Recensioni per
La riabilitazione di Xanxus
di kamy

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/02/18, ore 17:49

Eccomi, per lo scambio libero di recensioni!

Dopo otto anni passati nel ghiaccio di certo Xanxus non ne sarebbe uscito fresco e riposato come una rosa, tipo Philip J. Fry. Ogni singola fibra del suo corpo soffre e le cicatrici non sono altro che una misera traccia del dolore che prova, un qualcosa che lo segnerà a vita.
E il dolore dei Varia non è tanto distante dal suo. Levi, così fedele al suo Boss, che si sente inutile per non essere riuscito ad impedire che ciò accadesse e per non poterlo aiutare in quel momento così delicato.
Lussuria fa del suo meglio per stargli accanto e dare il suo aiuto, ma non è in sé, non ragiona come dovrebbe, fa tutto in automatico ed è spaventato e sconvolto dallo Xanxus che vede, così diverso da quello che conosceva, fragile nel suo dolore.
Ma qualcuno deve essere forte e Squalo si fa carico di quel ruolo, lui che quel giorno era con Xanxus, che sa cosa è successo e cosa li ha portati a quel momento. Ma in questi otto anni è cresciuto e tutto ciò che poteva e può fare è per Xanxus, e non si fa scrupoli ad assistere alla sua sofferenza purché dopo lo faccia stare meglio. Hai ripreso forse il momento più delicato della vita di Xanxus e lo hai fatto egregiamente, anche se mi sarei aspettata di vedere anche Mammon e Bel.
Ottimo lavoro, comunque.
Baci,
bambolinarossa98

Recensore Veterano
28/09/17, ore 20:40

Voglio morire. Male.
Ci sono poche cose che mi fanno soffrire come Xanxus appena scongelato, e una di queste è vedere come hanno reagito i Varia. Lussuria sembra in stato di trance, come se non ci credesse, come se non si spiegasse neanche come Xanxus fa ad essere vivo, come se si aspettasse che qualcuno gli dica "Ehi, è tutto uno scherzo, sta bene e ora borbotterà qualche insulto poco credibile". Seriamente, è in stato di shock.
Levi proprio non ce la fa, recita preghiere in latino e chiede perdono, chiede perdono e recita preghiere in latino.
In tutto questo è Squalo che si fa forza per loro e per Xanxus, che soffre come un cane ma si aggrappa con le unghie e con i denti alla vita, quando chiunque altro sarebbe morto ben prima. Squalo lo rassicura, lo cura, vuole che Xanxus si prenda il suo tempo per guarire e non ha paura a subirne l'ira e gli scatti improvvisi e le ricadute. Xanxus lotta per riprendersi e si mette forse troppa fretta, per la sua famiglia e l'amore della sua vita, ma alla fine deve arrendersi al fatto che ancora non ce la fa e lasciarsi accudire.
Io non ce la faccio.
Vado a piangere in un angolo.