Devo dire che questo è il capitolo che più ho apprezzato, soprattutto per l'autonomia che gli hai dato rispetto alla serie originale, e questo secondo me l'ha reso brillante e fantasioso!
La potenza espressiva dell'amplesso tra i due è notevole, ma tuttavia non sfocia nell'osceno, cliché in cui è facilissimo inciampare e che tu hai evitato con un linguaggio ricco ed alcuni sapienti eufemismi - il più degno di merito è quello relativo ai due sessi, con cui esprimi perfettamente una serie di concetti che se espressi in modo troppo esplicito spesso risultano non solo volgari, ma anche tediosi e sazievoli.
In conclusione, ti faccio i miei complimenti per questa storia, l'ho apprezzata davvero tanto!

Interessante anche questo capitolo, con il tormentato ardore di Akira; molto bella la ripresa del capitolo precedente riguarda a Ryo che dice che Akira non può fargli del male. Ho notato un Ryo più allegorico del solito, che si identifica, specie nel finale, con il suo personaggio biblico, ed è raro e piacevole vederlo in tali vesti!
Molto espressivo il modo di esprimersi di Akira, ed è bella la contrapposizione con il pacato Ryo: mi è piaciuto questo accoppiamento semiotico così contrastante!

Ho iniziato questa storia per il grande amore che nutro per Devilman,
L'inizio non mi sembra male, evoca molto la serie ed alcuni momenti salienti, senza però contraddirla. Per ora faccio un plauso alla sapiente citazione dantesca, che in Crybaby era assente nonostante l'importanza che aveva nel manga, ed il modo in cui l'hai inserita in questa storia è stato molto piacevole, battuta finale inclusa!