Recensioni per
Vivrò anche per te
di Pally93
Ciao! |
Ciao, sono finalmente passata da questa Flashfic dopo mesi che l'avevo addocchiata. Sono in ritardo? Forse. Ma meglio tardi che mai, no? |
Ciao ** |
Scusa l'immenso ritardo pally, davvero...spero comunque che tu possa apprezzare questa recensione. Innanzitutto ancora prima di iniziare la storia ho perso un battito perché hai citato una delle mie poesie preferite, quindi ti ringrazio perché mi hai fatto sorridere. Penso sia molto interessante raccontare il momento in cui harry sta per morire e tutti perdono ogni speranza, poi se immaginato dal punto di vista di draco è ancora meglio. Sicuramente per lui harry non sarà mai l'eroe perfetto che tutti acclamano, ma molto di più e credo che al di fuori non si possa comprendere. Apprezzo il fatto che non ci siano frasi troppo sdolcinate perché non sarebbero da lui, ci sono però alcune parti molto toccanti che mi hanno davvero emozionata perché ho percepito il suo dispiacere. Non ho provato solo malinconia, ma ho sentito anche una certa consapevolezza...possibile? Credo la consapevolezza di qualcuno che sa di potercela fare nonostante qualcosa o qualcuno gli sia stato portato via, ma non sarà questo a farlo abbattere anzi cercherà di tenere vivido il suo ricordo. Mi complimento perché, non vorrei sembrare banale, ma è davvero un bellissimo lavoro. L'ho letta lentamente e ho percepito e compreso ogni singola frase, mi hai davvero emozionata. Bravissima davvero!! Un bacio!! |
Davvero bello, ti faccio i miei complimenti. |
Wow, che dire... non mi ero resa conto da subito che fosse Draco a parlare, e in effetti non l'avevo trovata molto poetica, a una prima lettura. Però, a una seconda, devo dire che in effetti è credibile per essere scritta da un adolescente in crisi, che non sa più a cosa credere, i cui pensieri sono sconnessi e il rapporto con il Salvatore è sempre stato tormentato, ma basato su un'insana co-dipendenza... insomma, molto brava, da questo punto di vista! Un linguaggio più poetico avrebbe stonato, anche perche' contiene delle immagini poetiche tra le righe... forse non avrei scelto Ungaretti ma vabbè, gusto personale ^^' La mano sul cuore conferisce all'atto di Harry coraggio (cor, cordis...), eroismo (si giura con la mano sul cuore) ma anche quell'umana sorpresa per una vita stroncata in un attimo ad appena 17 anni. Ok, non è canon, e non è detto che, solo perché il cuore smette di battere, l'avrà provochi un infarto, o almeno che sia quella la causa della morte... però è perfetto, ci sta benissimo (e la stessa Row descrive diversamente gli effetti di un'Avada, basti pensare alla morte di Silente e a quella di Frank Bryce, completamente diverse anche se causate dalla stessa maledozione!). Poi, forse è sempre gusto personale, ma il linguaggio poetico si basa sull'indefinito, sul non nominare direttamente un oggetto, e trovo che nominare direttamente l'Avada spezzi un po' un'atmosfera riuscita... di un lampo di luce verde? Dell'irreversibile Maledizione senza Perdono? Vabbè, sono solo suggerimenti, puoi anche ignorarli ^^'. Ah, da San Potter si capisce benissimo che è Draco... è riuscitissima la parte finale, in cui si mescolano il rimpianto e la nostalgia per le dinamiche scolastiche! Draco invidia Harry perché è come lui non sarà mai, allo stesso tempo è arrabbiato con lui perché è morto così giovane e sì, tra le righe si leggono shock e dispiacere, che lo aiuteranno sicuramente a crescere. Magari ti ho lasciato delle impressioni random, comunque mi è piaciuta molto ^^ |
Ho commentato già questa storia in diverse sedi, ma che male fa un commento in più? Al di là del fatto che averti ispirata mi rende molto onorata e non so quanto meritare ciò (forse Cinnamon più di me, diamo a Cesare quel che è di Cesare). La morte non è mai un tema facile e non perché sia un taboo, piuttosto perché è un tema talmente abusato per secondi fini che risulta spesso banale. E che nessuno ha voglia di esplorare, perché i morti non agiscono, non pensano, sono un “non essere”. Non c’è niente che possa portare un avanzamento nella storia. Invece, focalizzarsi sull’avvenimento in sé e sulla reazione immediata di chi l’ha vissuto è una sfida, anche per l’autore. Non sei caduta nel banale, non l’hai presa con leggerezza e tuttavia sei riuscita a legare un evento assolutamente tragico (perché qui parliamo della morte di qualcuno che non era solamente più un individuo, ma incarnava le speranze di un’intera popolazione. È la morte di una vita futura) a una motivazione, al riscatto morale della voce narrante-Draco di voler crescere, di voler vivere, nel nome di qualcuno che non ce l’ha fatta. Forse è proprio lui il vero eroe, sottinteso, della tua breve storia. Qualcuno che decide di andare avanti, nonostante tutto, nonostante la prospettiva torva di un futuro lugubre. Hai saputo trasmettere tutte queste sensazioni in poche parole pulite e ben pensate; ti faccio davvero molti complimenti. Vorrei ispirare più scrittrici nel produrre tali lavori! |