Recensioni per
Controprova
di Clockwise

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/10/17, ore 09:01
Cap. 1:

Ciao, perdona il ritardo con cui arrivo a recensire, ma tra una cosa e l'altra ho finito col leggerla soltanto ieri sera. Ero molto interessata a leggere la tua storia (perché avrei dovuto partecipare anche io a quel contest, ma un blocco odioso me lo ha impedito) e quindi ero curiosa di vedere un po' che cosa gli altri avevano prodotto.

Era un po' di tempo che non leggevo qualcosa di tuo e quindi non ricordo benissimo quale stile avevi usato le ultime volte, ma ho la sensazione che qui ci sia qualcosa di diverso. Specie nella sintassi e nella struttura di certe frasi. Insomma, non ricordavo tenessi periodi così lunghi e complessi. Ho il sentore che il tuo modo di scrivere sia cambiato, non so dire se in positivo o in negativo perché alcuni passaggi mi sono piaciuti, in altri invece ho notato un certo affaticamento. Forse non è la parola adatta, ma non riesco a trovarne un'altra. Ad ogni modo, la storia in sé mi è piaciuta. Ha uno svolgimento inusuale. La stessa presenza di Mycroft, che si reca spesso al 221b senza che ci sia una specifica ragione, ma solo per cercare un po' di consolazione spirituale, l'ho trovata parecchio originale. Hai ambientato tutto nel post quarta stagione e lo hai fatto senza tralasciare tutti quegli elementi drammatici che tutti ben ricordiamo. Qui è tutto superato, fisicamente certo che sì e probabilmente la situazione è di nuovo sotto controllo. Ma forse mentalmente ed emotivamente, molti di loro devono ancora superare gli strascichi. A iniziare da John, a cui basta sentir nominare la parola "pozzo" per bloccarsi totalmente su quanto stava facendo. O anche Sherlock, che però affronta i problemi con una forza tutta nuova e che all'inizio non capivo. Sherlock era lievemente diverso da come lo ricordavo alla fine di The Final Problem, ma in un primo momento non capivo dove lo fosse. Poi invece ho capito. Sì, la sola idea di Mycroft che cerca nel fratello un po' di conforto e forse un'assoluzione, è già di per sé un qualcosa di mai visto. Perfettamente in linea con il Mycroft visto nella quarta stagione, più terreno e umano. E lo stesso vale un po' anche per Sherlock e John. Mi piace che il fatto che il loro stare insieme non venga detto o mostrato esplicitamente fin dall'inizio. La storia è scritta dal punto di vista di Mycroft, un Mycroft assurdamente lento nel trarre le proprie debite conclusioni (e che mi ha un po' impressionata, e qui davvero non so dire se in positivo o in negativo) e che quindi impiega più di mezza storia a capire che suo fratello si è fidanzato con John. Davvero strano, ecco.

Ho apprezzato i dettagli. Tutto ciò che riguarda Rosie, nello specifico. I macaron colorati che alla bambina piacciono molto. Il fatto che Mycroft non si renda propriamente conto di quale effetto i dolcetti hanno sulla bambina. Gli stessi atteggiamenti di Mycroft, specie quelli fisici erano tutti molto IC. Il sopracciglio sollevato, il tè molto zuccherato... insomma, è una storia ricca di piccoli particolari. Tutti apprezzabili.

Koa

Recensore Master
05/10/17, ore 14:48
Cap. 1:

Contest: Mr Holmes, I suppose: di Setsy e MontyDeeks
ClockwiseCon: Controprova

Grammatica e punteggiatura: 10/10
Veramente ottima!
Sviste per le quali non sottraggo punteggio:
anche con te,»  =  come regola di base la virgola andrebbe fuori dalle caporali, però è vero che  alcune case editrici usano questa regola. Volevo solo avvisarti che in altri contest avrebbero potuto considerarlo errore.
Stile: 14/15
Il lessico e il vocabolario che usi in questa storia sono vari, e ben calibrati.
Hai scelto la narrazione in terza persona, che trovo la più giusta in una fiction che ospita sia una parte di racconto che dei dialoghi.
Non ci sono stacchi stridenti tra le due metà, e questa è una caratteristica che apprezzo tanto; appare armonioso che non si notino troppe differenze di linguaggio.
La lettura è scorrevole, si sente molto – come dice John – “il contesto emotivo”; il quadretto familiare che hai creato è ritratto benissimo dalle frasi piuttosto brevi, senza tanti giri di parole, in linea col contenuto. Tutto sommato una parentlock è una storia di bambini, e l’essere una lettura interessante anche se molto semplice la esalta, secondo me.
Il ritmo si fa più serrato andando verso il finale, come se al maggior numero di scambi di battute corrispondesse la perdita dell’equilibrio inziale dovuta alla rivelazione. C’è un avvicinarsi dei personaggi, una tipica trama ad imbuto ma realizzata non con avvenimenti eclatanti, solo con le deduzioni di Mycroft che vanno a conclusione. Certo che è invecchiato, eh!^^ Erano abbastanza sfacciati…
Resta anche il fatto che lo stile non abbia – giocoforza – dei picchi di eleganza o ricercatezza, ma questo devo osservarlo perché nei contest si conteggia tutto. Ripeto che la tua è senz’altro una scelta coerente.
Sviluppo trama: 15/15
La trama forse non è articolata o sorprendente, ma il punto non è quello, è come l’hai sviluppata aderendo il più possibile agli indizi del canone. La fine IVͣ serie  vede John e Sherlock (nella realtà del telefilm) in una situazione che definirei ambigua/sospesa/interpretabile. Sono soddisfattissima della naturalezza con la quale hai fatto scivolare la coppia da parentlock a Johnlock senza neppure mostrarlo, rinunciando addirittura ad ogni tipo di scena romantica. Un tipo di fiction fuori dallo standard del fandom, di sicuro!
All’inizio i lettori potrebbero nutrire qualche dubbio insieme a Mycroft, che è colui che li rappresenta, in certo senso. Com’è l’organizzazione di questa famiglia? Che succede? L’approccio tramite dolcetti e tazze di tè è stranamente cortese, si vede che si sta sforzando per qualche fine! Andando avanti l’evidenza si concretizza davanti ai suoi occhi in una scena dolcissima: Sherlock che automaticamente sposta i piedi per dare sostegno alla schiena di John. Non è un contatto erotico, è di amore delicato, l’ho trovato commovente.
IC: 15/15
Davvero ben realizzato, per tutti i protagonisti. Non conto Rosie perché troppo piccola per giudicarne il carattere, ma il suo normale reagire da bambina ai biscottini colorati contribuisce al senso di serenità della storia. Mycroft è nella sua versione più bonaria, ma visto il post!canon, è credibilissimo che abbia lasciato cadere una parte della sua maschera di ghiaccio. Dopo che si è offerto di morire per lasciare Sherlock con John, non vedo poi limiti. È curioso in senso investigativo, ha bisogno di essere un passo avanti, ma credo che sperasse in questa verità. Si fida di John, vuole bene a Sherlock, e forse un pochino anche a Rosie, dai.
Sherlock vuole fare il superiore, non aiuta Mycroft, anzi ha un po’ di gioia maligna intellettuale a contare quante volte gli servono a capire. Proprio lui! Tutto il dolore del passato che li ha divisi affettivamente (ma non nella cura nei peggiori momenti) sta sfumando con la fine dell’incubo, e visto che è permaloso ma non rancoroso offre un appiglio al fratello.
Il che viene portato a compimento da John, come al solito più silenzioso, sobrio, tra i tre.
In un omaggio all’amore che lo ha risollevato dal pozzo in cui – in molti modi – era precipitato, guarda Sherlock in un modo che gli trasmette ogni speranza. Adesso Sherlock è tornato a vedere le stelle. Fantastico.
Gradimento personale: 4/5
La storia mi è davvero piaciuta molto, c’è ogni tipo d’amore. Fraterno, filiale, romantico. Tutto amalgamato come per confezionare una bella torta.
 Forse – anche se non c’entra con l’IC, ovvio − è strano che Sherlock non si sia confidato già col fratello, o che questo abbia scelto una linea così paziente. Non sappiamo quando e come si è formata la coppia, quindi si può pensare a vari scenari.
Un altro piccolo particolare la quale bado molto: ho cercato sullo specchietto di pubblicazione i generi e avvertimenti (qui non c’erano, quindi fanno fede quelli) e hai dichiarato “slice of life”. È verissimo che sia “spaccato di vita”, ma più specificatamente, nelle fiction, si intende di una parte di storia già esistente.
Totale: 58/60
 
 
 
 

Recensore Veterano
30/09/17, ore 22:51
Cap. 1:

Ciao! Ho letto questa one shot qualche giorno fa, mi è piaciuta molto e non potevo di certo fare finta di nulla e andarmene senza lasciarti queste poche righe.

Innanzitutto devo ringraziarti immensamente: ho sempre amato il personaggio di Mycroft, ho sempre pensato che fosse poco capito (c'è da dire che forse è il personaggio più complesso dello show, ergo risulta difficile capirlo) ed apprezzato, ma dopo la S4 ha fatto un balzo enorme ed è diventato il mio preferito su tutti. Quindi appena ho letto che la storia era incentrata principalmente su di lui, non ho potuto non fiondarmici a capofitto.

Also, sono ormai diventata una fan della parentlock, o meglio mi diverto molto ad immaginare particolari situazioni tra Sherlock/John e Rosie, ma più di tutto mi piace pensare al rapporto che potrebbe crearsi tra la bambina e Mycroft (so, ti ringrazio anche per questo!) soprattutto perché è davvero difficile immaginarlo a suo agio con dei bambini.
Ho adorato tutto, quindi, di questa one shot: da Mycroft che comincia a presentarsi a Baker Street senza particolare motivo, portando dolci alla bambina e fermandosi addirittura anche a cena, alla ricerca di un rapporto o di una vicinanza o di un senso di famiglia che gli è mancato per tutta la vita. Ho adorato leggere di questa quotidianità (ri)trovata tra Sherlock e John, vedere il modo in cui hanno costruito la loro piccola famiglia, vederli alle prese con la piccola (Sherlock che le spiega le basi della chimica è uno dei miei tanti headcanon che mi fanno sempre sorridere tra me). Ho adorato il piccolo momento tra Sherlock e John, poche righe, un'immagine semplice e delicata. Un semplice sfiorarsi, il bisogno di sentire l'altro vicino, delle carezze automatiche che non fanno altro se non indicare la stabilità del loro rapporto. E il tutto davanti allo sguardo sconcertato di Mycroft, che posso benissimo immaginare. E soprattutto ho adorato i dolci sfiziosi e poco calorici, soprattutto l'immagine di Rosie che li spiaccica ovunque!

Riassumendo, ho davvero amato tutto di questa piccola one shot. La citazione di Wilde, il discorso finale di Sherlock, il suo rapporto difficile con suo fratello reso, a mio parere, benissimo in poche righe. Tutti e tre i personaggi mi sono sembrati più che IC, conosco bene le varie paranoie che derivano da questo aspetto, quindi ci tengo sempre a precisarlo, perché da scrittrice so che fa piacere e sopratutto ci toglie un peso immenso dallo stomaco :)

Spero di leggere presto qualcos'altro di tuo nel fandom. Non farti il minimo problema nel riaccostare Sherlock e Wilde, tanto siamo tutti felici di questo (e chi non lo è, problemi suoi, non capisce un tubo)
Ti mando un bacio :)

Recensore Veterano
30/09/17, ore 21:56
Cap. 1:

Oooh, era tanto che non leggevo qualcosa di tuo. Precisando, qualcosa di tuo su Sherlock. O meglio, su Sherlock e John. E qui c'è anche Mycroft, l'inaspettato protagonista di questa breve storia, un Mycroft se stesso ma non troppo, un po' perso (ammetto, mi ci sto rispecchiando a livelli quasi inquietanti).
E niente, che ti devo dire se non che è bellissima? E' bellissima perché è delicata come una carezza sulla guancia, come un sorriso e uno sguardo che dice tutto senza parole. E' delicata ma intensa, speziata, dolce, ma punge il naso, come una tisana allo zenzero. La adoro. Grazie per questa perla e continua a scrivere (sì, te lo dirò fino alla fine dei tempi).
-H

Recensore Junior
24/09/17, ore 19:14
Cap. 1:

Ciao! Mi hai attirata a dovere con l'intro, ho dovuto leggere questa OS tutta d'un fiato. Lunghezza perfetta, tutto molto armonioso e pesato. Ho apprezzato tantissimo la tua capacità di far passare a noi lettori i colori della tua storia. Ho potuto immaginarmi tutto per filo e per segno grazie a come descrivi i movimenti ed espressioni del viso dei personaggi. La tua storia ha una sfumatura precisa e ben definita che sei riuscita a far passare completamente. Complimenti per lo stile. Adoro che tu abbia incluso Mycroft e il modo in cui lo hai fatto. Il rapporto tra Sherlock e John mi ha strappato un dolce sorriso. Storia davvero meravigliosa, grazie per averla pubblicata. Blue

Recensore Master
24/09/17, ore 16:15
Cap. 1:

Innanzitutto bentornata! Ho dato un’occhiata all’immagine che connota il contest cui partecipi sul Forum e già pregustavo la stessa atmosfera, sfumata ed indefinita, elegante e suggestiva, sicuramente utile ad evocare tante storie il cui personaggio più adeguato è Sh. La tua OS ha tutto questo ma, in più, lascia un gusto dolce e gradevole, come quei coloratissimi macarons che Mycroft usa quasi come una richiesta d’aiuto. Hai connotato l’atmosfera del 221b, spenta e poi distrutta dalla furia della follia di Eurus, con note affettuose di vicinanza, condivisione, speranza nel futuro che, soprattutto per uno come Sh, costituiscono una sorprendente svolta nella sua vita.
Hai fatto agire e parlare tutti e tre i personaggi che conosciamo bene, a parte, ovviamente la piccola Rosie, nel pieno rispetto delle loro caratteristiche IC, anche per quel che riguarda Mycroft. E questo non è un compito facile, vista la complessità del personaggio, la cui vera essenza è molto criptica, mascherata da un ferreo autocontrollo e da una mente la cui razionalità è sicuramente superiore a quella del fratello minore. Bella la tua definizione di “enigma sibillino in abito gessato”.
In questa OS l’hai rappresentato, però, anche combattuto tra l’apparire al di sopra di ogni “turbolenza” affettiva e l’effettivo ed umanissimo desiderio di sentire attorno e dentro di sé, l’energia del calore umano. Quella che egli vede chiaramente nella trasformazione di Sh, impegnato a corrispondere ai dolci richiami di John (“…allungò impercettibilmente i piedi scalzi davanti a sé…”) ed alla tenera e preziosa presenza di Rosie (“…Rosie in braccio…”). Il ritratto che fai di John è uno dei più centrati che abbia trovato, nelle sue non complicazione, linearità affettiva e nella sua grande umanità. Hai rappresentato con sensibiltà e stile molto piacevole ed accurato tre vite che convergono e si fondono nel percorso della vita, illuminate dall’amore ed una che cerca in loro un motivo per condividere un po’ del loro calore rigenerante. Bellissima OS, davvero, in cui non mancano l’acuta osservazione anche dei gesti apparentemente più banali e la forza degli sguardi che, spesso, esprimono più di un discorso.
P.S. Nella tua nota finale parli dell’accostamento che ami tra Sh ed Oscar Wilde. Non trovo alcuna motivazione contraria nei confronti di questa tua preferenza: a parte la logica libertà di pensiero di ognuno di noi, trovo che il percorso parallelo cui ti riferisci non sia proprio da scartare, anzi. Infatti i due personaggi, l’uno nella sua vita virtuale e l’altro nella realtà, condividono sicuramente molte caratteristiche. A proposito di Wilde, conosciamo la sua
inquietudine, la sua personalità indubbiamente forte e caratterizzata da un distacco e netto anticonformismo rispetto all’ambiente. Tutto ciò si riflette nelle sue opere, ovviamente. L’aspetto fisico, come si nota osservando dei ritratti fotografici dell’epoca, denota innata eleganza ed una certa raffinatezza e, se posso, non mi dispiacciono i suoi tratti somatici, con quegli occhi grandi e le labbra carnose. Insomma non può certamente definirsi bellissimo, ma attraente sì. Nella sua biografia emergono una certa impertinenza, grande intelligenza, scarsa considerazione per il giudizio degli altri sulla sua diversità in tutti i sensi. E qui mi viene spontaneo concludere con un “anche Sherlock!”.

Recensore Master
22/09/17, ore 18:35
Cap. 1:

Ciao!
Sono così contenta di ritrovare una tua storia in questo fandom che a momenti non ci speravo più. Ho letto quasi tutte le tue ff su Sherlock (e qualche tua originale) e devo dire che il tuo modo di scrivere mi piace davvero tanto. Inoltre, sei sempre stata brava nel mantenere i personaggi IC e hai dato prova di essere anche molto fantasiosa e originale.

Ammetto le mie colpe. Mycroft è un personaggio che tendo a considerare poco, ma tu lo hai reso perfettamente adorabile e IC. Inizialmente credevo che si materializzasse a casa del caro fratellino per la piccola Rosie (che io adoro), e solo alla fine ho compreso che in realtà tentava di trarre le sue deduzioni e al tempo stesso aveva bisogno di... affetto. Sentirsi parte di quella graziosa famiglia.

John e Sherlock (+ Rosie) erano praticamente deliziosi. Ho sorriso come una cretina davanti allo schermo del cellulare mentre leggevo e questo è tanto: alcune volte credo che scrivere tragedie sia di gran lunga più semplice che strappare un sorriso. Tu invece ci sei riuscita senza snaturare i personaggi, ma mostrandoceli allo stesso tempo in un clima molto allegro, dolce, casalingo... ADORO.

Ho apprezzato particolarmente il legame che hai tratteggiato tra Rosie e Sherlock. Così naturale, così semplice... Brava!
(Ma adesso pretendo una shot su Mycroft e la piccola Watson!)

Ovviamente, la Johnlock è sempre un toccasana. Grazie anche per questo.

Io spero che questa tua fissa per Wilde (chi non ha una fissa per Wilde??) e per Sherlock Holmes non finisca mai: non vorrei dover rinunciare alle tue fanfiction!

Adesso mi eclisso, scusandomi se la recensione potrà sembrare campata in aria... Almeno ci ho provato, giusto?

Torna presto da queste parti.
Alla prossima!