4° posto
Un San Valentino da dimenticare – AtobeTezuka – 36/41
Vincitrice del premio "Miglior utilizzo del pacchetto odio"
Grammatica e stile di scrittura: 5,5/10
Lo stile di scrittura, a parte qualche mancanza o qualche virgola/punteggiatura di troppo, scorre bene ed è di facile lettura. Le descrizioni non appesantiscono il racconto, ma anzi ti tiene incollato allo schermo. Personalmente trovo il tuo stile parecchio bello. Se lo affinassi un poco di più sarebbe perfetto.
Per quanto riguarda invece la grammatica, ahimè, ho trovato parecchi errori che ti hanno penalizzata. Qui di seguito te li riporto:
• di migliorare sé stesso (se stesso. Quando c’è stesso il sé non si accenta);
• Correva vero la palestra (verso la palestra);
• di una giovane ragazza (uno spazio di troppo fra di e una);
• anzi aveva pugnalato le spalle a tutti i suoi compagni (anzi aveva pugnalato alle spalle tutti i…);
• gli impedivano ogni volta di porsi controllo (di porsi un controllo);
• addirittura aveva la sensazione che il suo cuore e la sua mente un giorno correvano il rischio di oscurati per la loro intensità (che il suo cuore e la sua mente, un giorno, avrebbero corso il rischio di essere oscurati per la loro intensità/che il suo cuore e la sua mente, un giorno, si sarebbero oscurati per la loro intensità);
• suo auto cotrollo (autocontrollo);
• di alcuni processori (alcuni professori);
• Cosa fece quel bastardo? (E cosa fece, invece, quel bastardo?)
• quando avevano le pratiche (quando avevano gli allenamenti);
• «Dovresti venire ad allentarti in palestra piuttosto» (manca il punto alla fine della frase);
• il suo comportamento e fu proprio (uno spazio di troppo fra fu e proprio);
• «Bastardo, ascoltami quando ti parlo!” (le virgole di apertura e chiusura frase sono diverse);
• proprie forze sil cortile (sul cortile);
• Non si sarebbe fatto paventare in quel modo da un ragazzo di un anno più giovanne (non si sarebbe fatto spaventare in quel modo da un ragazzo di un anno più giovane);
• era che non accettasse nessun genere di ordine e forse si metteva male per lui,(che non accettava nessun genere…);
• contro il muro sculastico (scolastico);
• quasi a credere alle frase che il Kouhai avesse appena pronunciato (quasi a credere alla frase che il Kouhai aveva appena pronunciato);
• e di certo Daiuki(Daiki);
• «Sei davvero ridicolo» (manca il punto alla fine della frase);
• ma il centro di certo della Too Gakuen non immaginava (ma il centro della Too Gakuen non immaginava di certo);
• persino Wakamatsu (uno spazio di troppo);
• «Lo prendo come un sì» L’ultima cosa che vide quel giorno sl suo volto (manca il punto alla fine della frase/sul suo volto);
• quel bastardo.. (bastardo…);
• sicuramente la timidezza; (il ; va sostituito con una ,).
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Qui il massimo te lo sei ampiamente meritata. Aomine era semplicemente perfetto con quella sua calma glaciale e poi quelle sue maniere rozze e forti. Il bacio, per esempio, me lo sarei aspettato da parte di Kousuke, stupendomi, ma trovandomi perfettamente d’accordo. Era un gesto prettamente da Aomine, come anche mangiarsi il cioccolato per “ripicca”. Kousuke, irascibile e che perde facilmente la testa, non si rende conto di quanto le parole di Aomine siano vere, ritrovandosi ad incolparlo solo perché non riesce ad ammettere i suoi sentimenti per lui. Semplicemente perfetti, ottimo lavoro.
Utilizzo del pacchetto: 10/10
Mi complimento con te per l’ottimo lavoro che hai fatto con l’utilizzo del pacchetto. Speravo che al contest spuntasse una storia del genere e hai avverato e colmato le mie aspettative. Un ottimo lavoro.
Gradimento personale: 5/5
Come avrai capito tu stessa la storia mi è piaciuta molto. Ha descritto uno spaccato di vita liceale con due personaggi che non è per niente facile descrivere, rendendoli esattamente loro. Tanto di cappello, perché Aomine è il mio personaggio preferito di Kuroko in assoluto.
Titolo e impaginazione: 4.5/5
Il titolo rispetta la storia e ti da quella curiosità in più che ti sprona a capire perché, un giorno da innamorati, sia da dimenticare. Per quanto riguarda l’impaginazione della storia andava bene. Non sono una fan del Book Antiqua come carattere (deviazione professionale che mi fa amare il Times New Roman), ma era leggibile e non dava fastidio alla vista. Gli accapo andavano bene.
Punto bonus: 1/1
Ti meriti il punto bonus per aver utilizzato tutti e cinque i punti del pacchetto.
Totale: 36/41 |