Già il titolo lo trovo perfetto. Si può intendere in vari modi: “chiacchiere”, “piccole storie” ma tutte descrivono un'azione che porta due persone ad interagire ed avvicinarsi. (E che persone)
Elena così dolce, ironica, un po' infantile è davvero bella da leggere (e poi chi non adora le perle di Snoopy?)
Atsushi è un uomo maltrattato (e la cosa ci piace, ci piace assai).
La tradizione dell'anniversario l'ho trovata dolce, divertente, ma anche ingegnosa, non banale, proprio come ci si aspetta da due tipi come loro.
In poche righe hai descritto un pomeriggio con tinte calde e rassicuranti fatto di bucato e dolci chiacchiere mutare progressivamente, me non per via della notte, bensì per qualcosa che presagisce cattivo tempo, come fosse un avvertimento per il lettore.
Akemi è davvero fantastica. Una bimba tragicomica!
Nonostante la sua età e la sua verve teatrale cerca a modo suo di tenere a bata la piccola sorellina che a quanto pare è un terremoto misto demonio. (Quanto la adoro).
La scena con Pisco è come dovrebbe essere, una visita formale, molto cordiale, professionale ma che nasconde qualcosa di più cupo, più minaccioso. Lo si deduce dalle frecciatine dell'uomo (nemmeno tanto velate)
Tosta Akemi a rispondere in quel modo, e per fortuna la sua età le permette di comportarsi in quel modo senza ripercussioni. Ed ottima la risposta che ha dato alla madre poco dopo. Intelligente e vispa.
Shiho è più silenziosa ma si intuisce già che è molto attenta.
“La piccola aderì al corpo del padre, arpionandogli il collo”
Dieci. In dieci parole hai descritto una scena a mio avviso molto importante, Shiho adorava suo padre e si fidava di lui come fosse una roccia, la sua roccia. Il loro era un rapporto dolce e profondo, indissolubile.
Un Atsushi così paterno è veramente bello da leggere ed immaginare.
(e poi si può giocare la carta del transfert e come ti puoi immaginare sono partita con una decina di fil mentali)
Ok fine primo tempo.
Iniziamo con la seconda parte.
L'idea del diario è di per se ottima, ma è come l'hai resa fattibile che merita lodi.
Per una scienziata tenere un oggetto che avrebbe potuto comprometterla crea molte domande, ma se si ipotizza che sia stato conservato da Rei, e per questo mai trovato da Loro allora il tutto riacquista una sua logica.
Rei maltrattato che si lascia maltrattare è sempre un piacere per gli occhi.
Le poche frasi mi fanno intuire che questa long sia il sequel del capitolo bello bello della tua raccolta “Custoditi in una colore -Lava ghiaccio bollente-”
I due ormai hanno un rapporto anche se Shiho risponderebbe a questa affermazione con “non è vero. MERDE” ma tralasciamo....
“«Oh, Shiho... ma sul serio?» esclamò lui con gli occhi rivolti al cielo scuro. Che razza di reazioni.”
Ecco. Qua si capisce che Rei faticherà a mantenere un equilibrio, però io gli voglio tanto bene e spero che ce la faccia.
“«Non ho 4 anni, so gestire le mie emozioni!» esalò lei con voce squillante.”
Si, la salute mentale in tutto il suo splendore insomma.
E' bello come Rei non voglia lasciarla da sola ad affrontare un momento così difficile ma necessario per lei.
Shiho ha un gran bisogno di scoprire la parte più intima, e forse dolorosa delle sue radici, e anche se così dovesse essere scommetto che ci saranno anche momenti di grande intensità e magari di gioia (spero di non sbilanciarmi).
Prevedo una bella long con alti e bassi e momenti intensi, insomma una ff degna di te, l'inizio è ottimo.
Complimenti La.
Ciao ciao e ne approfitto per augurarti buone feste.
Bacione.
Violetta_ (Recensione modificata il 29/12/2017 - 10:29 am) |