Recensioni per
Inizia anche quest'anno
di Alchimista di Neve

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/06/18, ore 13:19

Eccomi di nuovo qua. Probabilmente questa era una rappresentazione del capodanno, e ti è riuscita molto bene. Non solo hai fatto un buon uso delle metafore (Luci iridescenti Dipingono il tetto nero su di noi è molto bella), ma anche la simmetria che c'è tra un verso e l'altro rendono questa poesia elegante e delicata, seppur a prima vista sembri semplice. Probabilmente non era voluto (o sì?) la forma a vaso, ma se noti hai un "rigonfiamento" dove le parole assumono un significato più forte misto tra l'epico e la bellezza, come se volessi conservare sul tuo comodino queste belle sensazioni della notte di capodanno. Tuttavia alla fine c'è una sorta di pensiero malinconico, vuoi per le delusioni dell'anno precedente o per i rimorsi di una vita: la consapevolezza dell'autore di avere a che fare con sensazioni transitorie ma nonostante tutto volersi perdere nonostante tutto nella bellezza delle immagini rappresentate (o forse stai solo dicendo un altro modo per dire "fuochi d'artificio" e io mi sto facendo troppe seghe mentali), fa venire in mente una di quelle scene di film dove la protagonista femminile è su un balcone ad osservare le stelle in attesa che qualcuno arrivi lì vicino ad abbracciarla, per poi unirsi alla prima del meraviglioso spettacolo prodotto dal cielo e girato dalla natura. Se vogliamo tornare sulla metafora del vaso, il fatto che tu abbia messo alla fine questa "illusione" potrebbe anche non significare per forza la delusione, ma anche il fatto che, sul tuo comodino, voglia seppellire il negativo del quotidiano sotto il meraviglioso spettacolo dei fuochi d'artificio. C'è molto di più da dire di quello che questa poesia rappresenta, e sono contento di averla trovata sul tuo profilo. Grazie molte.

Recensore Master
26/01/18, ore 10:00

Buongiorno!
Sono passate quasi quattro settimane da quel giorno ma non ho potuto non leggerla per vedere se quasi avessimo una sorta di punto in comune a riguardo del giorno di Capodanno... non so, avevo come un sentore che ci fosse e difatti non sono rimasto deluso.
L'ultimo giorno di un anno rappresenta, almeno così per molti, un modo per fare un bilancio generale e capire cosa serve per migliorare per stare meglio nell'arco successivo, sia con se stessi che con gli altri.
Il componimento è composto da versi molto liberi e al contempo veloci, mischiano con nitidezza elementi naturali che rimangono quasi nell'atmosfera in attesa di qualcosa: le promesse e le speranze più su tutte, che sono quasi il sale quotidiano per rendere le giornate qualcosa di valoroso e diverso dal solito tran tran, dalla monotonia.
Il 31 Dicembre è quasi come un giorno di transizione nei riguardi di alcuni, dove le illusioni riescono a impadronirsi di tutto e far sembrare tutto così incantato e quasi fiabesco, come se fosse un giorno dove si possono accantonare i problemi in favore di far parte di quella festa così luminosa e alla quale partecipano in tanti.
Direi che è una riflessione marcata verso se stessi nei confronti degli altri, tutte le differenze che la vita provoca nel suo trascorrere, che nasconde una speranza un po' nostalgica che (appunto) spera vada oltre tutte le cose terrene e migliori la vita con tutto ciò di astratto che può renderla quasi un sogno da tastare e far proprio.
Il tono è ben descrittivo ma dichiaratamente malinconico perché immerso nel presente che non è forse vissuto ancora completamente nella sua interezza, ma umanamente c'è una predisposizione verso il futuro e che possa stupire con la sua forza e il suo mistero, con il giusto trascorrere e la genuinità dello scorrere del tempo.
Inizia quindi un nuovo anno e un nuovo libro, con tutto un marasma tra la testa ma alcune luci che diventano proprie per sentirsi meno inchiodati a un passato che piega e un presente incerto.
In sostanza, ti dirò che mi è piaciuta, ha una cadenza di versi molto particolare ma che non risparmia alla chiarezza dei suoi messaggi più veri e condivisibili.
I miei complimenti più sinceri!

Un abbraccio,

Watashiwa

Recensore Master
04/01/18, ore 12:03

Buongiorno!
Davvero una bellissima poesia, mi ha colpito davvero molto per la sua eleganza e per il suo andamento; molto belle le rapide descrizioni che si susseguono alternando momenti fisici a concetti puramente mentali.
La speranza di ogni nuovo anno, ovviamente, è che al di là delle illusioni ci possa essere qualcosa di più concreto; poi sta a ciascuno di noi riuscire a cogliere le occasioni per tramutare quelle semplici illusioni in certezze. Disperarsi non serve a nulla. Ma davvero qualcosa può cambiare, oltre che ad una data sul calendario? Culliamo le illusioni e continuiamo a sperare.
Complimenti per la poesia, un saluto e a presto!
(Recensione modificata il 04/01/2018 - 12:04 pm)

Recensore Veterano
02/01/18, ore 00:12

Che dire... una bella poesia anche questa, sentita, intima che riflette un'anima molto sensibile, capace di vedere il mondo in solitudine, soffermandosi con emozione sui dettagli, i particolari. È un componimento molto breve, ma che dentro ha un mondo, ha mille facce; con pochi versi sprigioni tutto ciò che senti durante la prima notte dell'anno che è appena arrivato, denso di speranze, portatore di sogni e di richieste. Ci sono addirittura promesse, che ci facciamo nei nostri cuori durante quel fuoco d'artificio, forse l'ultimo nel cielo buio, coperto dalla fuliggine. Quelle promesse che sembrano alzarsi e poi saremo noi a doverne sostenere il massiccio peso per il resto dell'anno, cercando di non tradirci... per non affondare nello stesso errore già commesso. E così come si alza il vento, si alza il fuoco a cui si accompagnano speranze che riponiamo nell'animo spesso scottato da ore bruciate a pensare e riflettere su come l'anno possa essere, in qualche modo, migliore. A volte ci si illude che un minuto possa davvero far cambiare qualcosa, ma non è così, forse mentalmente ci fa star bene pensare di trovarci in un nuovo anno, in una nuova vita; che, in fondo, siamo ancora in tempo per cambiare, per porci domande su questioni diverse da quelle che affrontavamo pochi secondi prima. La nuova era è propria quella che desideriamo per non commettere più gli sbagli, gli errori dell'anno che ormai è trascolorato, per portare avanti nuovi progetti e nuovi sogni, che speriamo di poter realizzare, perché temprati da nuovi incantevoli scenari. Ma tutta questa felicità, queste luci iridiscenti, questa accecante luminosità è pura illusione, come tu ben osservi nell'ultimo verso, verso che sa di tristezza, malinconia e, come spesso leggo nelle tue poesie, di un senso di impotenza che ti sferza violento. Un altro bel componimento, sentito, ben disposto, organizzato e mosso da sentimenti sinceri e schietti. Colgo l'occasione per farti gli auguri per un felice e sereno Anno Nuovo! Ti abbraccio,

Fervens_gelu_
(Recensione modificata il 02/01/2018 - 12:18 am)

Recensore Master
01/01/18, ore 10:22

Buongiorno.
Una bellissima poesia, la tua ^^
Piena di speranze.
Speriamo che questo sia un anno positivo, migliore di quello appena trascorso ^^
La tua poesia mi è piaciuta tantissimo, così piena di fantastiche descrizioni ^^ il finale è un po' disilluso.
Complimenti, come sempre :)
Tanti auguri di buon anno a te e ai tuoi cari, e a presto :)