All'alba di dicembre anche io leggo questa storia. Ammetto che nonostante succeda spesso che alcune mi sfuggono (perché non vedo tutto quanto), questa invece l'avevo notata fin da quando la pubblicasti e mi colpì per l'ambientazione e i personaggi scelti. L'ho avuta lì da leggere per mesi, ma non mi sono mai decisa a farlo e la storia è sempre rimasta nella mia lista senza mai muoversi. Oggi mi sono decisa a recuperare alcune storie che avevo lasciato indietro e così ho letto anche questa. Devo dire che ho fatto benissimo.
Inizio col dire che sì, questo è un fandom molto variegato e in quanto a originalità è difficile riuscire a dare il centodieci per cento. E questo perché, senza nulla togliere a nessuno, in inglese esistono anche storie Mycroft/frigorifero, per fare un esempio concreto. Ma se dovessi fare una classifica delle più originali, questa sarebbe senz'altro tra i primi posti. Anzitutto trovo vincente, sebbene particolare, l'aver concentrato tutto su Martha Hudson e la sua migliore amica (prima di Frank), il loro rapporto è stato proposto come uno specchio di quello tra John e Sherlock e quindi, pur senza riferimenti specifici, è stato interessante trovare qualcosa che parlasse anche di loro. Perché non è un argomento che il fandom affronta spesso. Qui ti concentri sulla giovinezza delle due e proprio quando le cose stanno per cambiare in maniera radicale e ho trovato anche alcuni parallelismi interessanti come lo sciogliersi dei Beatles con la "fine" di un'era ovvero con il matrimonio di Martha e Frank.
Lasciando da parte il parallelo con John e Sherlock, che comunque c'è, ho apprezzato la verosimiglianza del contesto storico. Personalmente l'Inghilterra di fine anni '60 non è un qualcosa su cui sono ferratissima, ma tu hai inserito tanti dettagli storici e di vita comune di allora, a iniziare dai modi di dire, ai riferimenti a Mary Quant, agli stessi Beatles, a John e a Yoko Ono (la str... va beh, s'è capito! XD), ma non solo perché c'è tutto un universo che a noi nati dopo è arrivato di striscio o filtrato da altro e che tu hai inserito attorno ai personaggi, dando al tutto un qualcosa di realistico. E non è facile, perché per certi versi è più facile contestualizzare un periodo storico più remoto che la fine degli anni '60 e questo perché è stata un'epoca di cambiamento, come dici tu stessa nelle note. Inoltre, ogni nazione aveva la propria realtà socio-politica. Non è facile, però ho visto che hai calato Martha Hudson in un mondo che mi ha convinta.
Naturalmente poi c'è quest'amicizia che alla fine è un amore a senso unico, e che ricorda vagamente Sherlock con John che non vede e non capisce. Il riferimento è chiaro e preciso, arriva di striscio. Interessante il fatto che, nonostante sia una storia in apparenza molto leggera e colorata e in cui Martha e Frank e tutti i giovani dell'epoca vivevano come in una sorta di limbo tutto loro, poi i risvolti siano amari. C'è davvero una forte componente sentimentale che esce nella maniera più struggente e drammatica che ci sia, più di tutto ferisce il non capire da parte della Hudson e Margaret che finge che vada tutto bene. Il culmine di tutto questo è vedere il pianto finale che viene interpretato come una disperazione da fan per i Beatles che si sciolgono, quando in realtà è altro.
Tanta malinconia alla fine in quel: è la fine di un'era, che ricorda le parole di Mrs Hudson in "The sign of Three". Per Sherlock e John è andata diversamente, forse peggio o forse meglio che a Margaret.
Koa |