Recensioni per
Gli artigli del Leone
di Lightning Plasma

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
22/06/18, ore 13:19

Ciao, sono qui per un vecchio scambio o altro indetto da ... non ricordo quale gruppo su Facebook. Ho sempre adorato i cavalieri d'oro, tutti effettivamente e la loro saga è stata una delle mie preferite. È un racconto carico di tensione e mistero e anche i dialoghi tra i due cavalieri sono molto incisivi. Le parole sono nette e precise, non si sprecano a dire cose inutili e questa è una cosa che mi piace molto. Senza contare che il leone era uno dei miei preferiti e la frase finale mi ha fatto venire un brivido lungo la schiena. Complimenti e alla prossima,. Elgas

Recensore Veterano
17/06/18, ore 19:25

Ciao! Eccomi per lo scambio.
Che bello leggere i missing moments, quello che l'autore non ha mai raccontato... per fortuna esistono le fanfiction, che a loro modo colmano alcune lacune.
Eh beh, in effetti un dubbio a qualcuno (Aiolia, in questo caso) doveva pur venire, circa la vera natura di Arles e della neonata che Aiolos salvò, nonché sulla nomea di traditore dello stesso Aiolos.
La lettura è stata piacevole e scorrevole, solo la struttura dei dialoghi non mi aggrada molto, con il nome di chi parla che precede il dialogo (ammazza come mi son spiegata male XD), ma per il resto ho trovato la lettura interessante!

Recensore Junior
15/06/18, ore 18:14

Non mi aspettavo, in tutta onestà, di trovare grandi contenuti in un testo fondamentalmente dialogato... beh, hai completamente ribaltato le mie aspettative!
Il testo scorre piacevolissimo e c'è un meccanismo di climax che devo dire fa la sua pregevole figura, e ti fa arrivare al finale con una sensazione di fermento maturata lungo la, seppur breve, storia.
Mi è piaciuto il formato del racconto, che ho notato avere la struttura tipica del mondo del teatro. Mi piacerebbe sapere se questa è solo una coincidenza o c'è uno studio approfondito dietro :)

Recensore Master
28/03/18, ore 15:12

Ciao! :D
Eccomi qui prima di quanto avessi preventivato ^^
Per me è sempre un piacere leggere qualcosa sui tredici anni di buio, soprattutto quando un autore dá una propria interpretazione. In questo caso ho apprezzato il fatto che sia stato Aiolia a fare i conti: già dalla sua missione in Giappone aveva capito tutto, ma ora è più determinato che mai a capire la situazione! Direi che sotto questo aspetto l'hai reso davvero bene.
Mi ha lasciata perplessa il personaggio di Mu: lui è uno di quelli che sanno che il Grande Sacerdote attuale è un impostore, qui sembra invece che non sappia nulla ed è scorretta questa visione.

La storia è scritta tutto sommato bene: segnalo solo che, soprattutto nei dialoghi, hai usato il presente invece del passato, che invece è il tempo dominante di tutta la storia.
Un piccolo consiglio: dopo il nome del personaggio che parla e quindi prima delle virgolette ci vanno i due punti e non il punto e virgola.
Altra piccola annotazione e smetto: quando indichi i personaggi di una storia devi inserire solo quello principale, in questo caso solo Aiolia visto che gli altri sono solamente citati.
Bene, io concludo qui. Lascio una bandierina verde per la caratterizzazione di Aiolia e per il periodo in cui hai scelto di ambientare la storia ma ti consiglio di rivederla.
Alla prossima,
Olivier_Rei

Recensore Master
11/03/18, ore 14:36

Eccomi qui a recensire.
Aiolia é un personaggio di carattere molto deteminato e delle volte troppo frettoloso.
Qui si sente la mancanza del fratello e vuole anche rivendicare il suo onore ma con l'incontro di Saori e Seiya le cose cambiano e mi piace.
Scritta benissimo e anche la lettura piacevole
Alla prossima

Recensore Master
10/02/18, ore 17:57

Ciao Angel Mizar...ho letto questa storia perché incuriosita dal protagonista cioè Aiolia uno dei miei gold preferiti insieme al fratello ovviamente. Un racconto molto ben scritto a mio parere, in cui traspare tutto il dubbio e le incertezze del cavaliere del Leone. Dopo il suo incontro a Nuova Luxor con Seiya e Saori...qualche domanda era pur legittimo che volesse farla. Il suo interlocutore, Mur, beh...è uno che non da particolari soddisfazioni nel dialogo, però almeno mette l'amico sull'avviso di aprire gli occhi, che è già qualcosa. I chiarimenti Aiolia li cercherà, come tutti noi sappiamo, ma ahimè, troverà un amaro risveglio. Comunque ti faccio i miei complimenti, mi piace il tuo modo di scrivere, semplice, chiaro e diretto...approfondiro' la tua conoscenza con altre letture, quindi alla prossima ciao.

Recensore Master
24/09/17, ore 13:40

Duuuunque.
Il momento che hai scelto di mettere sotto la lente è uno dei più intriganti della saga. Dopo aver riconosciuto di essere in torto, Aiolia pretende delle spiegazioni dal Sacerdote. Vis à vis. C'è da capirlo, per tredici anni è stato cresciuto sussurrandogli all'orecchio che suo fratello era un traditore, poi va fino a Tokyo per prendere la testa di Seiya e la stessa dea Athena gli dice che no, non ci ha capito nulla, non era suo fratello il traditore, ma il Sacerdote.
Oltre al danno, la beffa, come si dice.
Quindi, ci sta che voglia avere un chiarimento (ma no, diciamola tutta: lui vuole avere soddisfazione, quella che ti regala una bella gragnuolata di cazzotti sul grugno del tuo avversario).
Mi è piaciuto il dialogo tra i due, quel tenere tutta la vicenda sul piano ipotetico. Così. Ragionando per assurdo, s'intende.
Aiolia non sa se Mu sia a conoscenza della verità (no, questo ragazzo nel fare due più due è negato), e visto che il Santuario è un covo di vipere, meglio procedere per gradi. Coi piedi di piombo. Ed instillare il dubbio. Così. tanto per avere due conferme e capire se si hanno degli alleati, o l'ennesimo nemico.

Quello che non ho amato - e che ti è valsa la bandierina bianca - è l'uso del copione per i dialoghi.

Scelte come:
Aiolia: "blablabla"
Mu: "blablabla"
sono soluzioni che hanno senso all'interno di un copione teatrale, che deve essere ridotto all'osso perché sono gli attori a metterci del loro per arrotondare i personaggi e la vicenda a seguire.
In un racconto, no. No perché è una soluzione che non descrive, né racconta (scusa il gioco di parole), ma placa una necessità dell'autore, quella che tutto sia chiaro per il lettore.
Ma procedendo così, togli a me lettrice il gusto di immergermi nella vicenda che hai ideato.
Senza contare che hai messo in piedi una sorta di ibrido: la descrizione da prosa e il dialogo da copione. Scelta legittima (ogni scelta è legittima, sia chiaro), ma, amio avviso, regala più confusione che altro.
Il mio consiglio spassionato è quello di optare per una soluzione, e di attenerti a quella fino alla parola fine.
Alla prossima!!