Recensioni per
Glimmers
di Blablia87

Questa storia ha ottenuto 54 recensioni.
Positive : 54
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/09/17, ore 21:02
Cap. 9:

Mi piacciono gli aeroporti. Io sarei come Sherlock e Rosie, mi metterei ad osservare e a dedurre la gente che arriva, che va, che sosta, che si lascia o si ritrova, che comincia una nuova vita o ritrova I fili di quella vecchia.Negli aeroporti si vede spesso l' amore, di qualsiasi genere. (Love Actually docet). Ed e' cosi' per John che trova il suo compagno ad attenderlo e sa che gli e' mancato ed e' reciproco, ed e' cosi' per Rosie che corre incontro al suo Papo e trova subito quella complicita' che li fa essere famiglia pur non avendo lo stesso dna. Ed e' cosi' anche per Sherlock che e' entrato in una modalita' nuova, ancora un po' impacciato a confronto della naturalezza con cui si approccia John. Una quadretto di vita familiare, in cui l' abbraccio non puo' che esserne il segno distintivo. A pensarci bene, la cosa piu' immediata e intuitiva in un aeroporto, tra bagagli, stanchezza e voglia di tornare a casa.... grazie ancora per questi momenti di tenerezza.

Recensore Master
09/09/17, ore 20:47
Cap. 9:

Teneri. Teneri. Teneri.
Che cos'altro posso dire? Senza dubbio Rosie crescendo non potrà che fare proprie le espressioni da bambino capriccioso di Sherlock. In fin dei conti fra bambini ci si intende benissimo.
Che John sia un santo che sopporta qualsiasi cosa da chi ama è risaputo.
Quello che hai descritto è un bel quadretto familiare, sereno e rodato, anche se Sherlock è ancora impacciato nella manifestazione dei propri sentimenti.

Brava come sempre.

In bocca al lupo per il nuovo lavoro.

Alla prossima.

Ciao 😁

Recensore Master
07/09/17, ore 23:09
Cap. 9:

È una storia molto "tattile", concreta, dove emerge il bisogno di sentirsi in un abbraccio, d’appoggiare la testa contro il petto dell'altro, di sfiorarsi con un rapido bacio...
Già l'inizio, con John che si sistema i bagagli in modo da potersi muovere meglio, è un pezzo di capacità descrittiva che introduce piacevolmente, con la sua minuziosa precisione, al cuore della storia, breve ma ben costruita e densa di significato.
Anche Rosie fa parte di questa dolce necessità di “sentirsi insieme” ed è commovente quel suo abbarbicarsi alle gambe di Sh. Ce la rappresenti nella sua spontaneità, nel suo trascinante affetto per le persone che ama e, a questo proposito, apprendiamo con soddisfazione che è riuscita a catturare anche il cuore di Sh che, addirittura, sta affinando la sua vivacità intellettiva perché conquisti la tecnica della deduzione. Il premio per lei è infatti il gelato accompagnato dalla visione del nastro trasportatore dei bagagli, su cui, complice il suo splendido "papo", può esercitare le sue doti.
"...John si lasciò guidare docilmente dall’azzurro delle iridi del detective...": frase da evidenziare perché mette in risalto in modo efficace uno degli aspetti più originali della Johnlock e cioè il non avere necessità di richiami particolari, di cercarsi tra gli altri perché, l’essere legati l’uno all’altro, non ha bisogno di ulteriori espressioni, è l’essenza di una meravigliosa unione scritta nelle stelle e nel cuore.
Ora è Sh il porto sicuro verso cui si orienta John, bisognoso di riposo dopo la faticosa riunione familiare ed il viaggio stancante. Sicuramente la sua maggior fatica è stata quella di dover stare lontano dal suo Sh, che ritrova con sollievo e trepidazione. Ho trovato molto suggestiva la frase che ho citato prima anche perchè evoca il fascino del consulting con un tratto unico ed originale in cui si può concentrare la presenza non banale di Sh e cioè la luce azzurra dei suoi incredibili occhi. Ne hai tracciato un ritratto davvero evocativo, così, con due tratti veloci di matita, come un grande stilista può far nascere dalla sua mano, in un rapido tracciare di segni, un modello unico.
Una storia fatta di sensazioni tattili dolci ed accoglienti, di rapidi sguardi, di una voce cristallina di bambina che rappresentano ciò che avrebbe dovuto essere il finale della S4.
Qui c’è il tuo tocco leggero ed evocativo che, con lievità sa catturare e riportarci l’essenza delle cose, in questo caso di una grande storia d’amore.
Secondo me è questo uno degli esiti della tua maturazione d’autrice nel corso degli anni, il riportare tutto in una dimensione più intima, accogliente, luminosa.

Recensore Veterano
06/09/17, ore 16:24
Cap. 9:

Ciao amica, la tua simpatica os parentlock può essere teneramente riassunta in questa frase "quasi a compensare - in modo amorevole e istintivo - con i segni caratteriali la mancanza di quelli più strettamente genetici". Sono una famiglia, Rosie ha le stesse passione del papo (questa è una cosa che mi piace sempre ritrovare nelle parentlock), un abbraccio, due abbracci, baci veloci e poi un gelato davanti al nastro trasportatore. Bello scorcio di quello che potrebbero essere davvero :)
Brava, alla prossima!

Recensore Master
06/09/17, ore 15:30
Cap. 9:

Ciao cara! Che dire.. sono una famiglia meravigliosa!
Rosie è adorabile! Somiglia tantissimo a Sherlock.. sono sicura che il detective è orgoglioso di lei!! John non può proprio farcela contro di loro eheh Deve per forza soccombere!! :))) L'avranno sempre vinta loro eheheh
Mi piacerebbe tanto vedere una scena simile nella serie ehhhhhhhhhhhhh
Chissà... non disperiamo!
Bentornata in Italia!! A presto!!! :)