Recensioni per
Glimmers
di Blablia87

Questa storia ha ottenuto 54 recensioni.
Positive : 54
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/12/17, ore 20:13
Cap. 1:

Ne sto leggendo una caso, dalla raccolta, tanto poteva solo andarmi bene *-*
perchè ero certa-certissima che Sherlock trovasse l'uscita dal labirinto, ma l'idea di continuare a guardare John (Angelo Piangente Style ^^)lo appagasse tanto da non preoccuparsi delle conseguenze?
40 gradi? che fa!
John che si agita? meglio così non è distratto da lui
I novelli sposi che hanno perso i testimoni? perchè, servono tutto il tempo?
è così lui, e l'idea da soldataccio di John di abbattere le siepi ed uscire - tipo a colpi di macete - mi da un sottile birvido
lo capisco, Sherlock, ha gusto per gli uomini XD
un bacio, cara, a presto
Setsy
(Recensione modificata il 12/12/2017 - 06:25 pm)

Recensore Junior
06/08/17, ore 23:57
Cap. 1:

Lascio una recensione che però ne vale due visto che ci hai allietato con tanta generosità in poco tempo e che tra l'altro ci proponi una lista di portate che definirei molto adeguatamente (si può dire?) esauriente e prelibata.. che dire? Anzitutto un po' di leggerezza è sempre gradita, le coccole non fanno male a nessuno e dopo tante lacrime e stritolamenti di cuore ci possiamo concedere una pausa in totale dolcezza. Sono dolci questi nostri eroi, senza essere mielosi. E divertenti. Nessuno dei due ha perso le proprie caratteristiche. Qui, nel labirinto, giochi bene sul falso indizio, senza tenerlo troppo sulle corde ma facendoci quasi subito intuire che non è quello che sembra. Si potrebbe disegnarli, Sherlock e John, mentre rincorrono, sudaticci, la libertà nel labirinto, perché c è davvero gente che rischia di rimanerci dentro a vita e la barbara soluzione proposta da john di abbattere le siepi non suona poi cosi degenerata. E sempre molto IC sono anche le battute scambiate con mycroft e greg, con quel tocco geniale del ricevimento di nozze. Come è già stato scritto, la dolcezza tra Sherlock e john sta tutta in quel bisogno di non perdersi, o al limite di farlo ma insieme. L' ansia di john nel sentirsi chiamare ad alta voce è proprio la sua ansia, quella che lo fa preoccupare sempre quando si tratta di Sherlock mentre l' altro ci ripropone quei tratti infantili a cui la serie ci ha abituato (quando non è impegnato in casi importanti). Nella seconda ff la dolcezza sale. È nel visetto di Rosie, con i codini, nel suo "papo" che mi ha fatto sorridere teneramente, nel quadretto di vita quotidiana (sebbene con le sue peculiarità perché insomma, siamo sempre a Baker Street) che si consuma davanti ai nostri occhi. E nel bacio di john, un bacio da "tutti i giorni" che sa così tanto di serenità. Ma anche qui, inserisci sapientemente la vena comica (perché siamo a Baker Street e non sul set di una soap sdolcinata) con i maldestri tentativi Sherlockiani di dare un nome a quel povero cane appena giunto ad allargare la famiglia. Con il giusto richiamo allo scherzo da prete fatto a baskerville (io mi sarei arrabbiata di brutto) e la nomenclatura da dizionario di chimica che fa così tanto nerd. Beh spero che le prossime siano tutte degne compagne di queste, ma se è vero che il buongiorno si vede dal mattino allora io non mi preoccuperei. Aggiorna presto che la fame cresce....
(Recensione modificata il 07/08/2017 - 12:00 am)
(Recensione modificata il 07/08/2017 - 12:06 am)

Recensore Master
06/08/17, ore 23:51
Cap. 1:

È una bella sorpresa, per me, questa tua raccolta che hai progettato sotto la stella Johnlock, all’insegna della leggerezza. Mi piace anche quella connotazione particolare, che hai pensato per le varie one shot e flash, e cioè il loro non dipendere da una precisa collocazione temporale. Questo non perché non ami le storie di quei due, inquadrate in un preciso contesto temporale, ma per il mio desiderio di ritrovare il loro essere così complementari ed unici senza il resto del mondo, senza tutte le complicazioni di voli dal tetto o di mogli fantasma, ancora più invasive da morte che da vive, o di sorelle pazzoidi. Per questa volta, infatti, trovo allettante la tua proposta di arrivare a fine lettura con un sorriso, senza complicazioni. D’estate ci vuole, con questo caldo, poi…
In questa “Lost”, trovo efficace ed avvincente il clima allusivo ed ingannevole che vi aleggia all’inizio. Infatti sei stata abile nella costruzione di situazioni di apparente tensione: ci porti a pensare ad un coinvolgimento in un caso complicato, accettato per non cadere nella noia, che ha come teatro un luogo ostile e sconosciuto che sta creando grossi problemi a Sh e John. Addirittura ci sono concitazione (“…esplose il medico…”), preoccupazione (“…lo osservò allontanarsi con la testa leggermente inclinata da un lato…”), smarrimento (“…lo osservò allontanarsi con la testa leggermente inclinata da un lato…”). Ma poi, con un sorprendente colpo di scena, ci fai capire che si tratta sì di “smarrimento” ma proprio in senso letterale. Sh e John si sono persi in un labirinto, non c’è pericolo, non c’è alcun criminale che possa nuocere loro.
A proposito del luogo particolare in cui si trovano, a me piace pensare alle varie possibilità interpretative che può offrire un'immagine, un suono, una parola o frase. Quel sembrare persi, del consulting e del suo blogger, in una situazione di per sè complessa ed apparentemente senza via d'uscita, mi richiama alla mente quell' ombra, che comunque appannava, in maniera sempre più evidente, la vita goliardicamente libera al 221b dell'ante Reichenbach. Un'ombra proiettata da tutto quel "non detto" e "non fatto" che, successivamente alla “caduta”, in HLW, rende drammatico lo sguardo lanciato da Sh a John prima di sparare a Magnussen. Un labirinto di emozioni, di paure, di segreta consapevolezza per cui, definire "amicizia" quel legame tra i due "coinquilini" di Baker Street, è sempre stato riduttivo, fin dal primo incontro al Barts. Un fugace accenno a tutto quel groviglio di emozioni, l’hai posizionato nel momento così intenso, che io non trovo per niente banale, in cui Sh chiama a gran voce John, temendo, non tanto di non trovare la via d’uscita, ma di aver perso il suo “conduttore di luce”. E, da come Watson fa eco ai suoi richiami allarmati, abbiamo la certezza che si sono finalmente trovati, non si lasceranno mai.
Ci regali un’ulteriore nota rassicurante chiarendo che siamo al matrimonio tra Mycroft e Greg, che compaiono improvvisamente e non li accompagna la solita tensione, le preoccupazioni per qualche caso o, per quanto riguarda il maggiore degli Holmes, l’angoscia per atteggiamenti autolesivi del fratello (“…rise…con uno sguardo divertito…serafico…con voce pacata…”). Si percepiscono serenità, l’essere arrivati finalmente ad una meta tanto desiderata, l’essere insieme, davvero, senza più maschere, per tutt’e due le coppie. Scritta con le tue consuete sensibilità e originalità che riescono a dare uno spessore singolare anche alle storie che tu definisci scritte “con leggerezza”. Qui, da te, “leggerezza” significa scenario luminoso con qualche piccola ombra e nube che danno più risalto al chiarore, degno di un cielo terso, di un sentimento finalmente libero di respirare e di vivere, dopo tanto dolore, dopo il tormento dei malintesi e della stretta della realtà più drammatica.

Recensore Veterano
06/08/17, ore 16:40
Cap. 1:

Ciao amica, idea molto simpatica in attesa del ritorno :) 

ammetto che per un attimo attimo ho pensato che fossero persi nel mezzo di un'indagine ma il semaforo verde e il tono non angst  mi ha fatto presto propendere per un tuo doppio gioco:-D 

storia ben scritta come sempre, fresca (nonostante i 40 gradi estivi) e leggera con tanto di guest star. 

Sempre brava, alla prossima! 

Recensore Master
06/08/17, ore 09:44
Cap. 1:

Ciao carissima! Che bello, sei tornata con una raccolta di flash johnlock!!
Questa prima storia è veramente carina! Mi hai fatto venire un colpo, cattiva eheh Pensavo che stessero rischiando la vita, invece era un giochino per ammazzare il tempo al matrimonio di Greg e Mycroft (evviva), meno male!
Lestrade ha un tempismo perfetto!! Ha interrotto Sherlock proprio sul più bello, quando stava per dire ti amo a John, che rabbia!!
Comunque, l'idea che i nostri beniamini non riescano a perdersi di vista neanche quando giocano, è di una dolcezza infinita! Sono troppo romantici!!
Non vedo l'ora di leggere la prossima storia!!
In bocca al lupo per il tuo rientro in Italia!!!
A presto!! :)))))))))

Recensore Master
06/08/17, ore 09:41
Cap. 1:

Idea meravigliosa! Non vedo l'ora di leggere le altre OS.
Leggere di John e Sherlock in maniera leggera è molto divertente. In fin dei conti, la serie Sherlock ha toni drammatici, ma sempre venati da sano umorismo.
Che dire di questo inizio. Con il caldo che avvolge l'Italia ora, come non comprendere la preoccupazione di John per tre ore al sole? 😉
In apertura, ci lasci nel dubbio. I due salami potevano essere in serio pericolo, in cerca di una via di fuga, ma non stavi usando una scrittura drammatica, quindi doveva essere qualche cosa d'altro.
Ed ecco la geniale trovata: un labirinto!
John e Sherlock si sono persi in un labirinto al ricevimento di nozze di Mycroft e Greg.
Come non pensare al fatto che Mycroft abbia scelto apposta quel luogo, in previsione della noia che Sherlock avrebbe ovviamente provato durante il ricevimento? Un labirinto è una soluzione migliore del sentire il proprio fratello minore insultare tutti gli indubbiamente blasonati ospiti.
Quello che colpisce di più, comunque, è la dolcezza naturale e spontanea che scorre fra John e Sherlock, che lascia intendere come il loro rapporto sia andato molto oltre la profonda amicizia che caratterizza la serie.

Rimango in curiosa attesa di leggere le altre.

Alla prossima! 😄
Ciao! 😊

Recensore Veterano
06/08/17, ore 06:00
Cap. 1:

Bellissima! L'ho trovata veramente dolce, mi è piaciuta un sacco! All'inizio credevo si trovassero in una situazione di vero pericolo, magari inseguendo qualche criminale come loro solito..poi ho pensato che forse la situazione era meno grave di quello che sembrava, ho pensato addirittura che si fossero persi nella casa degli specchi al luna park! Solo dopo un po' ho capito che erano in un labirinto. Mi è piaciuta tanto la leggerezza di questo racconto, di solito è un genere che apprezzo molto perché è bello dopo una giornata magari stressante rilassarsi con un racconto rassicurante. Ovviamente bisogna essere in grado di scriverlo per bene, ma tu sei una garanzia, sei sempre perfetta. Molto dolce anche il fatto che Sherlock e John siano i testimoni di Mycroft e Greg. E il finale!! Mi stavo sciogliendo! Non vedo l'ora di leggere le altre. In bocca al lupo per tutto, so bene che vuol dire non amare i cambiamenti, ma supererai anche questa e noi nel frattempo ci becchiamo questa bellissima raccolta! Alla grande direi! Alla prossima!
(Recensione modificata il 06/08/2017 - 06:03 am)