Un componimento molto cupo, sicuramente scritto in un lampo di pura e cieca disperazione per una perdita immensa (in questo senso so di cosa parli e ti sono vicina dato che sto affrontando una situazione analoga). Mi sono piaciuti particolarmente questi versi:
"Tu non odi il mio tormento
e resti immobile dentro ogni specchio."

Tuttavia, nonostante sia facile lasciarsi abbattere e credere che nulla abbia più senso, che quel rapporto stesso non abbia mai avuto senso se è dovuto finire a quel modo, in realtà non penso che questo sia vero.
"Non ricorderai il mio nome
sarà come se io non avessi mai conosciuto il tuo"
Le persone cambiano tutto di noi, anche se alla fine se ne vanno, e non è più lo stesso poi, non solo perché lasciano un vuoto, non lasciano sono quello. Una volta che ci rendiamo conto che noi ci siamo ancora, che siamo forti, che esistiamo per noi stessi anche senza l'altro, allora ci accorgiamo che quello che ci è stato lasciato non è solo un gigantesco vuoto, ma anche molto altro, c'è di più. Passerà, vedrai, lo dico anche a me stessa.
Complimenti per la poesia, davvero.

Un abbraccio,
Mochi