Come ti avevo detto nell'ultima recensione, aspettavo le successive poesie per sapere cosa avresti raccontato a riguardo di questi dischi e di quel periodo, devo dire che sembra un'eternità nonostante tutto.
Di questa poesia mi è piaciuta molto la spontaneità e la concezione del gruppo che è presente già dalla misteriosa copertina, degli eroi (stra)ordinari che vivono la loro vita facendo qualcosa di forte e desiderabile in maniera esplosiva, questo però crea anche incomprensione ed esclusione da parte degli estranei, che costruiscono muri e barriere che portano a dolore e giornate passate alla stregua di un dolore lancinante.
Questo è perché gli eroi puri, inconsapevolmente o anche meno, si aspettano di arrivare alla maggior parte delle persone alle quali si rivolgono e quando ci sono reazioni di questo tipo, la ferita è doppia e non accenna a cicatrizzarsi come molte altre.
Gli elementi terreni e ambientali sono molto vividi e percettibili, con certi sostantivi che fungono come metafore per concetti più astratti e meno chiari al principio (cammino/vita - ultimi attimi, orologio esplosivo/titolo del disco, ecc.) e creano questo distacco e la grande battaglia interiore che i sei protagonisti si trovano a vivere, cercando di rialzarsi e purificarsi di tutti gli errori e vivere gli ultimi momenti sempre come se fossero la prova del fuoco, qualunque sia il suo esito e il suo giudizio da parte degli altri.
Il messaggio totalizzante credo che si rifà parecchio a Leave out all the rest (specie nel finale) e non poteva essere una scelta azzeccata perché a parte essere una delle migliori dell'album poi ha un senso universale e parla molto alle persone apparentemente ordinarie ma che in realtà sono piene di esperienze, sbagli e dolori appresso ma è questo quello che rendono loro così speciali.
Per questo è impossibile non apprezzare questo tuo pensiero: con riferimenti a certi titoli o frasi di varie strofe, un linguaggio cristallino, musicato e che parla per tutti, hai centrato esattamente l'intenzione dei Linkin Park di questo periodo e la loro vena di rinascita che rivive dal dolore di ogni momento di resa o di sfogo, che comunque è (giustamente) presente.
Bella poesia, sono rimasta colpita da come tu abbia compattato tutto ciò che significa Minutes to midnight nella sua impronta musicale più varia rispetto ai precedenti due dischi ma senza dimenticarsi del passato e di quello che è significato, nel bene e nel male.
Credimi, non è da tutti essere dei narratori così attenti e seri per quanto riguarda le sensazioni, ci vuole molta dedizione, cura e affetto, forse anche troppo! |