Ti giuro: vorrei incontrarti.
Lì per lì avrei forte il bisogno di iniziare una rissa selvaggia, ma alla fine (credimi!) mi avvicinerei in punta di piedi solo per abbracciarti ringraziandoti per i capolavori che scrivi e che io amo leggere, con la stessa bella presenza di Takeda-sensei dopo la vittoria contro la Shiratorizawa.
Intanto, mi sto appassionando alla coppia UshiShira e nulla di buono potrà mai uscirne, lo so! Le coppie sconosciute dei fandom non portano mai gioie al cuoricino di una ragazza disperata, e in particolare il mio lo sa per la kurotsukki e la UshiOi (anche se comunque hanno ampio respiro all'estero quindi comunque non ho diritto di lamentarmi). :'(
Ho finito giusto ieri il mio terzo re-watch e mentre guardavo le puntate della terza stagione, più osservavo Ushijima e Shirabu, più capivo quello che mi avevi scritto nelle risposte alle recensioni sulla tua UshiShira appena conclusa, e soprattutto perché li avessi messi assieme.
Seconda cosa: sei riuscita a trattare un tema molto delicato in maniera formidabile e perfetta. Come tuo solito le emozioni arrivano dritte al cuore, verosimili e mai stucchevoli, quasi come fossero una parte di noi che leggiamo. Non riesco ancora a capire bene come possano stare insieme due come Tendou e Eita, ma nella storia filavano lisci come l'olio e ho tifato per loro dalla riga 5.
Vedere la piega che stavano prendendo gli eventi, verso metà racconto, è stato un colpo al cuore, credimi! Ma ho apprezzato tutto, anche il finale. Specialmente la battuta conclusiva di Eita, che resta la mia "parte" preferita e a cui penso vada dedicato un elogio tutto suo.
Calcola che l'ho letta tutto d'un fiato ieri sera, quando sono rientrata su efp e ho scoperto che avevi pubblicato qualcosa di nuovo. Ero in brodo di giuggiole, specie perché trattavi (ancora una volta, per mio sommo piacere) i ragazzi della Shiratorizawa, che personalmente apprezzo moltissimo e leggere di loro mi rende sempre contenta. Però, dopo aver finito ho avuto bisogno di andare a dormire e aspettare quasi un giorno perché il mio stato d'animo tornasse alla normalità e fossi in grado di scrivere una recensione.
Tu mi sconvolgi, donna!
Aspetto, in trepidante attesa, la rua prossima fatica: sappi che mi fa sempre molto piacere leggere quello che scrivi, anche se alle volte ho bisogno di fare una pausa tra un paragrafo e l'altro, e risulto più lenta del normale. |