Ciao!
Ho letto questa ff di fretta stamattina prima di scendere al lavoro perché trovare qualcosa di tuo sui Drarry è sempre un piacere. L’ho apprezzata molto. Rileggendola adesso, invece, la trovo semplicemente meravigliosa. Quelle due battute tra Harry e Draco sono il fulcro della narrazione e strepitosamente fantastiche. Il dolore provato da Draco fa percepire che tra di loro c’è già un pregresso, se non stanno insieme effettivamente almeno sono consapevoli dei loro sentimenti, e mi piace così.
A livello di forma, invece, non ho trovato alcun errore da segnalarti, quindi ti faccio i miei più sinceri complimenti, ti ribadisco che adoro il tuo modo di scrivere e ti saluto!
Un bacio,
Pika

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Accidenti, brava! In pochissime righe hai messo tutto quello che serviva sapere su Harry e Draco, hai anche descritto molto bene le sensazioni facendo subito capire in che momento della saga ci troviamo. Dolore, angoscia, sollievo. Intorno al loro breve scambio di battute c'è il loro mondo. Lo fai percepire molto bene. Delicato, ironico, disperato. Harry era morto, inerte, poi è vivo e sorridente, quasi a prendersi gioco di lui. È stata forte l'idea di far pronunciare a Harry la stessa frase che tempo addietro, Draco aveva rivolto a lui! Quando si dice che poche parole possono racchiudere una moltitudine di significati ;-)
Brava, la scrittura è scorrevole e piacevole. Alla fine scappa un bel sorriso di trionfo!

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Questa storia è finita in quelle da recensire questa notte, quando ero troppo stanca per formulare un pensiero e un nesso logici. Ma sono qui adesso, a commentare una drabble che non è più una drabble ma una flashfic.
Come sai, mi hanno sempre stuzzicata le coppie un po’ “alternative”, un po’ “speciali”, oserei dire. Fremione, Drarry, Sterek, mi è venuto persino da pensare quando Luna potesse star bene con George. Ma, tornando a noi, e bando alle ciance: questa flashfic descrive un momento importantissimo, non solo per quanto riguarda la Battaglia di Hogwarts ma, anzi, soprattutto per Harry e Draco, i nemici di sempre, che fra i corridoi erano abituati a guardarsi in maghesco cagnesco.
Eppure, siamo qui. È una storia bellissima, una flashfic un po’ fragile, in cui ci si rende conto di quanto effimera sia la vita umana, come si possa perdere per un nonnulla mentre, poche righe più avanti, Harry rivive grazie anche a Draco, secondo me.
“Paura, Malfoy?” “Ti piacerebbe, Potter!”. Si tratta delle due battute che hanno fatto da filo conduttore, da struttura del castello di carte, che ti hanno portato ad arricchire, seppur brevemente, una storia già di per sé forte ed importante.
Per quanto riguarda il livello sintattico-mordologico, non ho trovato alcun tipo di errore – nel caso ci fosse, sono le sei e trenta anche per me – e il linguaggio si è rivelato piacevole, scorrevole e che induceva alla lettura. Ancora una volta – e poi tornerò a dormire! – complimenti!,
sfiorarsi

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