Recensioni per
Road to Evolution
di Watashiwa

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
19/11/18, ore 14:27

Ciao.
Con Minutes to midnight i Linkin park continuano con l'evoluzione musicale, qui sono diventati più melodici ma senza tralasciare qualche traccia bomba che ha accresciuto la loro bravura e creatività, secondo me pezzi come Bleed it out o No more sorrow.
Come bellezza se la gioca molto con The Hunting Party per il terzo posto, non so te...
Comunque, ho trovato questa poesia in linea con la differenzazione a cui accennavo prima, ha un tono un pò frenetico rivolgendosi a un gruppo di persone comuni che nel giro di 24 ore vivono, hanno a che fare coi sentimenti e con la vita in generale.
Sembra un invito universale a prendere ispirazione dalle esperienze e sfruttarle per rendere il giorno seguente e quindi il futuro prosismo un qualcosa di migliore perchè appunto l'esistenza è e sarà sempre una sola.
Inoltre riflette molto sul concetto di unità, ciò che le relazioni possono creare per evitare che una persona decida di mollare facendo gesti spropositati o egoisti, senza contare che ha un ritmo musicale piuttosto marcato, specie nella prima parte.
Un ulteriore messaggio positivo e che ha saputo catturare la parte più e veritiera della vita e della maturità di questo periodo musicale, una poesia godibile e camaleontica, più ideologica e spirituale della precedente per certi aspetti.
Alla prossima e buona giornata.

Recensore Veterano
19/04/18, ore 23:48

Ciao Watashiwa! =)
Già oggi pomeriggio ero passata a leggere questa terza poesia, ma essendo in pausa pranzo e con la mente non propriamente lucida ho preferito aspettare stasera e avere un momento più calmo della giornata per leggerla e passare.
Minutes to Midnight è un album che ricordo già un po' di più rispetto agli altri, sarà perché vi è presente la mia seconda canzone dei LP preferita ossia Leave out all the rest, probabilmente anche quella più famosa dell'intero album.
Presente quando da adolescente ogni problema sembra insormontabile e solo la musica pare dare conforto? Ecco, io non facevo eccezione e canzoni come Leave out all the rest o anche Bleed it out erano parte integrante della mia playlist... forse per quella combinazione perdono-reagire da cui cercavo di trarre coraggio.
(non che poi ora da grande le cose siano poi tanto cambiate ahahah... anche se la realtà mi appare in modo molto diverso rispetto a quando ero un'adolescente xD Lascia stare, se stodivagando.)
Comunque... torniamo a noi! Quando penso a Minutes to Midnight mi viene sempre in mente un discorso catastrofista alla "occhio, non siamo ancora a mezzanotte, ma ci siamo vicini", come se la fine non sia poi così lontana come pensavamo, o come se non dovessimo dare per scontato che una fine possa veramente arrivare.
Ed effettivamente questa visione così apocalittica mi ha parecchio influenzata durante la lettura, donandomi una visione negativa globale, rimandandomi appunto al video di What I've done, invitandomi a riflettere sia sul passato, ma anche per quello che potrebbe accadere in futuro.
In particolare c'è quell'ultima parte, quella che parte da "Vivete per gli ultimi attimi..." che è stata capace di darmi i brividi, portandomi a pensare: che cosa ho fatto finora? che cosa sto facendo adesso?
Come se le mie esperienze di vita siano fragili e destinate a sparire col tempo... perché sì questo mi ha trasmesso questa terza poesia: fragilità appunto, come da te anche scritto. Perché di fondo l'essere umano è fragile, per quanto ostinato a rialzarsi.
Ora toglimi una curiosità: Minutes to Midnight per quel che ricordo, e spero di non sbagliarmi, già rappresentava un cambiamento nella musica dei LP (già solo Leave out all the rest era un pezzo molto più melodico se lo vado a comparare ad altri pezzi di Meteora o Hybrid Theory), in questa poesia volevi rendere omaggio a quello che è stato un iniziale cambiamento da parte della band?
Leggendo ho avuto quest'impressione.
Alla prossima ;)

Nuovo recensore
31/12/17, ore 19:47

Come ti avevo detto nell'ultima recensione, aspettavo le successive poesie per sapere cosa avresti raccontato a riguardo di questi dischi e di quel periodo, devo dire che sembra un'eternità nonostante tutto.

Di questa poesia mi è piaciuta molto la spontaneità e la concezione del gruppo che è presente già dalla misteriosa copertina, degli eroi (stra)ordinari che vivono la loro vita facendo qualcosa di forte e desiderabile in maniera esplosiva, questo però crea anche incomprensione ed esclusione da parte degli estranei, che costruiscono muri e barriere che portano a dolore e giornate passate alla stregua di un dolore lancinante.

Questo è perché gli eroi puri, inconsapevolmente o anche meno, si aspettano di arrivare alla maggior parte delle persone alle quali si rivolgono e quando ci sono reazioni di questo tipo, la ferita è doppia e non accenna a cicatrizzarsi come molte altre.

Gli elementi terreni e ambientali sono molto vividi e percettibili, con certi sostantivi che fungono come metafore per concetti più astratti e meno chiari al principio (cammino/vita - ultimi attimi, orologio esplosivo/titolo del disco, ecc.) e creano questo distacco e la grande battaglia interiore che i sei protagonisti si trovano a vivere, cercando di rialzarsi e purificarsi di tutti gli errori e vivere gli ultimi momenti sempre come se fossero la prova del fuoco, qualunque sia il suo esito e il suo giudizio da parte degli altri.

Il messaggio totalizzante credo che si rifà parecchio a Leave out all the rest (specie nel finale) e non poteva essere una scelta azzeccata perché a parte essere una delle migliori dell'album poi ha un senso universale e parla molto alle persone apparentemente ordinarie ma che in realtà sono piene di esperienze, sbagli e dolori appresso ma è questo quello che rendono loro così speciali.

Per questo è impossibile non apprezzare questo tuo pensiero: con riferimenti a certi titoli o frasi di varie strofe, un linguaggio cristallino, musicato e che parla per tutti, hai centrato esattamente l'intenzione dei Linkin Park di questo periodo e la loro vena di rinascita che rivive dal dolore di ogni momento di resa o di sfogo, che comunque è (giustamente) presente.

Bella poesia, sono rimasta colpita da come tu abbia compattato tutto ciò che significa Minutes to midnight nella sua impronta musicale più varia rispetto ai precedenti due dischi ma senza dimenticarsi del passato e di quello che è significato, nel bene e nel male.

Credimi, non è da tutti essere dei narratori così attenti e seri per quanto riguarda le sensazioni, ci vuole molta dedizione, cura e affetto, forse anche troppo!