Mi è piaciuto molto questo parallelisimo tra Mick che pensa e Mick che agisce, così come il contrapporsi tra la sua natura di vampiro e quella di umano.
La gelosia profonda che prova per George, che spudoratamente guarda Beth, nonostante la sua presenza, nonostante sappia che Mick sia il "compagno" della ragazza, rendono Mick profondamente umano, ma contemporaneamente totalmente conscio di essere anche un vampiro....Una creatura delle tenebre, della notte, che scalpita per uscire fuori e polverizzare in un istante, chi osa insidiare la sua donna, l'unica donna che possa amarlo per come realmente lui sia. L'unica donna che lo conosca fino in fondo e che lo abbia accettato....! Ma proprio questo pensiero rivela a questo "essere speciale", che non deve temere niente e nessuno, perchè Beth lo ama totalmente, sia come umano, che come vampiro, domando la Bestia che è in lui, impedendogli di sentirsi un mostro e regalandogli così, quel "Lieto Fine" che per tutta la sua non-vita, ha creduto di non potersi meritare.
E questo trasforma Mick, lo rasserena, lo rende migliore, perchè sa di amare e di essere amato, perchè in fondo, è molto più umano, degli umani stessi....
Bella storia...hai fatto emergere ciò che più amo di Mick...il dualismo combattuto della sua doppia natura, che non gli impedisce mai, però, di fare la scelta giusta, seguendo sempre, quel cuore che non batte più nel suo petto, ma che invece, ne guida sempre i passi.
Quel cuore che è come se battesse sempre con forza dentro di lui...
Ciao.
Z. |