Ciao, eccomi per l'ABC delle recensioni :)
Premetto che la mia ignoranza del gioco non mi ha impedito di leggere la storia, anzi: sarebbe potuta tranquillamente essere un'originale (forse cambiando i nomi?). Ci sono pochi riferimenti al fandom (non so se per i gdr si possa parlare di fandom in realtà...), se non per Melody che viene nominata (che sembra essere solo una compagna di classe come tante, dal mio punto di vista) e per Lynn (che è Laety, giusto? ...quindi Dolcetta dovrebbe essere Laety e non Peggy, se ho capito bene).
La trama di per sé è molto semplice: due ragazze che si conoscono, fanno amicizia e scoprono di provare qualcosa l'una per l'altra. Ma la storia offre degli spunti più interessanti, come il sogno di Peggy di fare la giornalista, o il fatto che le due si siano incontrate durante la giornata d'arte (anche se forse qui interviene la mia scarsa conoscenza dell'ambientazione: cos'è la giornata d'arte? è qualcosa che ha a che fare con la scuola o con eventi pubblici esterni? In un primo momento avrei optato per la prima, ma dubito che a un evento scolastico ci sia tutta questa libertà di muoversi e di andare in giro a parlare con la gente...). Ci sono piccoli salti temporali, in breve si passa dalla loro conoscenza alla scoperta di quel sentimento nuovo che entrambe provano (anche se noi conosciamo solo le turbe mentali di Peggy!), ma questo non condiziona negativamente la scrittura, tutt'altro, questa scivola dolcemente, come se venisse accompagnata dalla penna (o tastiera!) di chi scrive.
L'ambientazione mi rimane un po' nebulosa, ma è sicuramente perché, essendo una fanfiction, non è rilevante darle peso: chi la legge conosce il gioco e quindi non ha problemi in questo senso. Comunque, a me sembra che la vicenda si svolga in un paese anglofono, anche se con esattezza non saprei dire quale (potresti dirmelo? giusto perché così, se mi capiterà di leggere di nuovo in questo fandom avrò le idee un po' più chiare!), in un primo momento avrei optato per gli Usa, in un secondo per la Gran Bretagna. Ma, ripeto, non ne sono affatto sicura.
Lo stile è molto semplice, prevalentemente paratattico con una preferenza per le coordinate per asindeto (cioè usi le virgole senza congiunzioni per raccordare più frasi: non è un errore, proprio no, va bene se le due frasi sono logicamente accostabili): questo ti permette di non incappare in errori e la storia, a livello sintattico, non ne ha alcuno. Neanche a livello grammaticale, e, trattandosi di una traduzione, l'ho molto apprezzato. Mi è già capitato in passato di leggere delle traduzioni, ma non erano fatte granché bene; invece la tua è molto curata, sia sotto l'aspetto della costruzione della frase che di quella dei singoli sintagmi.
Ho un solo appunto da farti, ed è a livello lessicale: "in cuor suo ricercava che non poteva essere": "ricercava" non mi sembra il verbo adatto, perché indica una ricerca e qui (anche provando a intendere in senso lato, come una ricerca interiore) mi pare che stoni un po'. Forse un verbo pensandi sarebbe meglio (non conoscendo la versione in lingua originale, ti dò un suggerimento specificatamente sull'italiano) ;)
Conclusione. Ho trattato, per più di metà della recensione, la storia come se l'avessi scritta tu (anche se non è così... o, almeno, non del tutto), in modo da farti notare piccole cose che in un testo originale ti avrei segnalato... spero che non sia un problema, penso che l'opinione altrui (anche se qui si tratta di una traduzione) sia utile per aiutarci a migliorare (ho visto che hai solo una storia scritta da te, sarebbe interessante leggerla per poter fare un confronto!). Comunque, tralasciando questi discorsi, è stata una lettura molto piacevole, e sono contenta di essermi buttata a capofitto in un fandom "estraneo"!
Alla prossima :D
Ps. Questa recensione partecipa all'iniziativa "10.000 recensioni in un anno" del Giardino di Efp |