Mi piacciono gli aeroporti. Io sarei come Sherlock e Rosie, mi metterei ad osservare e a dedurre la gente che arriva, che va, che sosta, che si lascia o si ritrova, che comincia una nuova vita o ritrova I fili di quella vecchia.Negli aeroporti si vede spesso l' amore, di qualsiasi genere. (Love Actually docet). Ed e' cosi' per John che trova il suo compagno ad attenderlo e sa che gli e' mancato ed e' reciproco, ed e' cosi' per Rosie che corre incontro al suo Papo e trova subito quella complicita' che li fa essere famiglia pur non avendo lo stesso dna. Ed e' cosi' anche per Sherlock che e' entrato in una modalita' nuova, ancora un po' impacciato a confronto della naturalezza con cui si approccia John. Una quadretto di vita familiare, in cui l' abbraccio non puo' che esserne il segno distintivo. A pensarci bene, la cosa piu' immediata e intuitiva in un aeroporto, tra bagagli, stanchezza e voglia di tornare a casa.... grazie ancora per questi momenti di tenerezza. |
Teneri. Teneri. Teneri. |
È una storia molto "tattile", concreta, dove emerge il bisogno di sentirsi in un abbraccio, d’appoggiare la testa contro il petto dell'altro, di sfiorarsi con un rapido bacio... |
Ciao amica, la tua simpatica os parentlock può essere teneramente riassunta in questa frase "quasi a compensare - in modo amorevole e istintivo - con i segni caratteriali la mancanza di quelli più strettamente genetici". Sono una famiglia, Rosie ha le stesse passione del papo (questa è una cosa che mi piace sempre ritrovare nelle parentlock), un abbraccio, due abbracci, baci veloci e poi un gelato davanti al nastro trasportatore. Bello scorcio di quello che potrebbero essere davvero :) |
Ciao cara! Che dire.. sono una famiglia meravigliosa! |