Ciao, fervens!
Parto con l'augurarti una felice e serena vigilia di Natale: che tu possa veramente trascorrerla con i tuoi cari e con i tuoi affetti più importanti.
Se sono qui è perché volevo lasciarti un piccolo regalino atto a simboleggiare la serata: sarò lento, ma a poco a poco prometto che mi ritroverai al passo con la raccolta ;)
Col rischio che questa finisca per divenire una delle poesie più belle della tua raccolta, volevo farti i miei più sentiti complimenti per la resa dei versi di questo componimento. A primo impatto la poesia mi ha trasmesso moltissime sensazioni: dalla caparbietà alla tenacia del protagonista, dalla rassegnazione alla contemporanea fiducia nei sensi e nella ragione. E, per di più, ci ho letto anche un pizzico di eros, quel tocco di classe che, se ben dosato, rende fini anche i testi più grotteschi.
E questa è una poesia che di grossolano ha veramente poco: tutto ottimamente fissato, tutto magistralmente gestito, in versi che incastrano alla perfezione il mondo poco fisico dell’astronomia, puntando il massimo sulla circolarità della composizione e dell’assioma “andiamo a bruciar le stelle”; una frase che già di per sé segna il conflitto che si mormora in tutta l’opera. Qui nasce la rassegnazione, scossa dalla precedente caparbietà, l’illusione (farfalle sugli occhi/ illusi) che si possa effettivamente salire alle costellazioni, dare alle fiamme il firmamento. Qui nasce l’idea del tutto inumana di farsi diamanti, di brillare come le stelle e di prenderne, perciò, il posto: qui nasce la voglia di realizzarsi e di spiritualizzarsi a figure divine.
Sotto un cielo stellato - probabilmente fautore del sentimento amoroso, pura realizzazione romantica e poetica per antonomasia - si consuma l’apoteosi dell’Amore (entità personificata e pulsante, viva come protagonista del componimento, messa in risalto dal rottura sintattica presente al verso quattro, che lo pone al centro della prima strofa).
Quella che ho appena finito di leggere è forse la poesia più romantica di questa raccolta, libera da quei vincoli un po’ chiusi, introversi e ammantati di grigio di cui ultimamente avevo letto. Se dovessi scegliere un colore per Supernova, direi sicuramente porpora o vinaccia: credi di concordare con me? :P
Spettacolare: è tutto ciò che ho da dire per concludere questa recensione sicuramente non in grado di competere con la bellezza eterea di questi versi. Ricorderò con piacere i significati di queste tue parole.
Makil_
P.S. Ho da poco aperto una pagina autore su facebook (puoi arrivarci cercando "Makil_" sul network o direttamente dalla mia bacheca qui su efp); se ti va di seguirmi e se hai la possibilità di farlo, mi piacerebbe molto invitarti a lasciare un "mi piace", così da rimanere sempre aggiornato su ogni mio lavoro ;)
Ancora tantissimi auguri, carissimo! (Recensione modificata il 24/12/2017 - 03:32 pm) |