E' allettante quanto rischioso rimaneggiare pilastri del mondo fiabesco come questo, perciò le mie aspettative sono alte.
Già in questo capitolo sono state introdotte varianti affascinanti alla struttura originaria, prima tra tutte l'età della protagonista, evidentemente più matura di quanto non sia nella vicenda tradizionale.
S'intuisce che la relazione con alcuni personaggi fondamentali ma a malapena accennati nel racconto folkloristico saranno nella tua elaborazione ben più approfonditi e fortemente variati: ne è esempio il cacciatore.
Ma più di tutto questo, c'è un ribaltamento della cornice di partenza: laddove la "morale della favola" originale è che buono è ciò che appartiene alla routine, mentre cattivo è ciò che capricciosamente si compie per esulare da essa, qui la quotidianità è tediosa e frustrante (la nonna si trasforma da personaggio positivo a personaggio irritante) e la volontà della protagonista d'abbandonare ciò che conosce in nome dell'ignoto non appare qui poi tanto irragionevole.
Non mi resta che augurarti buona fortuna per le pubblicazioni future. |