Recensioni per
Northern Lights
di Anya_tara

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/11/17, ore 15:13

Care ragazze
(ammesso che siate due ragazze e io non abbia preso l'ennesimo granchio),
confesso di non essere nuova al vostro universo e di aver sbirciato anche io, di tanto in tanto, e andandomi a leggere in maniera spudorata le parti che più mi intrigavano (no, non conosco vergogna, ma saltare le pagine è un diritto insidacabile ed inalienabile di noi lettori). Oggi mi decido a lasciarvi una recensione; via, rompiamo il silenzio e facciamoci avanti!
Sono arrivata attratta dalla coppia.
Lo confesso.
Una decina di anni fa, bazzicando per la rete, trovai un sito dedicato a questa coppia non-canonica (non canonica dal punto di vista del fandom duro&puro, sia chiaro). E ti dirò, era un'accoppiata interessante. Diversa. Una specie di aria fresca, pure se gelata. Come se il Buran avesse scavalcato la banchisa polare e si fosse infilato dritto dritto in casa mia attraverso il solito spiffero maledetto.
Spiffero che è arrivato anche tramite questa storia; e siete state brave a farmi sentire il freddo, siete state brave a condurre le danze, siete state a mostrare e a non dire, siete state una piacevole distrazione in un uggioso e piovoso pomeriggio di novembre.
E diciamo che avete messo anche una pezza a quell'improbabile scena in SoG, dove Camus torna in sé alla morte di Shura (mentre di Milo ce ne freghiamo bellamente). E questo è il Camus di SoG, sensa se e senza ma; uno che getta il sasso e nasconde la mano, uno che scappa per essere rincorso. È talmente aderente a quel Camus che devo farvi i complimenti, davvero.
Un unico appunto, però, ci sarebbe; anzi, facciamo due.
Immagino anche io che Camus e Shura siano tra i Santi di Athena più poliglotti, ed essendo un Santuario cosmopolita, una sorta di lingua franca la si debba aver trovata, per non rischiare una Babele vivente. Però, elencare le lingue parlate e comprese da entrambi mentre i due piccioncini sono in sentimentali faccende affaccendati, spezza il ritmo della narrazione. Forse avete inteso quel passaggio come una salubre boccata d'ossigeno; ma è durata troppo, quasi il tempo di una sigaretta. Che di solito si fuma dopo, non durante.
Il secondo, sono i puntini di sospensione. Sono troppi. Davvero troppi. So che rispondevano ad un ritmo preciso, ma, anche in questo caso, dilatano troppo i dubbi e le perplessità dei nostri eroi.
Una sola domanda: ma Milo, in tutto ciò?

Alla prossima!