Recensioni per
You trigger me
di AveAtqueVale

Questa storia ha ottenuto 67 recensioni.
Positive : 67
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
15/12/17, ore 21:19
Cap. 11:

Forse sarò ripetitiva, ma non posso fare a meno di ribadire la carica emozionale che mi trasmette questa storia. Provo le emozioni e le sensazioni dei personaggi e questo grazie al tuo meraviglioso modo di scrivere. La parte del gioco in ufficio mi ha letteralmente incrinato il cuore, l'ammissione di magnus di non essersi mai comportato così con nessun paziente è stata quanto di più simile ad una dichiarazione. Adoro la schiettezza impacciata di Alec e adoro la sicurezza vacillante di magnus. Maryse è una brava donna dopotutto, nel corso dei libri l'ho via via rivalutata, non condivido appieno i suoi pensieri, ma sono contenta che l'hai voluta descrivere in chiave positiva. Meno male che ha detto a magnus di Max, almeno si può fare un quadro più chiaro di Alec. E per quanto riguarda gli auguri di compleanno e magnus che gli dice "sei tenero" 😍. Per chiudere poi con la frase bomba "Magnus non poteva sapere che, di recente, Alexander pensava sempre a lui." 
Ps nel pezzo in cui mags dice che i giochi con le penitenze sono vietate nell'albo psicologi mi sono sentita male dal ridere 😂😂
Lavoro top, come sempre.

Recensore Master
15/12/17, ore 01:00
Cap. 11:

Ma che capitolo tenero sopratutto alla fine! Brava 😊😍😘

Recensore Master
14/12/17, ore 23:09
Cap. 11:

Sì, quando ci liberiamo di un peso che nemmeno ci accorgiamo di avere addosso, ci sentiamo così liberi da sentirci capaci di fare tutto, di riuscire in tutto, e che il mondo abbia assunto una luce diversa da quella che fino a pochi secondi prima oscurava i nostri occhi. Poi però ci crogiolamo talmente tanto in questa sensazione che quando la realtà ci piomba tra capo e collo manda in frantumi tutto e ci riporta al punto di partenza, e noi siamo lì a cercare di nuovo di riprenderci e uscire fuori. Non abbiamo tutti l'autocontrollo di MAgnus però, e anche se alle volte sarebbe davvero utile, non è qualcosa che ha messo su dall'oggi al domani ma giorno dopo giorno, un mattone alla volta, fino a costruire una barriera tra sè e gli altri dietro cui racchiudere tutti i dispiaceri della sua vita e impedire che altre possano aggiungersene. Alec, invece... non è questione di non avere filtri, è questione di aver accumulato così tanto che quando si apre bocca in realtà ci si ritrova con così tanto da dire che non riusciamo a filtrare i nostri pensieri perchè il cervello è intasato e non lascia buchi liberi per pensare. Qeusta cosa dell'essere ancora adolescente... ci penso spesso ultimamente, e mi chiedo di continuo quando sarebbe, effettivamente, che un adolescente smette di essere considerato tale: quando ha imparato cosa vuol dire innamorarsi e avere il cuore spezzato? Quando riesce a capire come funziona il mondo? Quando trova un lavoro e comincia a essere indipendete? O quando smette di farsi troppi problemi per qualunque cosa e può affrontarli senza dover chiedere l'aiuto di qualcuno? Non voglio spaventarti con questi quesiti psicologici, ma come vedi ho un cervello piuttosto frenetico che non la smette mai di elaborare e produrre, anche se trovo più domande che risposte. Elaborare e schematizzare i propri problemi... non sempre serve a "porgli fine", però ordinarli in uno schema ti dà l'impressione di... far scorrere la tabella via con un dito come se fosse un'icona indesiderata, e questo ti dà un sollievo temporaneo perchè pensi di aver risolto quando in realtà stai solo posticipando il problema ma non hai ancora trovato una soluzione, e non la troverai mai finchè non l'affronti a viso aperto senza scappare non appena il problema ti si presente davanti. Alle volte però è difficile esprimere ciò che si ha dentro perché "costretti" a non mostrare niente, a sopprimere, a mettere un freno o un controllo ai nostri sentimenti... Tanto che alla fine si diventa incapaci di manifestare qualcosa, anche il più semplice sorriso, perché ci sentiamo in colpa. Ma il dolore cresce comunque, e così i problemi, almeno finché non si riesce a farci pace e risolvere tutto. E i problemi di questi due sono ufficialmente arrivati ad una svolta cruciale, sia perchè entrambi hanno capito che l'uno vorrebbe dall'altro molto di più di quanto riescono a dire, che in realtà hanno detto molto di più coi loro silenzi sospesi e coi loro sguardi e che sono restii a compiere il primo passo perchè ognuno dei due ha i propri demoni da affrontare, e non riuscirà a liberarsene in fretta tanto facilmente. PErsonalmente ritengo che Maryse avrebbe fatto meglio a non dire a MAgnus di Max, è stato come... prendere una scorciatoia. Ci sarebbero dovuti arrivare poco alla volta, sarebbe dovuta essere una decisione di Alec arrivare a parlarne. Ormai però il danno è fatto... e questo comporterà grandi problemi di fiducia che temo minerà il rapporto tra Alec e Magnus, in futuro. Capitolo bellissimo come al solito, mi è sembrato più lungo o sbaglio? Non mi fraintendere, è scritto benissimo come sempre, ogni paragrafo ti cattura e ti spinge a concentrarti e fare attenzione ad ogni singolo dettaglio spingendoti a non perderti nemmeno una parola :-). Ho da poco scoperto anch'io che il compleanno di Magnus è l'8, o almeno, l'ho scoeprto ufficialmente, visto che anche se l'avevo già trovato in una fiction di mesi fa, pensavo fosse stata un'idea dell'autrice in questione, e non una data ufficiale :-). A proposito, tornando al capitolo: un'altra cosa che mi piace di MAgnus è la fortuna che ha ad avere degli amici come Rag e Cat, sempre pronti ad aiutarlo anche se li fa impazzire e a cui alle volte non serve nemmeno chiedere o programmare niente per ritrovarsi tutti insieme a far fronte a qualunque situazione, sia essa piacevole come una festa di compleanno o disastrosa come una sbronza a bordo di un tappeto volante che sorvola le linee di Natzca XDXD.
(Recensione modificata il 14/12/2017 - 11:15 pm)