Recensioni per
Scattered pictures
di Hotaru_Tomoe

Questa storia ha ottenuto 351 recensioni.
Positive : 351
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/01/18, ore 18:56

Eccomi anche qui.
Allora, questa OS è piuttosto particolare, ambientata in un contesto fuori dagli schemi, quasi AU... Grazie per il chiarimento delle immagini, la prima è stata piuttosto utile.
Ad ogni modo, è particolare ma l’ho apprezzata molto, questa specie di “razzismo” verso le coppie diverse, fuori dagli schemi, che non siamo abituati a vedere, e l’incapacità di molti di andare oltre ed essere semplicemente felici per queste coppie e per la LORO felicità, che di fatto è l’unica cosa che conta davvero. La storia riprende molto l’omogobia e le difficoltà che riscontrano ancora oggi le coppie omosessuali - divertente, quasi, visto che i Johnlock lo sono - a farsi accettare dalla società, convivendo con offese e scarsa accettazione. È lunga, articolata e ben scritta, mi piace che sia iniziata con un flashback, quando John è Sherlock sono ancora molto giovani e non si conoscono... eppure, sanno già di essere diversi. Mi si è stretto il cuore quando John viene aggredito solo per il suo essere diverso, cosa che purtroppo accade anche adesso, anche se siamo nel 2018.
Sinceri complimenti, ancora una volta :)

Recensore Master
15/12/17, ore 21:55

E' una storia molto... tenera, soprattutto il finale (ho dovuto davvero per la vita di John), ma, in realtà, anche molto profonda, vista la questione portatori di nastro VS senzanastro. Volendo, la si può anche vedere come una metafora di quanto accade nel nostro mondo a coppie come John e Sherlock.
Le immagini, poi, danno un tocco in più di realismo alla storia che ho apprezzato moltissimo.
Viviana

Recensore Master
14/11/17, ore 09:48

Così come altre tue storie che abbiamo già letto, questa ha come tematica principale non tanto la relazione sentimentale tra John e Sherlock (che addirittura passa in secondo piano), quanto la tematica sociale che fa molto più che da sottofondo. Succede spesso, specie nelle alternative universe di un certo tipo come le soulbonding o le omegaverse, di incappare in mondi in cui le ingiustizie sociali e la disparità di genere sono ancora più accentuate che nella realtà. E di tanto in tanto hanno risvolti crudi e drammatici. Ma di solito queste situazioni fanno più che altro da sfondo, sono problemi in cui incappano i protagonisti prima di risolvere il tutto e poi vengono dimenticate a pro di quella che è la tematica principale ovvero l'amore che trionfa su tutto. Qui e in questo caso non è strettamente così. Ho avuto la sensazione che, pur essendo John e Sherlock i due protagonisti della storia, la loro storia d'amore fosse quasi messa da parte a pro del sottolineare in quale tipo di mondo questi vivono. Un mondo in cui si ghettizza chi è "senza nastro", tanto per cominciare. Ma non solo, un mondo dove chi ha il nastro ed è in una relazione, dev'essere per forza felice. Perché se hai il nastro e hai un'anima gemella, allora è impossibile che tu sia infelice o che possa non accettare l'altra persona. L'analisi fredda e razionale che Sherlock compie a metà storia e mentre è su una scena del crimine, analisi che riguarda proprio l'idea che le persone col nastro possono anche uccidersi tra "anime gemelle" e che le ingiustizie domestiche esistono, non poteva esser fatta da uomo più lucido e distaccato di lui. Credo che quello sia stato il momento in cui la trama prende per definitiva vie traverse da quelle che ci si sarebbe aspettato.

Più in generale, tutta la storia è ricca di episodi del genere. Quello che mi ha colpito di più è stato il licenziamento di John all'inizio della storia. Licenziato perché un "senza nastro" è una persona poco empatica. Qui c'è un problema radicale di fondo, ovvero l'idea di star vivendo (da parte di chi ha il nastro) in un'utopia che utopia non è affatto. Sono assolutamente convinti che siccome hanno il nastro e un'altra persona, allora le cose siano per forza e sempre quelle che dicono loro, che esista una sola verità. Ciò che in realtà succede è che c'è tutta una parte non vista in questa storia e che potrebbe benissimo riguardare violenza domestica, femminicidio e quant'altro. Tutto questo non viene detto, ma si percepisce che è così.

Ad ogni modo, Sherlock e John. Confesserò che a me ci sono diversi punti che delle soulbonding non riesco ad accettare mai troppo. Prima di tutto l'idea che una persona abbia un'anima gemella e che tu possa essere felice solo con lei. E se questa vivesse dalla parte opposta del pianeta o se fosse morta? Sarebbe molto ingiusto un mondo del genere e molto più imperfetto di quanto non si voglia credere. Per questo tendo sempre a evitare di leggerne. Qui ho apprezzato davvero tanto il fatto che alla fine Sherlock e John rimangono loro stessi. Non gli cresce il nastro perché si sono incontrati, non sviluppano un legame magico. Rimangono loro e il loro amarsi in maniera pazzesca. Un amarsi che il resto del mondo sembra divertirsi a voler sminuire solo perché non c'è nessun benedetto nastro.

Sì, è una storia che parla di ghettizzazione, razzismo, omofobia e ingiustizie. Uno spaccato tristemente realistico del mondo trattato come al solito in maniera superba.
Koa

Recensore Master
13/11/17, ore 23:26

Quel "Ti ho sentito, sono qui" finale racchiude tutto l'amore del mondo anche perché correda, come dolce didascalia, quella splendida immagine di Sh, inginocchiato di fianco a John, che gli comunica tutta la sua disperata attesa e la vitale necessità di riaverlo con sé. La frase, che Watson trova la forza di pronunciare su quel letto d’ospedale, è quanto di più significativo possa essere detto da chi ama davvero. Quelle pochissime parole, nella loro essenzialità, significano tutto ciò che ci si aspetta in un grande amore che è, soprattutto, l’esserci sempre, l’esaudire il desiderio più profondo di non separarsi mai l’uno dall’altro.
John sa che Sh ha bisogno di sentirlo vicino a sè e non accetterebbe più di essere da solo perché, dopo di lui, non riuscirebbe a sopravvivere al vuoto lasciato da una persona che gli ha fatto conoscere la bellezza di una strada condivisa ed il calore dell’essere in due, complementari ed indispensabili l’uno all’altro.
Molto tenero e disarmante quell’appello, quasi ingenuo, che il consulting lancia al capezzale del suo compagno, parlandogli di assunzione di responsabilità che dev’essere assolutamente onorata (“…Ci dobbiamo sposare, ricordi?..”) Come se John avesse scelto di stare lì, in coma, su quel letto d’ospedale.
Sono partita dalla fine della storia perché non volevo dimenticarmi di metterne in risalto l’assoluta credibilità e la grande suggestione emotiva, anche se fiumi di parole sono state spese, purtroppo pure a casaccio, su quei due ma le tue, come quelle di pochissimi altri Autori della Sezione, mi riportano, come fosse la prima volta, a qualcosa di passato e di mai dimenticato, di profondo e di dolcemente intrigante come tutta la potenzialità sentimentale che l’incontro tra Holmes ed il triste reduce di guerra ha fatto intuire durante le Serie BBC.
A proposito dei personaggi, pur nel contesto diverso, l’Universo dei “Portatori di nastro e dei Senzanastro”, hai saputo mantenere perfettamente IC le loro caratteristiche, da Mike a Greg, da Mycroft a Donovan ed Anderson. Ma è soprattutto nei due protagonisti che si vede la tua rara capacità di capire una figura come quella di Sh o quella di John e di trasporle, senza deformazioni, in una storia tutta tua. E, come ho scritto più volte, non è solo Holmes ad avere una personalità labirintica e difficilissima da inquadrare in canoni precisi. Anche John, con la sua mitezza, cela dei lati del suo carattere che risultano sorprendenti.
Questa è una storia davvero intensa, scritta con il tuo consueto collegarsi direttamente al cuore delle persone, lettori e personaggi, facendone uscire immagini e sensazioni irripetibili.
Inoltre, l’idea dei “nastri”, che connotano delle persone, creando, però, anche dei grossi problemi legati all’ipocrisia di molti, è molto interessante dal punto di vista del contenuto di una storia d’amore e d’intolleranza. Quest’ultima, infatti, l’hai resa terribilmente concreta proprio grazie alla presenza o meno dei particolari contrassegni.
Chiudo la mia chiacchierata con un complimento particolare alla tecnica narrativa, originale senza dubbio, per cui, in un testo narrativo consueto, inserisci delle immagini che animano davvero il fluire, già di per sé avvincente, della storia.

Recensore Veterano
13/11/17, ore 13:12

ciao
Mi piace il tuo lavoro ed adoro questi due ma non è per questo che voglio farti i complimenti.
Ogni volta che leggo una storia in cui i pregiudizi, le credenze o le più banali consuetudini creano discriminazione mi ribolle il sangue.
Nessuno, NESSUNO, ha il diritto, per qualunque motivo pensi di potere, di credersi migliore di un altra persona.
L'orientamento sessuale ma anche la sola differenza di genere, la nazionalità piuttosto del colore della pelle o il credo religioso non devono essere criteri di valutazione degli esseri umani o peggio, di discriminazione.
Fino a quando le scelte e le azioni di una persona non diventeranno il solo ed unico criterio di valutazione?
Per questo trovo che sia importante che anche quì, nel nostro paradiso di fantasie, si cerchi di far passare il messaggio e ti ringrazio per averlo fatto una volta di più.
A presto 

Recensore Veterano
09/11/17, ore 23:40

Sono felice di vedere il tuo aggiornamento anche qui e felice di vedere che nonostante le difficolta' di inserimento delle appendici il tuo lavoro risulta pressoche' perfetto . Non oso nemmeno immaginare il lavoro immane che si nasconde dietro cio' che noi reputiamo svago ma sappi che in giorni di stress e altri problemi piu' o meno gravi gli autori come te a noi e me in particolare danno quella mezz'ora di stacco dal duro mondo reale . Ti ho gia' espresso i miei pensieri ieri quando hai pubblicato la storia in inglese ma ora approfitto della lingua madre per ringraziarti profondamente . Non vuole essere una ruffianeria bensi' il riconoscimento del tuo valore come autore . Ora basta perche' le 5.30 del mattino arrivano presto e spero che le mie gatte mi facciano dormire stanotte grazie della mezz'ora di egoistico distacco dal mondo reale che mi hai concesso con affetto Lacri.😻😻😻😻