madre, cosa che non ha potuto, (e voluto poi, non tornando indietro con Arafinwe), fare in Aman.

I ricordi di Artanis di Alqualonde sono strazianti: si sente tutto il senso di impotenza e di rabbia che ha provato difronte a quel massacro, nel trovarsi a non poter fare nulla per aiutare la gente di sua madre, nemmeno la sua stessa balia che anzi, l’ha mandata via per proteggerla. Vederli riaffiorare sapendo, come lo sa Galadriel, che sta per succedere ancora fa malissimo, fa troppo male!

Proprio perché nessuno degli altri personaggi sembra riuscire a capire quanto è rischiosa la situazione: né Nimloth, né Celeborn che pure conosce bene Galadriel, né tanto meno Dior.
Mi sono rivoltata io dall’impotenza, non oso pensare una persona come Galadriel!

Celeborn è un altro personaggio riuscito alla perfezione. Sempre calmo, sempre fiducioso, una figura che ispira razionalità. Compensa perfettamente Galadriel, ed è meraviglioso come lei si appoggia a lui e lui si aggrappa alla forza di lei!
Questo loro essere complementari lo hai reso benissimo, Kan, davvero!
Sono meravigliosi!

Ed è meraviglioso anche vedere quanto Celeborn conosce a fondo Galadriel, i suoi pensieri, i suoi timori!
Ha la certezza che lei ce la farà, ma sa bene che cosa teme e sa sia quanto le costerà, sia che segni le lascerà addosso sia l’incarico datole da Nimloth, sia il dover fuggire.

Può solo provare a portarle la sua calma, la sua razionalità, la sua linea di pensiero e tentare di darle serenità.
E ineffetti è di questo che Galadriel ha bisogno: di questa fiducia, di queste certezze che spazzino via sia le sue paure, sia la sua rabbia, e la aiutino a ritrovare la calma e la lucidità che le servono.

Amo questa galadriel che vive il suo impeto ma sa anche quanto questo la intralci, che detesta fuggire ma allo stesso tempo vorrebbe rifugiarsi nel suo letto con Celeborn, stretta a lui, per non sentire altro che lui e non dover vivere nulla, Né la fuga né la guerra.
È così meravigliosamente contraddittoria, così meravigliosamente lei come la immagino in questo periodo!


Ed è lei anche quando, in poco tempo e in piena tensione, elabora il piano più fattibile e che tenga conto di più variabili e rischi possibili.
Tipico di lei avere sempre quella lucidità di base, quel cercare sempre di abbracciare tutta la situazione e anche ciò che potrebbe succedere.
E perfetto anche Celeborn che capisce al volo il piano della moglie e lo appoggia e lo completa.
Già perfettamente coordinati!
Anche nel suo stesso piano si vede fin troppo bene lo scontro tra la lucidità di Galadriel e il suo impeto: è chiaro che le persone più adatte per condurre la fuga sono lei e Celeborn, che sono conosciuti, apprezzati, hanno carisma ed esperienza per far fronte alla situazione. Ma Galadriel voleva allo stesso tempo offrire il piano migliore per salvare i figli di Nimloth e il silmaril, e poi affrontare i Feanoriani. Prendersi la sua vendetta su di loro, vederli fallire per consolarsi di tutto ciò che ha passato a causa loro, e impedirgli di fare altro male.
Ma Nimloth ha ragione, e Galadriel lo sa, oltre al fatto che non si permetterebbe mai di contraddirla nel suo regno.


E a proposito di Nimloth: un altro personaggio femminile su cui speravo di leggere e che tu hai raccontato in maniera splendida!
Una Nimloth mamma, moglie, e regina.
Ci sono anche qui tutte le sfaccettature di lei, e nonostante la vediamo dallo sguardo esterno di Galadriel sì sente benissimo tutto il suo carattere.

e io l’ho amata. Ho amato questa figura forte, decisa quando è necessario esserlo ma anche molto riflessiva.

Mi ha ricordato un po’ Celeborn in questo suo essere calma, riflessiva appunto, ma Nimloth ha anche qualcos’altro. Mi ha dato l’idea che una volta presa la decisione che a lei sembra più giusta,niente e nessuno le farà cambiare idea, né le farà perdere altro tempo in ulteriori riflessioni.
Nimloth crede nel marito e ha deciso di fidarsi di lui e delle sue convinzioni, e non tornerà indietro, né lo lascerà.
E una volta sentite le opinioni di Galadriel e le conferme di suo zio, e capito che non c’è una soluzione più sicura o più certa di successo, accetta il consiglio e lo mette in pratica all’istante.

Ma lo fa con la preoccupazione di una madre, con il dolore di doversi separare dai suoi figli in una situazione che non ha nulla di sicuro.

Non soffoca affatto il suo lato più dolce e di madre: ho adorato come in una scena di dialogo si intreccia la Nimloth sicura, che accetta la decisione di Galadriel di far fuggire Elwing come prima ha accettato la decisione di Dior di arroccarsi nelle caverne, e la sua preoccupazione di madre per i suoi tre figli ancora piccoli.


È tenerissimo e straziante come cerca di nascondere ciò che sta realmente succedendo a Elwing, come cerca di rassicurarla non solo con la storia del viaggio verso le Falas ma anche con la sua calma, creando una situazione di partenza che sia il più normale e rasserenante possibile. E di sicuro avrà fatto lo stesso con i gemellini mentre li teneva con sé per mostrarli ai Feanarioni.


Nimloth tiene quanto suo marito alla gemma di Beren e Luthien, ma non la considera certo più preziosa dei suoi figli, e qui per le i si tratta di pretendere il piano migliore per tentare di salvare la gemma ma anche e soprattutto i suoi figli.

E penso che, nonostante tenda verso l’arroganza rischiosa di suo nonno, anche Dior volesse la sicurezza e la salvezza della sua famiglia.
Anche se, appunto, lui aveva la convinzione di vincere.

Anche la sua figura colpisce, per questo carisma che convince tutti che ogni cosa è possibile, e per quell’aria di serena sicurezza che ha quando compare nella storia.
È un’immagine di Dior che mi ha decisamente soddisfatta e ha soddisfatto molte mie domande sul suo personaggio, anche se è solo un accenno del suo carattere e del suo modo di fare!

Vedere questi tre personaggi dal punto di vista di Galadriel, osservatrice com’è, è stato davvero interessante! Tanto più che lei li guarda anche con affetto, quindi ancora più profondamente.

E poi la piccola Elwing… Oddio, cucciola!
I bambini capiscono sempre più di quello che sembra e soprattutto che si crede, elfici o umani che siano.
Ed Elwing ha capito che non è un viaggio qualunque, ha capito che i suoi genitori sono tesi, ha capito che non sa quando rivedrà loro e i suoi fratelli.

E ha capito che Artanis è tesa. Ha bisogno di sicurezza da parte sua e gliela sta chiedendo, non credo che sia solo Artanis che la sente a causa dell’ansia che le procura questo compito.
Me lo dimostra la scena finale, quando Artanis mette in pratica quei giochi che ha visto fare dai suoi fratelli e da suo cugino.
Solo in quel momento Elwing si distrae sul serio, ed è straziante, è veramente straziante!

Già l’immagine di Artanis che tenta di distrarre Elwing mi ha devastata, con tanto di Celeborn che ha un attimo di timore anche lui per tutto quello che sta per succedere a sua moglie e anche alla piccola Elwing, ma poi mi accodi anche l’immagine di Finno, Findo e Irisse che tentano di distrarre Itarille dopo la morte della madre… Oddioooo!
Non ce la faccio…

E ancora una volta lo sguardo con cui Artanis guarda Elwing, come cerca di capire se sia più elfa o più umana, quanto stia capendo, che spera che capisca ma allo stesso tempo che non capisca… è straziante sia pensando alla piccola Elwing, che è meravigliosa nel suo essere allo stesso tempo sveglia e spaurita, sia pensando ad Artanis che già non sa come muoversi con una bimba così piccola, ancora di più con una piccola mezzelfa….

Stupendo, Kan, veramente. Qualcosa di perfetto, di incredibile!
Non c’è niente di questo capitolo che non sia perfetto, per me!
Ogni personaggio è caratterizzato in maniera stupenda, ogni scena è di una profondità immensa.
C’è un mondo dietro ogni dettaglio!
E io li ho amati tutti, dal primo all’ultimo.

Grazie infinite per questa storia!

Tyel

Recensore Master
11/07/17, ore 23:07

Sono in ritardo clamorosissimo, e per quanto ti abbia già ammorbata allegramente in privato con tanti scuoricinamenti devo dire che non vedevo l'ora di commentare, perché oddio, non mi sento così dai tempi di Sulla Soglia.
Sarà che adoro i dittici e avevo proprio bisogno di un dittico, ma no, decisamente non è solo questo... Il fatto è che hai scritto tutto quello che volevo leggere, tutto quelllo che sentivo un bisogno assoluto di leggere.
Ora, non mi voglio dilungare in un rant infinito su cose che tutte e due conosciamo benissimo e su cui la pensiamo allo stesso modo, ma oddio, Kan, quanto adoro i due pov contrapposti. E quanto adoro il fatto che tu non voglia mostrare una ragione univoca, assoluta, ma solo i drammi diversi di persone diverse, di popoli, di esistenze che si contrappongono.
Qui nessuno è santificato, nessuno ha la ragione che pende totalmente dalla sua parte. Ok, si può dire che i Sindar in quanto massacrati sono le vittime e i Feanarioni i carnefici, ma sarebbe così estremamente riduttivo... C'è tanto, troppo di più, e tu tutto questo lo hai messo in luce in un modo che... Oddio, mi sciolgo e vorrei piangere. Sul serio, sono passate due settimane ormai da quando hai postato questo primo capitolo, e io ancora lo leggo e piango.
Ma andiamo con ordine... Sì insomma, più o meno, come sempre XD.
Innanzitutto, Artanis. Già solo per aver scritto dal suo pov ti vorrei abbracciare. Ma a parte questo, credo di non averti mai detto che io sono ipercritica ogni volta che leggo il pov di Artanis in giro per il fandom. Finisco per criticare ogni minima cosa e a fine lettura sbuffo e dico: uff, non l'ho trovata nemmeno stavolta.
Bene, qui non è successo. Questa è lei, è Galadriel. Almeno, è la Galadriel che anche io immagino e che volevo leggere. La amo, sul serio.
E credo di star mettendo seriamente in discussione tutto il mio essere feanoriana... Ok, questo ormai stava succedendo da tempo, ma davvero, come posso non commuovermi davanti a questa Galadriel che cerca di non essere invadente eppure si sente investita di un ruolo (perché Dior e Nimloth sono pur sempre suoi parenti, e sono così giovani ai suoi occhi!)
No, sul serio, non posso non amare Galadriel così "naturalizzata" Sindar, adoro il modo in cui mescola le lingue, che può sembrare casuale ma non lo è per niente (il Quenya è per ciò che ancora le è caro legato all'infanzia, il Sindarin è la lingua che ormai le appartiene, la lingua del suo Celeborn, la lingua con cui addirittura pensa a se stessa... Quanto mi intenerisce che già lei si chiami interiormente Galadriel! E Faenor no, lui merita il Sindarin, pirla :P) davvero, Kan, è stupenda.
Ed è stupenda anche nel suo essere stratega, spietata quasi, nel proporre la scelta drastica di separare Elwing dal resto della famiglia, salvo poi mostrare tutta la sua vulnerabilità e le sue insicurezze quando Nimloth affiderà a lei il compito di portare la piccola, e il Silmaril, in salvo.
Mi hai ricordato perché non si può non amare Galadriel: perché è così complessa, piena di sfumature... Vulnerabile e terribile, combattiva e dolce.
E Celeborn... In genere penso a lui come a una specie di mummia che segue Galadriel in tutto e per tutto, e non mi accorgo dell'enorme torto che faccio non tanto a lui, ma a Galadriel stessa. Perché diamine, se lei ha scelto Celeborn un motivo ci sarà, e negarlo o, peggio, ridurre tutto a un: "alla donna forte serve un uomo da comandare a bacchetta" è quanto di più svilente, insultante e degradante per la donna in questione e le sue scelte.
Insomma, tutto questo per dire che hai mostrato esattamente quei lati di Celeborn che per me restano troppo spesso nell'ombra e che, invece, vorrei vedere più spesso. Celeborn è la parte calma di Galadriel, razionale, ironica, anche... Oddio, quanto ho adorato Celeborn che fa l'imitazione di Galadriel infuriata e lei che ride... Davvero, voglio abbracciarli! Insomma, insieme sono perfetti e io adesso voglio qualcosa di incentrato unicamente su di loro scritto da te, così come voglio una tua Dior/Nimloth, non mi importa se rossa, ma piena di tenerezza... Ti prego, voglioooooo!
E a proposito di Dior e Nimloth, non mi ero mai soffermata a pensare a quanto possa essere stato difficile, per lei, gestire due gravidanze, di cui una gemellare per di più, così ravvicinate. Insomma, non è naturale èer un'Elfa, anzi, dev'essere tremendamente sfiancante.
Ma ancora di più ho trovato straziante il modo in cui Elured, Elurin ed Elwing vengono visti da occhi elfici, con Nimloth terrorizzata all'idea di perderli, e Artanis che... Beh, mi ha dato l'impressione, tra le righe, di trovarli un po' noiosi, ancora così piccini alla loro età XD.
In tutto questo, davvero, credo che tu non abbia fatto che acuire il mio amore e la mia tenerezza nei confronti di Nimloth, e già ne provavo tantissima da sempre, ma adesso voglio solo avvolgerla in una copertina assieme ai suoi bambini e non lasciarla più... Dior no, a lui non riesco ancora a voler così bene, mi spiace :P per me resta una cicogna arrogante, nonostante tutto. Anche se, oddio, visto dagli occhi di Artanis appare così giovane, così volenteroso ma inesperto... Va bene, va bene, anche lui mi fa tenerezza.
E l'idea dei Sindar nelle caverne, chiusi come conigli in trappola... No, no, sto troppo male. Guarda cosa mi hai fatto, Kan, con i Sindar! :P
E poi più rileggo questo primo capitolo alla luce del secondo più... Oddio, quella stanza dei giochi, quella maledetta stanza dei giochi... Mi si chiude la gola solo a pensare a tutto questo, sul serio.
E... Posso dire di sentirmi onorata per quel mio headcanon nelle tue mani e per l'uso che ne hai fatto? Io immagino qualcosa di molto più frenetico, tipo i Feanarioni che irrompono in Menegroth e Galadriel che non si capisce bene come riesce a salvare Elwing e il Silmaril, salvo poi rimproverarsi di non essere riuscita a prendere anche i gemellini... Ma ho adorato la tua versione. Ha senso, terribilmente senso. Come potevano anche solo sospettare dell'esistenza di un'altra bambina? Ora vorrei leggere qualcosa in cui vengono a sapere che i figli di Dior erano tre (impediscimi di immaginare Nelyo in modalità regina cattiva che interroga lo specchio delle brame, ti prego XD) ok, scherzi a parte, adoro tutto questo. E non so cosa sia più struggente, se Nimloth che manda la piccola Elwing dal "marinaio con la barba, quello dei racconti" o il paragone di Galadriel con lo Helkaraxe... Dio, certe immagini, i capelli di Elenwe... Credo di voler leggere anche qualcosa di tuo incentrato su quei momenti, anche se fa malissimo anche solo da immaginare.
E in tutto questo, la frustrazione di Galadriel per non poter combattere... Tra l'altro, Galadriel si sente protetta e questo la frustra, ma credo, invece, che Dior e Nimloth, più che di proteggere lei, avessero intenzione di proteggere la figlia, mettendola nelle mani di una persona tanto fidata e capace... Ma Artanis è troppo orgogliosa per pensare una cosa simile, al momento. E come non capirla?
Oddio, sono sicura di avere minimo altre centoquarantaquattro cose da dire, ma a questo punto vorrà dire che le aggiungerò domani al commento al secondo capitolo. Intanto, ti lascio con tutta la felicità di questo mondo per aver letto una storia tanto ben scritta su un momento così delicato e terribile. Davvero, Kan, non speravo in qualcosa del genere nemmeno nei miei sogni più selvaggi, e dire che nutrivo grandi speranze per questa storia XD.
Ti abbraccio fortissimo!

Mel
P.S.: inutile dire che Lindamire mi incuriosisce da matti... Oltre al fatto che mi chiedo se e quanto gli elfi facessero uso di figure come le balie, visto che per il latte dubito anche io ci fosse bisogno, e quanto a balie asciutte, sappiamo che i genitori trascorrevano tantissimo tempo con i figli e che i bimbi elfici avevano bisogno di poco controllo, sarei curiosa delle tue opinioni in merito! Ma comunque, a parte questo, Lindamire mi incuriosisce come personaggio in sé, se le darai spazio in futuro... Ben venga!