Recensioni per
Diademi di Quetzal
di fervens_gelu_

Questa storia ha ottenuto 146 recensioni.
Positive : 146
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
27/12/17, ore 15:27

Ciao fervens!
Dopo aver finalmente risposto alla tua meravigliosa recensione presso la mia ultima composizione poetica, eccomi qui a parlare un po' del tuo modo di fare poesia, che mi ammalia e mi coinvolge ogni volta di più. Questo componimento, in modo particolare, mi ha colpito non poco: gli ho voluto dedicare un tempo adatto ad analizzarlo (per quanto possibile nelle mie capacità) in piani che poche altre volte ho considerato.

Versi brevi, ma significato immensamente profondo, per una poesia che ha una sua bellezza assoluta.
Questa è senz’altro una composizione dedicata a chi come noi (sì, mi prendo il merito di essere un “poetucolo” xD) sa far schiudere le porte del cuore e dell’anima e così ascendere al cielo attraverso l’utilizzo non di un missile, non di un deltaplano, ma di una semplice penna.
Laddove la penna è la realizzazione terrena della possibilità di raggiungere il cielo solo attraverso l’inchiostro: lo stilo deve senz’altro essere annacquato da quel viscoso liquido che dipinge, invece, la figura dell’amata (il calamaio, nel caso specifico, che è colmo dell’essenza “di te”).
La scrittura – qui la poesia – è la chiave per aprire i battenti del cielo, elemento cardine anch’esso dell’opera: non a caso la prima parola del verso è il verbo “incielarsi”, utilizzato anche da Dante nel Paradiso della Commedia, che etimologicamente produce proprio il senso dell’azione descritta: “andare nel cielo”, “ascendere alla beatitudine del regno dei cieli”.

E' importante la musicalità assegnata ai versi, qui più facili da analizzare in quanto brevi, dettata da un’allitterazione della vocale “i” e scandita essenzialmente dalla loro semplice, ma non topica, impaginazione. Ogni verso è conciso nella sua brevità, diretto. 
Non mi sfugge, certamente, il pronome riflessivo iniziale “mi”, che non solo riversa l’azione sul soggetto, ma ne rimarca la presenza in quanto protagonista e fautore del “miracolo” poetico, ponendolo quasi al centro della poesia.
 
Un’altra poesia impeccabile, meravigliosa e tanto originale; diversa sì dalle solite e dal solito schema, ma non per nulla meno sentita. Versi semplici che celano un valore inestimabile, un significato profondo che sfiora le corde del cuore, in questa lode all’amata e alla poesia… l’arte più bella del creato.

Sempre tantissimi complimenti, mio caro, e grazie per questi splendidi, dolci versi. 
Makil_
 

Recensore Master
14/11/17, ore 13:57

Buon pomeriggio.
Una poesia molto originale, direi! A dire il vero, mi sembra ermetica, molto chiusa, molto da poesia dalle caratteristiche novecentesche...
Hai scelto qualcosa che richiama il classico, ma in modo complesso.
Bene, sei sempre una sorpresa! ^^
Buon proseguimento di giornata e a presto :)