Recensioni per
Flowers.
di PathosforaBeast

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/03/18, ore 23:52
Cap. 1:

Eccomi qui, anche per questa tua ff, di cui mi occupo a ritroso, rispetto ai tempi di pubblicazione.
Sono fatta così, magari persa per altre strade, non noto un qualcosa di particolare che possa piacermi davvero. Poi succede che torno indietro e, allora, cerco di ritrovare le orme di storie che sarebbe proprio un peccato ignorare non lasciando alcuna osservazione.
Questo succede anche perché sono terribilmente abitudinaria e coltivo il mio giardino di Autori preferiti, a volte non gettando lo sguardo al di là della rete.
Inoltre è mia abitudine, scoperta una piccola gemma, scavare di più intorno e sotto di essa, nel passato, per avere ancora la soddisfazione di far ritornare alla luce qualcosa che era passato inosservato ai miei occhi. Sono quasi sempre impegnata in “scavi” appassionanti che mi hanno permesso di leggere testi veramente originali e validi.
È stato quasi “profetico”, per me, leggere e recensire la tua “It’s all….” perché, manifestandosi particolare, mi ha spinto a cercare il “prima”. Ed eccomi qui, poi passerò a “La maschera”.
Come nelle altre, tu corredi il testo con delle immagini che condensano il significato di quello che racconti. E, davvero, ne hai scelto proprio di suggestive, perfettamente adeguate al contenuto, quasi didattiche, direi, non meramente decorative e basta.
Per esempio, a proposito di quei fiori, sembra, a momenti, di sentirne il profumo e ci piacerebbe poterli toccare. Comunque essi trasmettono anche, e soprattutto, l’essenza delle caratteristiche della ff: raffinata, preziosa, dalle tinte non aggressive ma sfumate.
Sono come le tue parole che, nonostante scivolino agilmente sui pensieri e sulle immagini, riescono ugualmente a trasmettere il peso del terribile dramma degli Holmes, di quella bambina già nata con le caratteristiche di un mostro disumano. In più rendi protagonista Mycroft, personaggio complesso e criptico, del quale, però, tu riesci a penetrare il muro di pietra con cui protegge il suo vissuto, in cui, appunto, si aggira l’ombra di una parte di sé, una sorella, che ha scavato in tutti ma, soprattutto in Sh, pozzi di sofferenza e d’angoscioso oblìo.
“…ma io ci sarei potuto riuscire…”: domina la scena il pesantissimo carico di rimorsi, ingiusti, e di responsabilità che Mycroft decide di trascinare con sé negli anni futuri, sentendosi colpevole di non aver saputo prevedere l’abisso. Si carica di Eurus, la cui delicata ed, al tempo stesso, diabolica figura di bambina è sfumata per sempre in quella tomba che provoca più sofferenza di un sepolcro vero.
Un elemento che apprezzo tanto in ciò che leggo nel fandom è scoprire che i personaggi sono rappresentati IC, anche in contesti insoliti, in AU o, come qui, in momenti non presenti nelle Stagioni, in questo caso, BBC. Il Mycroft che decide di portare tutto il carico del segreto di Eurus è da te reso con verosimiglianza e credibilità.
Quell’immagine di lui che abbassa la testa e continua “a trascinarsi tra gli angeli piangenti” del cimitero è sicuramente indimenticabile, perché trae vigore dal contrasto tra le figure di pietra, che sembrano avere un’anima, e le persone che l’anima vorrebbero non averla mai avuta, colpite da fatti di un’incredibile tragicità.
Però, nonostante l’argomento doloroso, sei riuscita a mantenere un’atmosfera non appesantita dalla retorica e dalla banalità che si trovano in certe storie in cui si raccontano pianto e morte.
Da sottolineare anche la scelta molto impegnativa che tu hai fatto di raccontare in prima persona, con il POV di Mycroft, il che, come ho già scritto, non è certamente semplice. Scendere nella sua interiorità ed interpretare con i suoi occhi la realtà circostante, soprattutto quella devastante rimasta dopo l’incendio di Musgrave, è sicuramente una sfida non da poco. E l’hai superata davvero.

Recensore Junior
02/02/18, ore 11:00
Cap. 1:

Ciao ❤ Che dirti? L'ho letta tre volte prima di scriverti questa recensione, perché volevo essere sicura di cogliere ogni singolo particolare. Temo ancora di non esserci riuscita, ma eccomi qui. Prima di tutto complimenti, perché questa è una piccola gemma. Una di quelle storie che ti viene copia di rileggere a distanza di tempo, per poter provare ancora una volta tutte quelle forti emozioni insieme. Penso che tu abbia colto perfettamente il lato umano, fragile e ben nascosto di Mycroft. Posso sentire il peso della responsabilità sulle sue spalle, il suo desiderio di protezione nei confronti di Sherlock. Lo vedo camminare tra l'erba, posso sentire le lacrime di mamma Holmes. Posso avvertite tutto, ed è una cosa che adoro. La storia è tangibile nonostante il tuo stile non si sia mai perso in fronzoli. Sei andata dritta al punto, asciutta e precisa. Come Mycroft farebbe, d'altronde. Sai amministrare benissimo la psicologia di Mycroft e per questo ti ammiro tanto (ti prego insegnami). Grazie per averla scritta, grazie per la bellissima immagine all'inizio. Blue

Recensore Master
02/02/18, ore 09:36
Cap. 1:

Ciao, dunque inizio subito dalle confessioni più smielate... Perché quando l'ho letta ne sono rimasta semplicemente estasiata. Mi ha affascinata fin da ciò che dovrebbe contare di meno ovvero l'impaginazione, ma che io tendo sempre e comunque a notare. Mi piace come hai badato anche al lato estetico, il carattere che hai scelto, il colore del titolo, l'immagine che fa un po' da copertina... So che non è fondamentale, ma io apprezzo quando gli autori stanno a curare anche l'estetica perché significa che il lavoro che è stato fatto sulla storia è curato fin nei più piccoli particolari. Quindi davvero complimenti.

Ho apprezzato moltissimo il tema generale della storia, la trama insomma. Il fatto che tu ti sia concentrata su Mycroft in un momento della sua vita specifico e molto drammatico della quarta stagione, il suo sacrificio per Sherlock. Ma ho amato ancora di più il fatto che da lì poi tu sia andata a ritroso lungo quelli che sono stati i suoi tormenti giovanili e non, e il suo pensare solo e unicamente a Sherlock e a come cercare di riabilitarlo. Ci mostri poche cose, non è tutto quello che vediamo. Ma tanto ci basta perché la storia la sappiamo già, qui sono i dettagli a contare e le sensazioni, le emozioni che Mycroft riesce a provare mentre va coi genitori al cimitero. Sappiamo che Sherlock ancora non ricorda nulla e si ha il sentore che la sua assenza sia paradossalmente una liberazione per tutti. Anche se è orrendo da dire o anche solo da pensare. Ma sappiamo che Eurus è ufficialmente già morta, e sappiamo anche che Mycroft ha deciso di portare da solo tutto il peso e la responsabilità del gestire una sorella del genere. E senza raccontare ai loro genitori tutta la verità. Mycroft è tormentato nella tua storia, e lo si percepisce benissimo anche attraverso le immagini che riesci molto bene a creare. L'ho visto quasi arreso a se stesso e a una decisione che forse non ha preso da solo (almeno me lo auguro). Questo viaggio in macchina è quasi significativo. Anche perché in un primo momento non sappiamo bene dove lo stia portando, il "dove" diventa sempre più chiaro mano a mano che si procede nella lettura. Il viaggio è verso un qualcosa che tutta la famiglia deve tener nascosto per il bene di Sherlock. E qui scatta la confessione numero due perché, per un istante, ho avuto un flash mentre leggevo. Mi sono immaginata l'intera famiglia radunata in casa con Sherlock presente. Non oso immaginare il peso del non detto, il dover apparire sereni (perché Sherlock sarà stato anche piccolo, ma è sempre stato molto intuitivo), il dover mentire per il bene della sanità di un figlio quando ne hai un altro che invece è appena morto e dopo aver fatto un qualcosa di orrendo. Mi sono vista il dolore di mamma Holmes e magari anche il suo costringere se stessa a sorridere al piccolo Sherlock, ed è una cosa a cui non avevo pensato neanche guardando The Final Problem. Credo sia tutto molto reale, nella tua storia a iniziare da Mycroft che si dà quasi la colpa per quello che è successo. Per il suo non aver capito e non essere riuscito a prevedere una cosa del genere. Colpa assolutamente ingiusta, perché io credo che nessuno avrebbe mai potuto anticipare l'accadimento di una cosa simile. Insomma, per tutto questo ti devo fare i complimenti più sentiti, davvero perché hai evocato delle immagini molto potenti e attraverso poche parole scritte in maniera delicata.

Sullo stile non ho nulla da dire se non farti i complimenti. Cosa che credo non faccia mai male. Ho notato che questo è stato la tua prima comparsa in questo fandom, mi auguro di trovarti presto.
Koa