Ciao! E buon anno!
Mi presento, sono Flitwick e sono capitata sulla tua storia -lo ammetto- perché attirata dal tuo nick anziché la storia in sé.
Ti conosco "di fama" grazie alle storie sul fandom dei Pokémon. La primissima volta che ho letto una tua storia ero veramente veramente piccola ed era sulla Pokéshipping.
Se non ricordo male era su delle pozioni, o sbaglio? Non ne sono sicura, ma in ogni caso mi ha stupito vedere il tuo nome, non pensavo scrivessi anche qui.
Tanto meglio per me, mi è sempre piaciuto il tuo modo di scrivere quindi non potevo che esserne felice.
Premetto che sono una Merthur shipper, quindi dopo il tuo nick, e dopo aver visto il paring ho gongolato da morire.
Prima di parlare però della storia in sé e dei personaggi, ho solo alcune piccolissime cose che mi sono appuntata.
Sono davvero delle sciocchezze, ma preferisco fartele notare, alla fine bisogna cercare di migliorarsi no?
Dunque, quando scrivi: "La leggenda si riferiva ai bambini ma Merlin[...]" servirebbe una virgola prima del ma. Questo errorino è presente anche in un altro punto, non riesco più a ritrovarlo, ma c'è.
Altre tre piccole sviste: "nella notte tra il ventiquattro e il venticinque Dicembre," dicembre deve essere posto in lettera minuscola poiché non ha alcuna funzione reverenziale.
“Dove… dove sono?” La maiuscola è necessaria dopo i tre punti di sospensione.
Infine "Sì addormentò sulla sedia accanto al divano", il si non necessita di alcun accento poiché non è affermativo.
Detto ciò, ho finito di fare la signorina Rottermeier e passiamo alla parte succulenta, ossia la storia in sé.
Il titolo lo trovo estremamente azzeccato, anche se un po' prevedibile, ma alla fine i titoli sono sempre antipatici, spuntano sempre quando meno te li aspetti e quando ne hai bisogno non si palesano mai, mannaggia a loro.
Qualche giorno fa avevo visto di sfuggita un episodio di Merlin e mi era venuta una incredibile nostalgia di quell'universo magico.
Bramavo qualcosa da leggere e tu sei spuntata proprio al momento giusto. Ho aspettato a recensire perché non è proprio il mio forte, e si vede. Il tuo modo di scrivere è molto semplice e di impatto. Non si perde in fronzoli inutili, ma tende a essere piuttosto diretto, caratteristica che non mi dispiace. Preferisco vedere coi miei occhi che essere costretta a vedere con le parole di qualcun altro.
Questo Merlin che si accinge a scrivere ancora a Babbo Natale e a sperare in un vano ritorno della sua cutie pie preferita mi ha sciolto il cuore.
Lo fa sempre.
Mi sento tremendamente male per lui -nonostante io e Merlin abbiamo un rapporto difficile da definire- e la sua solitudine, i suoi ricordi che sbiadiscono mi rendono triste, molto triste.
La solitudine è sempre una delle prove più difficili da superare per un essere vivente, e il povero Merlin ci convive da troppo tempo.
Non riesce più a stare in compagnia d'altri perché sa che un giorno anche loro se ne andranno e lo lasceranno di nuovo solo e si aggrappa a quei ricordi sfocati che perdono di brillantezza. Cerca di ripassarli, come un disegno, ma una volta perduti non tornano più.
Nonostante tutto, però, mi è piaciuta la fiammella di speranza che ancora brucia in lui. Il sentire che prima o poi Arthur tornerà, nonostante non ricordi quasi più il volto del suo re, è meraviglioso.
E poi, quando meno se lo aspetta, quando ormai sente che è tutta una farsa e che è rimasto solo, proprio allora il suo re torna.
Erano davanti ai miei occhi. Le lacrime di Merlin e la sua speranza che quando quella porta ha suonato ha lentamente ripreso a splendere come un fuoco nel buio.
Era come essere accanto a lui, anzi, davanti a loro.
Percepivo tutto, tutto quanto.
Poche parole ti sono bastate per far prendere loro vita. Non ti nascondo che mi si è stretto il cuore quando Arthur inizialmente non lo ha riconosciuto, ma due anime gemelle, qualsiasi sia il loro aspetto, sapranno sempre ritrovarsi.
Loro, dopotutto, sono due facce della stessa medaglia, si beccheranno sempre.
Che dire? Avevo proprio bisogno di una piccola Merthur che mi risvegliasse da questo torpore e mi riportasse qui. Spero di rivederti di nuovo in questo fandom, in quel caso, sarò ben felice di lasciarti una bella recensione, te la meriteresti tutta.
Scusami per il papiro oblungo, non è nel mio stile, ma per chi merita complimenti ed è riuscito a smuovermi con poche parole ha diritto a una recensione bella densa.
Ti auguro un buon anno e di ribeccarti il prima possibile qui o dovunque vorrai scrivere.
Bye,
Flitwick |
