Ehii!
Pochissime righe, di solito amo le poesie lunghe, ma riconosco che talvolta bastano anche due righe per dire quello di cui si ha bisogno.
E qui l'hai fatto. Si parla di una e mezza e si pensa a quelle notte in cui si sta svegli, i pensieri fanno troppo rumore e magari generano angoscia.
Poi il cuore, che come dice il primo verso sembra essere andato via dal suo abituale posto ma si è spostato nello stomaco e si è messo a battere lì...
Due pensieri hai espresso, ma entrambi sono super calzanti e penso che chiunque possa rispecchiarsi in essi e l'abbia fatto almeno una volta nella vita.
Stile semplice ma ad effetto, brava!
Un bacio,
Karen. |