PRIMO POSTO PARI MERITO, CON UN TOTALE DI 50/50
15/08/2010 Il giorno dell’addio, di Nina Ninetta
Grammatica e Stile: 10/10 (5/5 di g. e 5/5 di s.)
Per il parametro della grammatica non ho segnato tutti gli errori; inoltre non ho tolto punti per l’uso improprio della D eufonica e per errori che sono indubbiamente di battitura (spazi mancati, ecc.)…
La grammatica è praticamente perfetta, ti faccio i miei complimenti per la cura che hai dedicato a questa storia: ti segnalo solo che ci sono dei piccoli refusi nel secondo capitolo, ma non sono errori ortografici o grammaticali.
Lo stile che hai utilizzato è semplicemente meraviglioso: è scorrevole e al tempo stesso ben costruito, e riesce perfettamente a far entrare il lettore all’interno dei pensieri dei due protagonisti; ho trovato molto adatte anche le tue scelte lessicali, che rappresentano ottimamente sia l’età che il grado d’istruzione dei protagonisti. Ho trovato descritte in modo molto naturale anche le scene che rischiavano di sfuggirti di mano, come quella dello sgabuzzino e la penultima prima dell’epilogo, in cui Antonio rivela la verità alla sorella pur di allontanarla da Sergio: anche nella descrizione de rapporti intimi tra i due protagonisti non sei mai caduta nel volgare o nella fretta, mantenendo la linearità delle frasi ma riuscendo anche a trasmettere l’atmosfera passionale di quegli attimi, che si amalgama perfettamente con il modo di narrare introspettivo che hai usato. Stupendo anche l’inserimento iniziale di quella citazione, estremamente romantica così come ricoperta della consapevolezza di un’imminente disfatta.
Trama e Originalità: 12/12
Questo forse è il punto di maggior pregio della tua storia, anche se è veramente difficile trovarle un solo difetto: essa è tremendamente reale.
L’inizio pare qualcosa di già visto: lui e lei stanno insieme una notte, poi si lasciano senza nemmeno essersi presentati e improvvisamente, pochi giorni dopo, si rincontrano a una festa e vivono felici e contenti il loro amore. E invece, mi hai completamente spiazzato: certo, non mi sarei assolutamente immaginato una storia tutta rose e fiori, ma un finale del genere è stato abbastanza “distruttivo”: Sergio ha un figlio e non l’aveva rivelato a Lily, facendole invece credere di sapere tutto su di lui. È una storia che probabilmente è successa e succederà ancora, completamente diversa dal mondo “magico” della letteratura. Anche le altre tematiche che tratti in sottofondo sono perfettamente verosimili, e ciò rende ancora più intrigante il tutto: il trasferimento lontano da casa, i problemi con l’università, le molestie fuori dalla discoteca, la cognata str***a e il fratello iper-protettivo che fa di tutto per impedire che qualche suo dipendente anche solo guardi la sorella, eppure la porta a tutte le feste. Il finale, infine, riesce a racchiudere tutto il dopo in maniera eccelsa, lasciando capire al lettore che, nonostante per Lily l’illusione sia finita, il ricordo di Sergio le resterà per sempre, nel bene e nel male.
Utilizzo del Pacchetto Venere: 9/9
Genere – Romantico: Beh, qui c’è poco da dire: il genere della storia è quello e l’hai usato alla perfezione, sia sul piano sentimentale che su quello più passionale. 3/3
Prompt/Oggetto – Alba/Tramonto: La scena del tramonto su Milano è descritta in modo approfondito ed evocativo, è semplicemente meravigliosa. 3/3
Obbligo – Coppia Het: Diciamo che qui avrei potuto sforzarmi un po’ di più per trovare un obbligo più difficile, ma almeno così sono stato sicuro di non demolire il gradimento personale (le storie molto romantiche con coppie slash non mi vanno molto giù, quindi…). Comunque la coppia protagonista è Lily/Sergio, quindi meriti il punteggio pieno. 3/3
Caratterizzazione e introspezione dei personaggi: 10/10
Partiamo dalla protagonista, Lily: innanzitutto ti ringrazio per non aver scritto ogni volta Liliana (è il nome della mia odiata vicina di casa che mi ha messo la canna fumaria davanti alla finestra mentre ero n vacanza, non l’avrei potuto sopportare!). Ora ritorno serio: come ti ho già detto, il punto di forza di questa ragazza è che pare veramente una persona reale; come tutti ha le sue paure, i suoi sogni e i suoi desideri, che cerca di assecondare nonostante essi comportino delle conseguenze non indifferenti. E, arrivata alla fine, fa ciò che ognuno avrebbe fatto: dà uno schiaffo a Sergio e lo lascia per sempre; vista da fuori la loro situazione ci viene da pensare che non sia “nulla di che”, anche perché Sergio e la sua ex si sono definitivamente separati e Alonso vive in Spagna, ma chi ci si trova in mezzo sa benissimo che il sentirsi traditi distrugge ogni logica.
Sergio, invece, è il latin lover della situazione (ma devi proprio metterne uno per storia, eh? ;-); è una persona, come Lily, che cede alle proprie passioni nonostante esse vadano contro il suo interesse lavorativo e nonostante ci sia la sua “voce della ragione” (Mirko) che prova a distoglierlo dalla follia dell’amore impossibile. Anche lui, come tutti gli altri protagonisti di questa vicenda, si comporta come farebbe probabilmente uno di noi: sembra che per lui Lily sia tutto, ma invece, forse involontariamente, le nasconde la sua vera identità. Passiamo poi ad Antonio, l’odioso fratello di Liliana manager di chissà quale compagnia telefonica (classico esponente della categoria super-mega-ultra-direttori): diciamo che fa un po’ da antagonista, “spiando” prima la sorella durante il passionale lento che balla con lo spagnolo e infine sbattendole in faccia la verità, che sarebbe potuta venire a galla perfettamente anche in un altro modo… diciamo che fa troppo “il padre”, come anche la ragazza nota con amarezza. E, per finire “in bellezza”, Beatrice: realisticissima anche lei, fin troppo… parenti così ne hanno tutti, finti fuori e ignobili dentro.
Titolo: 2/2
Posso chiederti una curiosità? Perché c’è anche la data come se fosse un calendario?! Ti dirò che non riesco proprio a valutare questo aspetto, pertanto mi sono concentrato più che altro su “Il giorno dell’addio”: perfetto. Un titolo assolutamente pertinente con la trama, che incuriosisce il lettore e stimola molti scenari possibili nella sua mente con il proseguire della narrazione, fino allo schiaffo e al colpo di scena finale; anche la data, alla fine, non ci sta così male, pertanto non posso fare altro che darti il massimo del punteggio.
Gradimento Personale: 7/7
Nina, complimenti! La tua storia è riuscita a prendermi tantissimo, grazie allo stile, all’eccellente introspezione e dal realismo che la contraddistingue fin dall’inizio; me ne sono completamente innamorato e non posso fare altro che dirti che il punteggio così elevato è assolutamente meritato (è il primo punteggio pieno che do, devi esserne orgogliosa!). Ti ho inoltre assegnato il premio speciale “Rivelazione femminile” per Lily, perché non penso di aver mai trovato un personaggio femminile così completo sia dal punto di vista caratteriale che da quello della sua storia personale. Bravissima! |