Recensioni per
Dovah
di _Polx_

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/07/18, ore 15:37

Mea culpa mea culpa me grandissima culpa, ho già letto questa storia per intero nel periodo del mio esame (da ripetere a settembre) ma non stavo con la testa di scrivere recensioni, mancanza che intendo recuperare in questi giorni di fugace "libertà".

Inizio parlando dello stile e una sola parola sarà sufficiente a comunicare cosa ne penso: wow! Hai sempre avuto uno stile ricercato, quasi aulico alle volte, ma qui hai trovato un equilibrio tale che la storia non solo era elegante, ma scorreva davvero come fosse acqua mentre la leggevo.
All'inizio sono rimasto sorpreso di un dovah altmer ma pensando a quel poco che sono riuscito a conoscerti attraverso i tuoi scritti, ho capito che, beh, si sposa molto bene con la tua personalità. Mi piace, è freddo, controllato, imperturbabile e soprattutto comunica potenza e grandezza da ogni poro (cosa che un Sangue di Drago dovrebbe sempre fare).

Un abbraccio,
Il Signore Oscuro

Nuovo recensore
26/03/18, ore 20:00

Ciao! Finalmente eccomi, ho avuto un pomeriggio libero sia dal lavoro sia dalla scrittura (questa seconda non so se sia una buona cosa, perché sono arenata in un punto ahahahahahah).
Comunque, ho letto questo primo capitolo! Devo dire che mi è piaciuto molto! Povero bambino, sono sensibile sui bambini, necessito di vederlo salvo ORADESSO ahahahahahah.
Solo un consiglio, se posso permettermi: all'inizio il parlato forbito (tipo "d'una" o "fiera"), secondo me stona un po' con i modi di dire "slang" di Sofie, soprattutto i vari "ma'" e "pa'". Nessun problema ovviamente quando sono "gli adulti" a parlare in un contesto formale, ma mi è sembrato strano giusto all'inizio, ecco! Non si intenda come critica, solo osservazione. Anche perché lo ammetto, sto proprio cercando il pelo nell'uovo ahahahahahahah.
Per ora ti saluto! Presto leggerò il resto, voglio mettermi in pari! Ero interessata molto anche alla fanfiction di Harry Potter, ma poi ho pensato di dare la precedenza a questa, più recente, più breve, e sul mio stesso fandom, non sia mai che mi dai qualche spunto ahahahahah.
Ciao, alla prossima!

Recensore Junior
24/01/18, ore 21:13

Come anticipato nella mia risposta alla tua ultima recensione, eccomi qui a leggere la tua storia. Non ho potuto resistere alla curiosità.
Che dire? Già mi piace come scrivi le recensioni, leggere queste tue righe è stato davvero un piacere. Ho adorato lo stile che hai deciso di adottare: il registro linguistico ha un tono importante, con grande ricchezza e varietà lessicale, ed è una cosa che personalmente amo e ricerco nelle mie letture. Sei anche coraggiosa nell'utilizzarla, perché spesso i lettori "moderni" preferiscono uno stile più semplice e conciso (non io: sto leggendo "Il Signore degli Anelli" per l'ennesima volta, a riprova del fatto che le letture impegnate non mi spaventano assolutamente, eheh). Personalmente approvo, sostengo e ammiro la tua scelta.
Per quanto riguarda la trama e i personaggi, già sai che io amo alla follia la gilda: e la tua storia mi ha intrigata tantissimo. Parte subito con un dramma e al contempo con un mistero da risolvere, il che è sempre un'ottima cosa che tiene il lettore incollato allo schermo. Hai reso benissimo l'autorevolezza del Dovah, e il fatto che non si conosca il suo nome arricchisce l'aura misteriosa che lo accompagna.
Mi è piaciuto anche il chiacchiericcio iniziale alla Gilda, che ci permette di ritrovare in una breve carrellata i personaggi secondari che noi "giocatori capigilda" ben conosciamo.
Infine, nota a margine... povera Ysolda. La donna che tutti i Dovahkiin di sesso maschile vogliono sposare, ahahah! In questa storia non le è andata molto bene, poverina. :P
Complimenti vivissimi, seguirò la tua storia perché promette davvero bene.

Recensore Junior
03/01/18, ore 18:31

Ciao! Ci tengo a ricambiare le recensioni, quando possibile, quindi eccomi qua :)
Innanzitutto, non serve che lo dica, ma scrivi molto bene. Per questo motivo mi dispiace non aver potuto apprezzare "Vivienne", la tua precedente pubblicazione. Il motivo è semplice e personale: i malviventi non mi affascinano. Ti dico solo che, sia in Oblivion sia in Skyrim, ho sempre snobbato accuratamente le questline della Gilda dei Ladri e della Confraternita Oscura. Per lo stesso motivo ho tentennato un po' prima di aprire questa storia, ma sono stato contento di trovare che la trama non fosse incentrata sulla Gilda dei Ladri. Parlo al passato perché ho letto il primo capitolo poco dopo che l'hai pubblicato, ma non ho mai trovato tempo per una recensione come si deve, anche perché stavo cercando di terminare quel maledetto terzo capitolo della mia raccolta. Ma bando alle ciance, altrimenti arrivo a scrivere il mio solito papiro.
Partiamo dal protagonista, il Sangue di Drago: mi piace assai :) Da quello che leggo traspare un personaggio integro, ma anche pragmatico. Probabilmente si è messo a capo di un "covo criminale" perché è consapevole che le Gilde dei Ladri, quando ben gestite, funzionano come regolatori della criminalità, e quindi sono quasi un male necessario. Almeno penso che sia così, ma forse l'hai scritto nell'altra storia, quindi correggimi se sbaglio. Mi è piaciuto il fatto che si sia tirato fuori dalla guerra civile, e mi è piaciuto quando le ha cantate chiare a quel guerrafondaio di Ulfric, ho letto quella parte con estrema soddisfazione XD
Passiamo alla scrittura. Metto subito cinque (facciamo sette?) mani avanti, e ci tengo a sottolineare che tutto ciò che dirò è frutto di opinioni personali, per cui non potrà essere usato contro di me in un tribunale (?)
Il registro linguistico che usi è medio-alto, con un frequente uso di termini e forme sintattiche ricercate, e dimostri di saperlo padroneggiare bene. A me piace molto, soprattutto in un contesto fantasy-medioevale trovo che sia azzeccato. Detto questo, ti porgo alcune osservazioni:
- se devo essere sincero, c'è un punto in cui questo registro stona un po', ovvero nei dialoghi. Il fatto è che il registro usato dal narratore e quello usato da ciascun personaggio è quasi lo stesso. Di solito è qualcosa che non noto molto ma, proprio per il tenore alto del registro, sembra più evidente. Per essere chiaro ti faccio un esempio: ad un certo punto, verso la fine, si legge “ho visto un volto grottesco e cinereo, con iridescenti occhi d'ambra, che balenavano nella notte come fuoco”; di per sé la frase suona bene, è evocativa, ma è credibile in bocca ad un giovane soldato? Non dico che i soldati debbano essere analfabeti, o che debbano parlare come Bruto di Braccio di Ferro, ma se parlassero come Umberto Eco lo troverei un po' strano. Ti faccio un altro esempio: appena sveglia, Sofie dice: "pa', perdonami se non sono riuscita a parlarti appena arrivata, perdonami se sono crollata, ma ho corso per giorni così da raggiungerti il prima possibile, ancor più rapidamente d'una missiva"; in questo caso non è il chi che stona, ma il quando. Voglio dire, già una persona che si sveglia dal sonno è mediamente rincoglionita, e biascica al massimo dei monosillabi, ma questa povera ragazza è svenuta, stremata dalla fatica, e appena si sveglia parla subito in modo così lucido, tanto che alla fine del discorso ci infila pure una similitudine? Se mi permetti un'iperbole, così non sembra di stare a Skyrim, ma ad un convegno di accademici della Crusca.
- nel corso del capitolo hai usato una grande varietà di sintagmi di legamento, quindi mi viene da chiedere: è una preferenza personale, oppure pensi che sia più corretto in questo modo? Se fosse il primo caso andrebbe bene, ognuno scrive come vuole, ma se fosse il secondo ti direi che non è affatto necessario. Non devi aver paura ad usare un semplice "disse" per affiancare i dialoghi, perché è la forma più neutrale e più usata, e la gente non ci fa caso se viene ripetuta. Quando invece si cerca in ogni modo di evitarla è lì che salta all'occhio, e ti assicuro che "pettegolò" mi ha colto molto alla sprovvista XD Quasi lo stesso succede, ma non è il tuo caso, quando per evitare di ripetere il nome dei personaggi, si inventano gli appellativi più assurdi come sinonimi, e alla fine il risultato è che la pezza si nota ancora più del buco. Ci sono alcuni casi, inoltre, in cui il sintagma è superfluo, perché va a specificare qualcosa che è già evidente nel discorso diretto. Esempio: “Brucia la mia somma ereditaria con la tua maledetta superbia, Re Nord” inveì “e dimmi chi ha attaccato la mia casa, chi ha ucciso mia moglie. Dimmi dove hanno condotto mio figlio. O non avrai più alcun alleato in me”; già da quello che dice si capisce che il protagonista sta inveendo, quindi perché specificarlo?
Detto questo, come inizio è avvincente, e sono curioso di sapere come proseguirà. Ti faccio i miei complimenti, e ti chiedo scusa per essere un pignolo rompiballe.
Ciao e alla prossima :)

P.S.: alla fine ho scritto il mio solito papiro, scusami ancora.

Recensore Veterano
10/12/17, ore 22:29

Ho letto "Vivienne" e poi sono corso subito a leggere il capitolo, che ho adorato. Riesci a dare al Dovahkiin un'aria autorevole e misteriosa, come teoricamente dovrebbe avere nel gioco (e invece neanche il più sveglio dei banditi si rende conto di aver davanti il Sangue di Drago). La scelta della razza del protagonista è quantomeno azzeccata, viste le caratteristiche del tuo Dovah.

Storia messa tra le preferite, e attendo aggiornamenti :)

Frenz

Recensore Junior
10/12/17, ore 17:52

Il titolo della storia è anche l'epiteto con cui i personaggi continuano a chiamare il tuo eroe senza nome. Forse più un anti-eroe, perché agisce secondo i suoi principi che non sono eticamente giusti o sbagliati, sono semplicemente suoi. Fa delle scelte, commette degli sbagli. Di sicuro, ciò che colpisce di più è l'alone di mistero che racchiude la sua figura, e il rispetto che incute... non perché è ormai leggenda, semplicemente perché se l'è guadagnato con lacrime, sudore e sangue.
Inizio turbolento, è forte il contrasto tra l'aria bonaria e di cameratismo che si respira nella gilda e lo sgomento che presto scende su di essa, non appena Sofie riferisce la triste notizia. Hai scritto un testo scorrevole, anche se elaborato dal punto di vista lessicale, elegante perché le frasi brevi si alternano e periodi più lunghi. Ben scandito, rende bene sia il ritmo della narrazione, che diventa sempre più concitato, e la crescente ansia di tutti i personaggi nei confronti dell'evento appena accaduto.
Che Dovah tenga testa a due vecchi orsi stagionati, come Ulfric e Galmar, poi... è di certo la massima dimostrazione della sua risolutezza.
Al momento sono insicura su come possa evolversi la vicenda. Ho delle idee sui possibili carnefici, ma credo che gli antagonisti siano più frutto della tua fantasia che ereditati direttamente dal gioco.
Bell'inizio, insomma. Resto connessa per conoscere, appena possibile, gli sviluppi di questa nuova storia. :) A presto!