Recensioni per
Non uccidere.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/05/22, ore 21:17

Sono passati anni, recensisco adesso.
Questa oneshot merita di essere ricordata, così come l'iconico richiamo al poema di Edgar Allan Poe, The Raven.
Il Corvo gracchia "mai più",  "nevermore".
Il dolore di Andrè, per avere ucciso un uomo (che stava per uccidere la sua Oscar),  è perfettamente in linea con il suo personaggio. André non è un soldato. Lo diventerà solo per amore. André è un uomo di pace, disposto a lottare e morire per difendere chi ama e per i suoi ideali. Ma per lui uccidere non è mai stata una soluzione.
Quel corvo gracchiante non sarà di buon auspicio per loro. Disturbante ed angosciante.Perfettamente adeguato all'atmosfera cupa della caccia nel bosco.
Brava.


 

Recensore Veterano
21/12/19, ore 09:38

Ciao Agrifoglio,
la mia frequentazione del fandom negli anni è stata molto altalenante e mi pare di non aver mai letto niente di tuo, così stamane ho scelto a caso questa tua os e sono stata molto felice di averlo fatto. Mi piacciono molto i racconti che spaziano su temi desueti e che vengono trattati con una intelligente analisi.
Mi è piaciuta molto e mi piace anche tanto come scrivi.
Buona giornata e grazie

Recensore Master
23/11/19, ore 09:39

Ciao Agrifoglio,bella e diversa questa one shot. A partire dal titolo ben è racchiuso il messaggio di questa storia. Non uccidere,il V comandamento,che getta André in uno stato di dramma interiore,la sua anima è dilaniata perché sa che non aveva scelta,o Oscar o il malvivente. Ma i colpi di quel che ha fatto li accusa dopo,tutto ancora più enfatizzato dalle parole di Oscar, della nonna, del Generale. Nessuno sembra capirlo,c'è chi lo elogia,chi lo sgrida. Lui,a differenza della donna che ama,non proviene da una nobile famiglia dedita alla carriera militare,oltre ad avere un carattere più riflessivo e pacato. È molto bello come,durante l'azione,siano stati rappresentati i vari stati dell'animo di André associati alla natura,malinconica. É uno scritto poi,oltre che introspettivo,anche dinamico per le scene di combattimento,generando un bell'accostamento. É interessante riportare la mente del lettore alle prime puntate,molto meno trattate,dove la stessa Oscar credeva in quei valori con i quali era cresciuta. Per quegli uomini uccisi sarà stato il Duca d'Orléans probabilmente e,anche se la loro vita era già segnata dal boia,resta per André la tragedia di aver compiuto l'atto materiale con le sue mani. Un saluto. :)
(Recensione modificata il 23/11/2019 - 09:40 am)

Recensore Master
26/11/17, ore 16:45

Ben scritta, con un tema molto diverso da quelli che di solito prevalgono nel fandom. Molto interessante e con una buona introspezione. Brava.

Recensore Master
21/11/17, ore 13:40

Questa storia si sviluppa tra azione e introspezione. La parte dedicata all'azione è molto serrata, ben scritta e sviluppata, un episodio che avrebbe potuto accadere in ogni momento. Oscar che si butta nella mischia senza esitazioni è un classico, ed è "normale" che André percepisca il pericolo che incombe su di lei. Anche lui agisce d'istinto, senza esitazioni per salvare la donna che ama.
Ma è un ragazzo ed è assalito dai sensi di colpa per aver messo fine ad una vita. Nell'anime ad entrambi non piace l'idea di uccidere e non lo fanno volentieri. André mostra tutta la sua sensibilità, il tempo gli farà capire che il senso di colpa verrà attenuato da altri principi.
Anna

Recensore Veterano
20/11/17, ore 20:41

Bellissimo racconto, i miei complimenti.

Hai descritto con molta precisione dei veri sentimenti, il pentimento, il senso di colpa, la sensibilità verso il valore della vita umana.

I due punti di vista differenti: quello di Oscar, ormai abituata al suo mestiere, che non si lascia più suggestione dalla presenza di un agguato e quindi, dalla difesa anche a costo di morire; il punto di vista di André è invece molto più sensibile e sentimentale.

Egli non è ancora pienamente consapevole del suo ruolo, in cui, fra le varie competenze, esiste anche la freddezza di agire per difendere il proprio padrone, costi quel che costi.

Quello che le Guardie hanno ucciso come un brigante attentatore, è per André un semplice uomo, come lui stesso.

E lì secondo André inizia a comprendere la vera differenza fra lui, uomo del popolo come quel brigante, e Oscar, che non guarda in faccia a nessuno perché "un assassino è per sempre un assassino".

Questa differenza di punti di vista si riaprirà durante le indagini contro il Cavaliere Nero che, se fosse stato per Oscar, sarebbe dovuto finire giustiziato ma, grazie alla sensibilità di Andrè, che ne riconosce il valore umano, verrà poi liberato per proseguire la carriera di giornalista.

Recensore Master
20/11/17, ore 02:01

Bella la fiction!
Mi è piaciuta....naturalmente è scontato però visto che nessuno l'ha accennato lo faccio io..il duca d' Orleans in uno dei suoi numerosi tentativi di eliminare la famiglia reale, questa volta ha preso di mira il principino ignaro, durante una battuta di caccia.
Ciò che mi ha colpito positivamente del racconto è che si differenzia dalle solite fiction su Oscar,alcune anche belle per carità ma c'era bisogno di qualche novità, c'è tuttora bisogno che si racconti qualcosa anche dei primi episodi della serie quelli di maggior splendore ed entusiasmo....gli anni fulgidi di Oscar in corsa verso le più alte vette di notorietà ed eroismo..
Davvero molto emozionante la scena del duello...quando una legge fiction di Oscar è questo che vorrebbe trovare!
L'amore e il sesso ci stanno per carità ,ma il tutto diventa monotono e ripetitivo se Oscar e Andrè non sono più Oscar e Andrè ma diventano altro.
Mi è piaciuto proprio questo Andrè, incarna molto bene la sua sensibilità e nobiltà d'animo ma anche la sua inesperienza, innocenza,fragilità che ,a 16 anni sono più che legittime.
Non mi sono mai chiesta se l'Andre ' della Ikeda fosse un tipo religioso, non credo frequentasse ogni domenica la chiesa, lui cominciò a frequentare quegli ambienti quando divennero covo segreto per riunioni clandestine anti monarchiche,verso il 1787/88;tuttavia sia Andrè che Oscar (vedi episodio duca di Germain)coltivano un gran rispetto per la vita umana e certamente evitano ,per quanto possibile l'omicidio.
In questo caso però si è trattato di legittima difesa.....mi è dispiaciuto che Andre alla fine resti solo in disparte,trafitto dai sensi di colpa senza nessun conforto né da parte di Oscar, né di sua nonna, né una parola del generale.....eppure non mi stupisco in fondo,lo conosciamo per la sua introversione e riluttanza specialmente quando si tratta di qualcosa che riguarda la sua Oscar.
Brava,continua a scrivere!,Grazie. Notte
(Recensione modificata il 20/11/2017 - 02:15 am)

Recensore Veterano
20/11/17, ore 00:38

Brava, hai descritto con maestria l'immensa sensibilità di André. Lui era un animo puro, temeva di abituarsi così tanto a uccidere da non provare più dolore nel farlo. Mi viene in mente una fanfiction, nella quale, è Oscar a essere dilaniata dai sensi di colpa, per aver ucciso un uomo.
Complimenti per la ricercatezza lessicale.

Recensore Master
19/11/17, ore 12:28

Uccidere è un'esperienza atroce ed esecrabile per chiunque, figuriamoci per una persona di grandissima sensibilità come André!

Recensore Junior
18/11/17, ore 21:49

Questa one shot è veramente bellissima e scritta in modo sublime. Sei riuscita perfettamente a trasmettere il senso di angoscia e disperazione che ha colto il povero André, che si distingue sempre per la sua straordinaria sensibilità e per l'indefettibile senso del dovere. Inoltre il tema ed il tono della narrazione sono una piacevole novità rispetto alle storie che vengono scritte di solito, contro le quali non ho nulla da dire, anzi... ma il tuo racconto si è comunque rivelato un piacevole diversivo. Bravissima! Un abbraccio. S.

Recensore Master
18/11/17, ore 21:41

Bella la tua storia, ma così triste e ha ragione André ad essere così scosso, ha ucciso un uomo per proteggere la donna che ama, ma è un peccato che lui sia rimasto così scosso e oscar non abbia potuto aiutarlo e consolarlo, bella comunque brava