Ho letto questa storia la stessa sera in cui l'hai postata, ma volevo avere tempo e calma a sufficienza per commentarla comodamente e senza farmi sfuggire niente!
Innanzitutto grazie per la dedica e per il regalo natalizio, e poi... beh, come ho già scritto nel post, non c'è certo da scandalizzarsi per ciò che fanno Elijah e Tristan, in fondo sono vampiri e anzi è anche molto tenero il modo in cui Tristan si rivolge alla ragazza, senza spaventarla, suggerendole di andare a prendere dolci e cioccolata calda (perché è ciò che farebbe lui, che dolcezza questo Tristan goloso, proprio da ragazzino viziato! <3). Devo anzi ammettere che la sensibilità di Tristan per la sua preda mi ha colpita particolarmente: ha scelto una ragazza comune perché non attraesse Elijah, è vero, ma forse ancora di più perché l'ha vista fragile e innocente, tenera e semplice, una ragazza che sarebbe potuta tornare alla sua vita senza alcun problema. E questo denota un'attenzione e una delicatezza da parte di Tristan che non mi sarei aspettata, lui è un predatore e la ragazza gli serviva solo per insegnare a Elijah a nutrirsi senza uccidere... e invece, oltre che ad Elijah, ha pensato anche al benessere e al futuro di lei. Ci ho rivisto il Tristan premuroso e dolce che vediamo con Aurora, il Tristan che mostra la parte migliore di sé e mi è venuto da pensare che forse l'amore e la tenerezza per Elijah lo hanno già cambiato (prima Tristan era completamente indifferente a chiunque non fosse Aurora o Elijah). Non so se volevi veramente sottolineare questo aspetto o se ti è venuto spontaneo (se te l'ha suggerito Tristan!), ma è ciò che mi ha fatto pensare.
E poi è stato bellissimo e incredibilmente suggestivo il piccolo tuffo nel passato, sai quanto mi affascini ripensare a ciò che Elijah e Tristan erano o avrebbero potuto essere mille anni prima, e l'episodio mi ha risvegliato mille e mille emozioni. Soprattutto nostalgia e tristezza, perché quel breve momento è proprio l'esempio perfetto di che cosa avrebbe potuto diventare la vita di entrambi se fossero rimasti insieme, con Elijah a guidare un piccolo vampiro viziato e prepotente come Tristan. Lì infatti è proprio Elijah a risparmiare la ragazza e a soggiogarla per farle lasciare il convento, indovinando che era questa la sua volontà... e Tristan resta affascinato, incantato proprio come me da questo Elijah potente, dominatore e insieme comprensivo e gentile (non più la belva, il barbaro, ma il gentiluomo che diventerà). E che strazio nel pensare che, solo poche ore dopo, tutto ciò sarebbe scomparso, che Elijah avrebbe soggiogato Tristan per usarlo come esca, rinunciando a tutto quello che sarebbero potuti essere insieme... mi si spezza il cuore soltanto a pensarci! Come ben sai, sono particolarmente sensibile a questo argomento... lo avrai letto nella mia storia e ancor più lo leggerai nelle ff successive.
"«Solo te.» sospira grato. La sua creatura gli ha insegnato a cacciare senza uccidere, a godere senza rubare la vita altrui. Quello che avrebbe dovuto fare lui, tanti secoli prima.
«È una bella mattina, Milord. Ti voglio guardare mentre gusti le tue adorate madeleines.» Lo prende sottobraccio, tenero e possessivo." Poi questo finale perfetto, dolcissimo... ma ciò che mi salta agli occhi non è tanto la tenerezza di Elijah, quanto quella frase "quello che avrebbe dovuto fare lui, tanti secoli prima". Come sempre io continuo a pensare, a recriminare su questo fatto, su tutto ciò che Tristan ha sofferto per colpa di Elijah e che, nonostante tutto, sceglie di aiutarlo, di guidarlo nella sua nuova vita da vampiro. E' bellissimo, ma anche straziante.
Ed è proprio questa la bellezza della tua storia, così come di questa straordinaria e unica OTP.
Ecco, dopo questo papiro capirai perché volevo avere molto tempo per scrivere la recensione, le cose che avevo da dire erano tantissime!
Grazie ancora per questo splendido regalo natalizio! <3
A presto.
Abby |